Extra bonus. - Nightrain-

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Slash salutò nuovamente il pubblico, sollevando al cielo il dito medio e barcollò fin dentro la stanza adibita a camerino, stringendo nella mano destra l'ultima chitarra salva dal suo continuo impegnarle per un po' di droga. Anche quella volta, come ogni fine settimana che si rispettasse, era arrivato al venerdì senza un dollaro in tasca sebbene il gruzzolo per ogni serata fosse pressoché abbastanza da potersi permettere cibo, abiti, alcol e droga... ma, come al solito, non aveva un centesimo nemmeno per piangere. Aveva bruciato anche la montagna di soldi fatta con le vendite di Appetite... razza di coglione.

Seguì i ragazzi nella stanza e afferrò una delle bottiglie di Jack avanzate da prima dello show, che era stata dimenticata sul tavolino di fronte al divano sul quale Izzy si era comodamente appollaiato, fumando in silenzio una sigaretta.

- Avete visto quelle troiette?- esordì Axl chiudendosi la porta alle spalle e sfilandosi le bretelle che pendevano ora lungo i fianchi.

- Quali troiette?- domandò Steven togliendo di mano la bottiglia e tracannandola quasi fino a terminarla. Slash la agguantò di nuovo dirigendosi verso il grande tavolo dove sapeva che, infilato nel cassetto appena al di sotto della superficie di legno, avevano nascosto la droga in un sacchetto nero.

- Le lesbiche, Pop Corn! Come hai fatto a non vederle, stavano dando spettacolo proprio davanti a Slash - Axl si accese una sigaretta e sollevò i capelli fradici di sudore dalla fronte.

- Dovevo fare il chitarrista, io! Lo sapevo! Io le amo le lesbiche- borbottò raggiungendo Slash che nel frattempo preparava meticolosamente una serie di sottili strisce di coca lungo la superficie del tavolo. - Tutte, se le scopa! Se le scopa tutte lui - poi ebbe un'illuminazione e posò la mano sul braccio dell'altro che sollevò la testa per guardarlo, intendo che qualche buona ribolliva nella testa bel batterista.

- Mandiamole a chiamare! Saranno ancora là e se ci diamo una mossa forse potremmo godere dei loro giochini -

- E bravo a Pop Corn- rispose Axl battendo i palmi assieme, prima di voltarsi e puntare verso la porta a passo sostenuto.

- Sei un genio, Steve! - Slash si spostò di lato lasciando che l'amico si servisse per primo e portò lo sguardo verso l'ingresso, dove Axl discuteva con uno degli uomini della security. Lo vide gesticolare e quel cercare di farsi capire lo fece sorridere.

- La roba è quasi finita- Steven lo richiamò e Slash spostò gli occhi dalla porta al tavolo, osservando ora accigliato il sacchetto ormai quasi vuoto. - Tocca a te questa volta rifornirti -

- Sì, tranquillo. Chiamerò appena torniamo a casa - rispose chinandosi a sua volta per inalare la polvere bianca. Avevano ancora qualche altra pista a disposizione, circa quattro a testa; non erano molte ma se le sarebbero fatte bastare.

- Arrivano le troiette, prima però ho bisogno di meditare per scaricare l'adrenalina in corpo. Buon divertimento-

Izzy, seduto comodo sul divano con una gamba accavallata sopra l'altra, osservava il compagno di band allontanarsi forse alla ricerca di uno spazio privato dove potersi rilassare a modo suo. Non capiva quello strano modo che aveva Axl di ritrovare se stesso, ma lo accettava. Se quello serviva per calmarlo, chi era lui per impedirglielo. Ognuno scaricava la tensione a modo suo, lì dentro: Duff trangugiava whisky, in mancanza di Vodka si faceva andare bene tutto, Slash e Steven portavano a livelli indecenti il loro stato di euforia con piste e piste di coca, quanto a lui, beh, lui preferiva lasciarsi scaldare e calmare dall'eroina.

Non aveva ancora preparato la sua dose post concerto, sentiva ancora il corpo e la mente accarezzati dalla dose consumata ore prima. Un leggero tocco alla porta avvertì i ragazzi che, con ogni probabilità, le ospiti erano arrivate. Cercò di darsi una svegliata, emergendo da quello stato catatonico di calma nel quale era precipitato e le osservò entrare. Non le vedeva bene, anzi, a dire il vero non riusciva proprio metterli a fuoco quei volti.

Una era mora, alta e magra e le altre sue erano bionde. Se ne stavano ferme sulla soglia ormai chiusa e li osservavano in silenzio.

- Perfetto... prima le mandano a chiamare e poi non le calcolano- borbottò e si alzò lento dal divano facendo loro cenno di raggiungerlo. La mora gli si appiccicò al fianco come un francobollo e lasciò scorrere la piccola mano lungo i lombi, sfiorando con le dita la cintura dei pantaloni di pelle. Le sorrise, gli piaceva tanta impertinenza e la strinse a sé. Tornò a guardare le altre due e scommise su quale fossero coloro che diedero spettacolo... non certo quello splendido pesce fuor d'acqua dai lunghi capelli chiarissimi.

Strinse a sé l'altra e immerse per un attimo il naso contro il suo collo dal tenue sentore di vaniglia, prima di tornare a guardare la ragazza ancora inchiodata davanti alla porta.

- Hey, vuoi rimanere ferma lì tutta la serata?-

In risposta la vide passare in rassegna gli altri, soffermandosi proprio da chi era meglio lasciar stare... almeno in quel momento. Fece spallucce Izzy e guardò la mora, sorridendole prima di reclamare le sue labbra in un bacio al sapore di sfrenata lussuria. Sentì la mano dell'altra farsi strada sopra al tessuto che copriva il suo ventre, accarezzando leggera la stoffa. Succhiò il labbro carnoso che aveva tra i denti e lasciata la presa, voltò la testa verso il caschetto biondo che attendeva il suo turno.

Non passò molto tempo prima che Slash arrivasse, reclamando a sé la ragazza libera dalle attenzioni del chitarrista.

- Che ne dite di finire la serata a casa nostra?- domandò l'ultimo arrivato stringendosi contro il corpo vibrante della ragazza.

- Direi che è un'idea assolutamente perfetta-

Volete un capitolo in particolare riproposto dal punto di vista di un diverso personaggio? Chiedete 😊

Questo era il primo incontro dal punto di vista dei ragazzi. Spero vi sia piaciuto. A breve nuovo Capitoli Bonus!

Don't Damn meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora