Don't Damn me

Extra. Capitolo Bonus Don't Damn me.

I fatti narrati e i tempi della storia sono quasi del tutto decontestualizzati

Personaggi: Slash, Pamela Anderson, Tommy Lee.

Dedicato alla mia compagna di scorribande virtuali e a breve fisiche! ♥️

Slash portò alle labbra l'ennesima sigaretta della mattina mentre guardava fuori dal finestrino della sua auto gli invitati che procedevano lenti verso i loro veicoli, allontanandosi a piccoli gruppi dalla spiaggia che aveva ospitato il matrimonio di Tommy e Pamela.

Quel pazzo figlio di puttana di un batterista si era sposato solo dopo quattro giorni di frequentazione, e non erano bastate le sue parole e i suoi consigli per farlo rinsavire. No. Alla fine era convolato a nozze dopo solo quarantotto ore che avevano discusso e novantasei ore che la conosceva.

Sebbene Pamela fosse un sogno di donna, tanto era bella, era pur sempre una donna e lui aveva imparato a sue spese e sulla sua pelle quanto la loro vita fosse incompatibile con l'avere a fianco una moglie. Anche lui alla fine si era sposato, e non con quella bomba sexy di Perla conosciuta nel lontano 1991, ma con una modella che aveva incontrato in un locale l'anno seguente e per la quale aveva perso la ragione, stregato completamente dai suoi modi altezzosi e irraggiungibili... una infatuazione destinata a esaurirsi con la stessa rapidità in cui era arrivata.

Stavano assieme da tre anni, tre lunghissimi anni che a lui parevano secoli, tanto era stufo di quella condizione da maritino del cazzo che si trascinava dietro a fatica; Ormai aveva tradito Renee talmente tante volte e in talmente tante forme che era stanco anche di quello. Aveva trovato perfino una scusa per non portarsela dietro, quel giorno, rifilandole qualche cazzata su di un matrimonio lampo aperto solo ad amici, tutti rigorosamente maschi. E lei, forse per quieto vivere o forse per menefreghismo dettato dall'esasperazione, aveva liquidato la questione con un divertiti, Slash.

C'era da dire che in quel momento della sua vita non era proprio propenso alle liti e alle questioni in generale, e caricarsi di ulteriori drammi avrebbe solo reso più scivoloso il ciglio del burrone sul quale procedeva lento da quando si era lasciato alle spalle l'avventura con i Guns. Della line up ufficiale c'erano rimasti solo Axl e Duff, il primo sempre più fuori di testa, il secondo sempre con meno spina dorsale.

Aspirò altro fumo e si ritrovò a osservare la giovane sposa avviarsi sorridente verso l'auto, accompagnata da un Tommy vestito di tutto punto. Bella era dir poco, Pamela, strizzata come era nel suo abito bianco. Intercettò lo sguardo dell'amico che sussurrò qualcosa alla neo moglie, prima di raggiungerlo a grandi falcate.

- Slasher! Dopo la cena ho organizzato una festa in casa; pochi intimi, niente di esagerato -

- Certo, come no. Pochi intimi come sempre, vero?- ridacchiò soffiando dalle labbra il fumo prima gettare in terra la sigaretta, ormai quasi al filtro.

- Porta Renee con te, cazzone-

- Ma non ci penso proprio. Sta bene a casa, la mia mogliettina -

Tommy poggiò entrambi i gomiti contro il finestrino dell'auto quasi del tutto abbassato e si avvicinò ancor più al chitarrista. - Ci sono una paio di damigelle di mia moglie che vorrebbero conoscere meglio uno dei miei testimoni, che ne dici?-

- Dico che sarebbe gentile da parte tua invitarle al dopo cena, no?-

Lo sposo ridacchiò prima di risollevarsi sistemando la giacca sui fianchi snelli.