XXXIV

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Il ventitré arrivò relativamente in fretta, sebbene avessero passato un giorno e mezzo tra le mura delle loro stanze e la sala giochi dell'hotel, e quel breve soggiorno forzato costò loro non pochi dollari, date le condizioni in cui ebbero lasciato le camere d'albergo e sopratutto l'area gioco: il pinball era stato mandato in tilt talmente tante volte che aveva smesso di funzionare ( tutti sapevano di chi era stata la colpa e Slash non ne fece un segreto di stato ); al jukebox mancavano la metà dei tasti che servivano a selezionare i dischi... guarda caso mancavano proprio i dischi delle band con le quali i ragazzi avevano battibeccato o erano arrivati alle mani, e quelle che consideravano merda.

Dopo la serata alternativa passata al " Red Queen", i ragazzi non avevano più parlato della l'articola attività svoltasi nel locale e che aveva avuto come protagonisti quattro di loro. Slash e Lucy erano tornati nella sala solo dopo aver mandato giù un po' di alcol, il primo per il semplice piacere di sentire la testa leggera, la mente confusa e il corpo rilassato mentre la seconda per non pensare troppo a quello che stava accadendo a qualche metro da lei, ma neanche a farlo apposta, il whisky aveva avuto l'effetto contrario complice anche l'immagine che le si era presentata davanti agli occhi e che l'avrebbe assillata per le ore a seguire.

Solo nel primo pomeriggio di quel ventitré di gennaio Lucy accantonò il ricordo del suo compagno impegnato a lavorare sul corpo di un'altra donna, una donna con curve mozzafiato e sensualità innata. Izzy cancellò quel ricordo imprimendone uno nuovo, con protagonisti solo loro due e la loro passione. Aveva fatto l'amore con lei, amandola fino a qualche ora prima della partenza dall'Hotel con direzione Stadio Maracanã, dove avrebbero avuto il secondo sound check nel tardo pomeriggio, giusto prima che venissero aperti i cancelli.

Axl, da parte sua, aveva passato gran parte della giornata con Haley, e sebbene non avessero fatto molto all'infuori del parlare non aveva forzato la mano con lei, limitandosi a quello che in fondo era, un'amica.  Aveva preferito riservare altro tipo di attenzioni, quelle prettamente sessuali, a Sandra che gli aveva permesso di usare il proprio corpo come meglio voleva. E c'era da scommetterci che lei godesse nel vedere l'ombra della tristezza impossessarsi dello sguardo di Haley, quando seguiva con gli occhi i due sparire o riemergere da dietro una porta.


Haley guardava il panorama urbano sfrecciare lento dietro il finestrino oscurato dell'auto che divideva con Axl, Sandra e Matt. Si sentiva di troppo, in quel momento, perché sapeva che tra quei due c'era una chimica particolare che li teneva legati l'uno all'altra; una sorta di anello che fungeva da collante a due estremità di polarità diversa, e quell'anello era ciò che lei sapeva non poteva dargli.

Non doveva dispiacersene in quel modo, e a dir la verità forse non era dispiacere quello che provava, perché in fondo non erano una coppia loro due; forse era quella forma di strana gelosia che subentra quando ci si rende conto che una persona, alla quale ci si tiene ed è stata importante nel passato, la si sta perdendo per via di interessi non condivisi o per via del tempo che scorre. Ed é li che subentra la morbosità e Haley sapeva che ciò che provava altro non era che scintilla di quella emozione torbida.

Guardò il riflesso del ragazzo stagliarsi contro il vetro freddo del finestrino e diventare a tratti più nitido, quando la luce del sole lo illuminava, trasferendone l'immagine contro la superficie lievemente specchiata. Notò che la osservava e si trovò a fare altrettanto, prima di voltare la testa verso lui e incontrare le sue iridi chiare. Axl le sorrise, giusto un accenno nulla di più ma quel debole sorriso gli illuminò lo sguardo.

Raggiunsero il teatro da una delle entrate secondarie e durante il tragitto fino all'area a loro riservata Axl le camminò accanto, decelerando e lasciando che gli altri procedessero mettendo distanza tra loro.

- Sono felice che tu sia qui oggi, Hal. Grazie per essere venuta-

Lei lo guardò e incontrò le lenti specchiate dei suoi Ray Ban a goccia. Anche quella volta Axl era barricato dietro cappellino con visiera e grandi occhiali da sole.

- Grazie per avermi invitato-

Tornò a guardare avanti a sé stringendosi nelle spalle poi lo guardò ancora. - Sono curiosa di vederti su di un vero palco. Ho letto, testuali parole, che siete veri animali da palcoscenico e tu sei... un pazzo furioso senza freni, e un pericolo- rise. Axl l'abbraccio da sopra la spalla e la tirò a sé ridendo a sua volta.

- Non hai la minima idea dell'adrenalina che questo lavoro ti tira fuori e questa sera darò loro un cazzo di spettacolo che non lo dimenticheranno facilmente -

- Questa cosa suona come una sorta di bomba a orologeria - gli rispose posando la testa contro la spalla del ragazzo che la teneva ancora ancorata nel suo abbraccio. Axl le posò le labbra sulla guancia e la strinse ancora più a sé.

Lo spettacolo fu per davvero memorabile, come Axl aveva pronosticato e l'energia che i ragazzi erano riusciti a trasmettere al pubblico era pari a quella di artisti del calibro dei Metallica, degli Aerosmith che erano, tra gli altri grandi nomi, i sovrani indiscussi del rock anni novanta. Fu un crescendo di adrenalina, di divertimento e di passione verso la musica, un flusso di energia continua che dal palco passava al pubblico e dal pubblico fluiva sul palco. E ora Haley poteva confermare tutto quello che fino ad allora aveva letto su di loro: erano una forza della natura, quei cinque insieme, e se Slash carica il pubblico con i suoi violenti riff, il carisma di Axl e la sua strabiliante presenza scenica fungevano da miccia, una sorta di continua detonazione che dal front stage investiva tutta la folla come un'onda frangente.

A concerto ultimato i ragazzi lasciarono il palco, attraversando euforici le quinte dove li attendevano le loro compagne. Uscirono uno dopo l'altro, Matt attirando a sé Sandra, Izzy baciando Lucy, Slash cercando di afferrare Perla che fuggiva divertita, Duff stringendo la mano a Tory e Axl puntando dritto verso il backstage guardandosi attorno finché non scorse Haley alle sue spalle. Le sorrise e afferrò a volo un bicchiere di qualcosa di indefinito, buttandolo giù tutto d'un sorso.

Il pubblico, dall'altra parte del palco, continuava a urlare il nome del cantante alternato a quello di Slash, e senza che nessuno ben capisse cosa stesse accendendo, Axl era già fuori, davanti ai suoi Fans. Successe tutto in un attimo: si tolse i pantaloncini da ciclista e in tanga si fiondò sul palco. Corsero tutti, chi preoccupati per l'incolumità del ragazzo e chi divertito dalla scena.

Haley rimase accanto a Izzy e Lucy, ridendo con loro per scena che si presentava davanti ai loro occhi. Era per davvero come l'aveva descritto l'opinione pubblica, pensò la ragazza, un pazzo a piede libero ma lo amava, lo amava come si ama un fratello.

 Era per davvero come l'aveva descritto l'opinione pubblica, pensò la ragazza, un pazzo a piede libero ma lo amava, lo amava come si ama un fratello

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