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- No, amico. Tu rimani qui- disse l'uomo posando l'enorme palmo contro di petto di Robert che lo guardò con la mascella in caduta libera e gli occhi sbarrati.

- Scherzi vero, amico? Questa è la mia ragazza e dove va lei vado io-

- Mi spiace, ma Axl ha richiesto la sola presenza della ragazza qui presente e...-

Haley posò cauta la mano su quella scura del bodyguard che lasciando cadere il discorso si voltò a guardarla. Non avrebbe potuto lasciarlo là, da solo, per andarsene tranquilla e serena con quel tizio nel Backstage. Dopotutto era il suo... fidanzato? Forse quella parola era un po' esagerata; ragazzo. Sì, nuovo ragazzo suonava meglio.

- Ascolta, riferisci al Axl Rose che Haley lo raggiungerà solo se ci sarà anche Robert. Altrimenti tanti saluti -

L'uomo sollevò un sopracciglio e accennò un sorrisino nascosto dietro a quelle carnose labbra afroamericane. - Aspettate qua- disse e si incamminò sparendo lesto dalla loro vista.

- Passami quella birra, Bob- stese il braccio verso il ragazzo, che in religioso silenzio fumava la sua sigaretta, fissando un punto indefinito sul palco. Era soprappensiero e forse quel piccolo fuori onda lo aveva destabilizzato non poco. Amava i Guns, Robert, e vedersi sfuggire da sotto il naso la possibilità di conoscerli lo aveva lasciato senza parole.

Strinse il bicchiere tra le dita e lo portò alle labbra senza staccare gli occhi dal suo volto preoccupato. - Parlami, Robert- gli disse posando le dita libere contro la guancia ruvida, coperta da un leggero velo di barba scura. Lo sguardo di Robert si posò sul suo e non nascondeva affatto quello la gelosia lo stava corrodendo dall'interno.

- Non mi piace saperti con quella gente, Hal - fece una pausa portando nuovamente la sigaretta alle labbra. - Non ho alcun diritto di dettare leggi, lo so, ma...-

Haley sentì un piacevole pizzichio alla base del collo e lo zittì all'istante, posando le sue labbra fresche su quelle calde e al sapore di fumo di lui; lo guardò negli occhi e gli sorrise. - Io voglio conoscere meglio te, non Axl e se devo andare di là lo farò solo se con me ci sarai anche tu - il sorriso si aprì ancor di più. - Poi sei tu il fan, non io -

Un colpo di tosse ricordò loro che non erano soli e che stavano attendendo l'uomo che li avrebbe condotti o meno dai ragazzi nel Backstage. - Andiamo. Seguitemi entrambi- disse, facendo cenno con il capo e Haley, una volta sinceratasi che il ragazzo volesse ancora conoscere quella band di sballati, gli strinse la mano trascinandolo con lei.


- Oh mio Dio, questo è l'inferno- esordì Haley rimanendo ferma sulla soglia, con le dita allacciate a quelle del compagno mentre scrutava la stanza davanti ai suoi occhi.

- Oh cazzo, altro ché inferno, questo è il paradiso- corresse il tiro Robert. Lo guardò con aria interrogativa vedendo sul viso dipingersi un sorriso d'apprezzamento per quello che l'ambiente offriva.

L'uomo li invitò a entrare e indicò il divano in fondo alla stanza, sistemato in modo tale da vederne solo lo schienale nero. Dal punto in cui erano fermi, Haley scorse la chioma rossa di Axl, ancora umida di sudore, tra due teste more talmente vicine al primo che parevano sul punto di star facendo tutto fuorché parlare.
Se Bill era impegnato, perché scomodarsi a mandarla a chiamare; in fondo sapeva che lei non era tipa da orge e roba da cattivi ragazzi.

Guardò di sottecchi Robert che, occhi sgranati ed espressione estasiata sul volto osservava sorridente un gruppo di tre ragazze ballare in tanga e reggiseno davanti a due dei cinque musicisti che, da bravi maschi porci quali erano, si strusciavano contro i loro corpi a ritmo di musica. Sfiniti sarebbe stato un eufemismo, tanto trasudavano stordimento da ogni poro!

Don't Damn meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora