Capitolo quaranta

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- Sembra che tutti sappiano tranne me, qui - ribadì nuovamente Lucy incrociando le braccia al petto mentre, con piglio determinato, osservava i presenti.

Axl trascinò per un braccio Haley per le scale, scomparendo dietro una delle porte delle tante stanze, ma non erano loro, in quel momento, l'oggetto d'interesse della ragazza, la stessa tirata nel mezzo del battibecco tutto al femminile consumato qualche minuto prima.

Duff e Matt piombarono in un silenzio di tomba, nascosti dietro i loro bicchieri di alcol; Izzy si sollevò dal divano e, infilando le mani nelle tasche dei jeans chiari, invitò la sua compagna di lasciar cadere la questione.

La richiesta fu accolta inizialmente con un freddo silenzio studiato, il tempo che Lucy guardasse Izzy e poi Sandra, sempre più in difficoltà, che teneva lo sguardo basso e la testa china. Spostò nuovamente gli occhi su Izzy che a sua volta guardava Slash e mille immagini le invasero la testa, una peggio dell'altra.

- Ti sei scopata Izzy? - domandò con un filo di voce e sei occhi scattarono su di lei, seguiti una una risposta collettiva.

- No!-

- Allora a cosa si riferiva, Haley se...- sollevò lenta lo sguardo verso Slash che, protetto dalla cortina di ricci scuri, fumava tranquillo una sigaretta. Riuscì a cogliere parte del suo sguardo colpevole, il tempo che il ragazzo si allontanò da loro lasciando la stanza per raggiungere la cucina.

Se fosse stato così, se per davvero l'avesse tradita ripetutamente con Sandra, sarebbe stato un colpo basso difficile da accettare... sebbene lei si fosse concessa a Izzy più e più volte. Ma la questione era diversa. Sandra era la sua migliore amica e le amiche non tradiscono in quel modo subdolo.

- Quante volte?- chiese di getto, fissando Sandra.

- Non so di cosa parli, Lu-

- Quante volte, Sandra?-

Izzy sospirò e seguì Slash in cucina, chiudendosi la porta alle spalle.

- Non ho più sfiorato Izzy da quella volta e lo sai bene. Non è mai stato il mio tipo- rispose lei sollevando il volto e guardandola negli occhi, cercando di nascondersi dietro una rinnovata sicurezza. Portò alle labbra la sigaretta ma non sfuggi a Lucy il leggero tremore delle dita.

- Non sto parlando di Izzy, e lo sai bene. Quante volte?-

Sgranò gli occhi e schiuse le labbra senza però emettere un suono, finché non parve tornare padrona delle sue emozioni, tossendo fumo per schiarirsi la voce.

- Lucy... io... mi dispiace, va bene?-

Lucy rise amara e scosse il capo, portando la mano destra a scostare ciocche di capelli che cadevano davanti agli occhi.

- Quando è successo?-

- Perché lo vuoi sapere, Lucy. Ormai è finita con Slash, e ti giuro che mi dispiace - si alzò e cercò di abbracciarla, ma lei si allontanò di un passo mettendo in chiaro che non l'avrebbe perdonata su due piedi. Sospirò e chiuse gli occhi, cercando di dare una sorta di spiegazione a tutto quello.

- Quando, Sandra?- chiese ancora - Ho bisogno di saperlo... - aggiunse stanca, sperando che fosse successo quando il rapporto tra loro era incrinato, quando lei soleva rifugiarsi tra le braccia di Izzy.

-Ti prego. Lasciamo il passato dietro, ok?-

- Dimmelo, cazzo- urlò e in quel momento anche gli ultimi due ragazzi uscirono dalla sala, filando su per le scale, lontano da tutto e tutti.

- La prima volta fu quando mi chiamasti per badare a Slash che aveva permesso a Izzy di bere... quando sono arrivata c'era anche Axl e...-

- La seconda volta?-

- La seconda volta quando tornasti a casa. Era l'anniversario di Sarah e Slash ti chiese di stare con Izzy, di occuparti di lui...-

- E giustamente tu ti sei occupata del mio ragazzo. Avevo il sospetto che foste stati insieme, quel giorno, perché sentii dei graffi sopra la pelle della sua schiena, ma sperai che non fossi tu, non la mia migliore amica -

- Lucy... io...-

- Per quel che mi riguarda, non abbiamo più nulla di dirci- tagliò corto dandole le spalle, intenzionata a raggiungere Izzy per andarsene da quella casa.

- Non sei migliore di me, Lucy. Almeno io non sono ipocrita-

Si bloccò si posto e non credendo alle sue orecchie si voltò di nuovo, invitandola a riformulare quel pensiero.

- Sì, ho fatto sesso con Slash, con Axl e con Izzy in passato. Ho fatto sesso con Slash quando tu eri la sua fidanzata ma io, a differenza tua, lo accetto. Non pensare di essere migliore di me, Lucy, anzi in certi casi forse, fossi in te, mi farei un esame di coscienza... e fammi parlare, ora - la zittì sollevando l'indice a mo di avvertimento. - Hai sempre tenuto il piede in due staffe, una volta Slash, una volta Izzy; poi ancora Slash, poi Izzy e non mi è sfuggito come hai guardato Slash, sì lui, quando lo hai baciato, prima. E poi parliamo di correttezza? Parliamo di Sarah? Cristo, Lucy... ti scopavi Izzy anche quando lei era sul letto di morte...Che cazzo di persona sei?-

Lucy sentiva le gambe sgretolarsi sempre più, secondo dopo secondo mentre Sandra le vomitava addosso quella che, senza ombra di dubbio era la verità dei fatti. Si morse il labbro e tornò sui suoi passi, cercando di raggiungere Izzy più in fretta possibile.

- Chi è la troia, qui, Lucy?-

Aprì la porta della cucina trovandosi di fronte Slash incollato alla bottiglia che fissava un punto indefinito dietro alla figura di Izzy. La testa del chitarrista ritmico scattò verso di lei e la raggiunse preoccupato quando Lucy scoppiò in un pianto incontrollato.

Slash si riscosse dalla catalessi nella quale era finito e si avvicinò a sua volta, stringendola in un abbraccio saldo, sotto gli occhi stanchi di Izzy. Le poggiò la guancia contro la fronte e iniziò a cullarla dolcemente.

- Mi dispiace, Lucy. Mi dispiace per davvero-

Ma non era per lui, per il tradimento seriale con il quale aveva convissuto per un anno. No. Non era quello il motivo che la stava lacerando dall'interno. Sandra aveva avuto ragione e l'immagine di Sarah nella sua testa la stava facendo impazzire.

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