Era quasi l'una del mattino, quando ad Axl passò per la testa l'idea di lasciare quel maledetto albergo alla ricerca di uno dei locali che più potesse tenergli occupata mente e corpo, tenendo a bada quel calderone di emozioni che rischiavano di saltar fuori da un momento all'altro.
Il sentirsi prigioniero della sua musica, vittima del personaggio che era diventato in un paese straniero, con gente che assediava non solo l'area antistante l'hotel ma anche la hall, il parco, la piscina e qualche corridoio delle stanze non controllato a vista dai bodyguards l'aveva reso nervoso, paranoico e di cattivo umore. Aveva bisogno di lasciar uscire quella negatività, impegnando tutto se stesso in una delle pratiche che più sembrava curare anima e corpo: il Bondage.
Sentì bussare alla porta della sua stanza e si alzò per aprire. Uno degli uomini della sicurezza attendeva serio oltre la soglia.
- L'auto è arrivata, Axl. Passeremo per i garage-
Si voltò verso gli altri, affondando le mani nelle tasche dei jeans e osservando i loro volti uno alla volta.
- Allora, chi viene?- domandò
Due monovolume neri con finestrini oscurati procedevano lenti per le strade di Rio, in uno vi erano Axl, Sandra, Slash e Perla mentre nell'altra Izzy, Lucy e Matt. In entrambe le vetture le guardie del corpo osservavano vigili le strade ancora piene di vita.
Axl voltò il viso verso Sandra che continuava a sfioragli la mano poggiata sopra il jeans. Gli sorrise apparentemente timida e ancorò il mignolo della sua mano sinistra al pollice del ragazzo. Chissà se gli avrebbe permesso di lavorare sul suo corpo con gente che osservava? E chissà se Izzy avrebbe dato mostra delle sue abilità di bondager dopo quello che Margot gli aveva insegnato tempo prima. Si liberò dalla presa di Sandra, ma non per sfuggirle quanto invece per stringerle le dita nel suo palmo.
- In che posto siamo finiti, Iz?- chiese Lucy guardandosi attorno e ricevendo sguardi di disappunto che si soffermavano sul vestiario. - E perché mi guardano tutte come se avessi otto teste?-
Izzy le prese la mano nella sua e la guardò a sua volta. - Perché siamo vestiti di merda, piccola. E questo è un locale... particolare-
- E da quando frequentate questi bordelli? -
Axl, che le camminava affianco, si voltò a guardarla e corrucciando la fronte le rispose avvicinandosi al suo orecchio.
- Non farti sentire, Lucy, o potresti essere cacciata a calci nel culo -
Izzy rise e le spiegò che, a differenza di ciò che poteva sembrare, quel luogo non era affatto un bordello, come lei lo aveva chiamato, ma un club esclusivo dove i suoi affiliati si dilettavano con l'arte del Bondage. E Axl apparteneva a quel mondo da un annetto circa.
Avevano perso Matt durante il tragitto tra le varie sale ma nessuno se ne preoccupò, consapevoli del risvolto che avrebbe avuto per lui uno di quegli spettacoli.
Seguirono un uomo vestito di un elegante completo scuro, fino a giungere a una sala nella quale vi erano corde di diverso spessore e colori che variavano dal nero al grigio antracite ai toni del terra. Axl parlò con l'elegante asiatico che, uscendo dopo un inchino appena accennato, si richiuse la porta alle spalle.
- E noi cosa dovremmo fare qua? - chiese Lucy avvicinandosi alle due ragazze che osservavano incantate la stanza. Vide con la coda dell'occhio Axl e Izzy accarezzare le corde e parlottare tra loro sottovoce mentre Slash aveva abbracciato da dietro Perla, affondando il viso tra i suoi lunghi capelli rossi.
Si accigliò per un momento, Lucy, appena una stramba idea le passò per la mente. L'immagine di loro tre legate e alla Mercé dei ragazzi le procurò una certa agitazione che nulla aveva a che fare con il piacere. Sperò di sbagliarsi, che forse Izzy avesse ragione quando le aveva detto che sesso e bondage non erano connessi, ma non ci aveva creduto molto.
- Mettiamo in chiaro una cosa, ragazzi... scordatevi orge -
Axl si voltò da sopra la spalla e accennò un sorriso prima di volgere lo guardo verso Sandra e farle cenno di raggiungerlo. La ragazza scambiò un'occhiata con le altre due ferme al suo fianco e lo raggiunse mentre lui nel frattempo si era voltato nuovamente verso loro altre.
- Lucy, muovi il culo dai!-
- Dovrei muovere il culo per far cosa, scusami?- domandò incrociando le braccia sotto al seno. Slash scoppiò a ridere e la sua risata contagiò Perla che si mosse sul posto, lasciando al ragazzo il compito di avvolgerla meglio tra le braccia. Fece due più due, Lucy, e sbarrò gli occhi scuotendo la testa. - Oh no! Ve lo scordate... Izzy, te lo scordi. Non mi faccio legare e trattare come una bambola gonfiabile -
- Come se non fosse nulla che non avessimo già visto... e comunque non è come pensi. Legare è un'arte, una pratica che non ha nulla a che fare con il sesso che immagini tu. E a Izzy serve una Bunny -
- Una Bunny?- chiese ancora
- Sì. Una ragazza che si lasci legare- rispose Slash guardandola da dietro i ricci scuri e fu allora che Lucy vide una scintilla d'interesse comparire nello sguardo di Perla.
- Lo faccio io - si offrì volontaria e Slash la liberò dal suo abbraccio. Poi portò lo sguardo sull'amica e umettò le labbra. - Sempre se non ti crea problemi, Lu-
Lucy fece spallucce e lasciò che Perla andasse verso Izzy, che nel frattempo stringeva tra le mani una corda color sabbia.
Si avvicinò a Slash e gli prese la sigaretta che stringeva tra le labbra, aspirandone una generosa quantità che trattenne per un po' nei polmoni. Osservò in silenzio le due ragazze liberarsi degli abiti fino a rimanere in Intimo. Un moto di gelosia la invase quando Izzy lascio scorrere lo sguardo sulle curve mozzafiato di Perla e si voltò verso Slash che osservava tranquillo.
- Dove lo ha imparato? Non sapevo che anche lui facesse queste cose-
Il chitarrista portò gli occhi su di lei e tornò a guardare davanti a sé. -Conosceva una donna, una certa Margot che gli ha insegnato la base, ma non penso che pratichi come Axl-
- E a te non da fastidio che lui e Perla...-
- Perché dovrebbe?-
- Beh... la deve toccare, no?-
Slash rise e le domandò se volesse seguirlo fuori dalla stanza, magari al pianobar, per prendere qualcosa da bere e Lucy non poté che accettare. Occhio non vede, cuore non duole.
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Don't Damn me
FanfictionTerzo volume della serie Nightrain. In ordine: - Nightrain - Dust & Bones - Don't damn me Anno 1991, la band è prossima a partire per il " use your illusion Tour" che li porterà in gira per il mondo per due lunghi anni. Personaggio centrale sará A...