Terzo volume della serie Nightrain. In ordine:
- Nightrain
- Dust & Bones
- Don't damn me
Anno 1991, la band è prossima a partire per il " use your illusion Tour" che li porterà in gira per il mondo per due lunghi anni.
Personaggio centrale sará A...
Il ventitré arrivò relativamente in fretta, sebbene avessero passato un giorno e mezzo tra le mura delle loro stanze e la sala giochi dell'hotel, e quel breve soggiorno forzato costò loro non pochi dollari, date le condizioni in cui ebbero lasciato le camere d'albergo e sopratutto l'area gioco: il pinball era stato mandato in tilt talmente tante volte che aveva smesso di funzionare ( tutti sapevano di chi era stata la colpa e Slash non ne fece un segreto di stato ); al jukebox mancavano la metà dei tasti che servivano a selezionare i dischi... guarda caso mancavano proprio i dischi delle band con le quali i ragazzi avevano battibeccato o erano arrivati alle mani, e quelle che consideravano merda.
Dopo la serata alternativa passata al " RedQueen", i ragazzi non avevano più parlato della l'articola attività svoltasi nel locale e che aveva avuto come protagonisti quattro di loro. Slash e Lucy erano tornati nella sala solo dopo aver mandato giù un po' di alcol, il primo per il semplice piacere di sentire la testa leggera, la mente confusa e il corpo rilassato mentre la seconda per non pensare troppo a quello che stava accadendo a qualche metro da lei, ma neanche a farlo apposta, il whisky aveva avuto l'effetto contrario complice anche l'immagine che le si era presentata davanti agli occhi e che l'avrebbe assillata per le ore a seguire.
Solo nel primo pomeriggio di quel ventitré di gennaio Lucy accantonò il ricordo del suo compagno impegnato a lavorare sul corpo di un'altra donna, una donna con curve mozzafiato e sensualità innata. Izzy cancellò quel ricordo imprimendone uno nuovo, con protagonisti solo loro due e la loro passione. Aveva fatto l'amore con lei, amandola fino a qualche ora prima della partenza dall'Hotel con direzione Stadio Maracanã, dove avrebbero avuto il secondo sound check nel tardo pomeriggio, giusto prima che venissero aperti i cancelli.
Axl, da parte sua, aveva passato gran parte della giornata con Haley, e sebbene non avessero fatto molto all'infuori del parlare non aveva forzato la mano con lei, limitandosi a quello che in fondo era, un'amica. Aveva preferito riservare altro tipo di attenzioni, quelle prettamente sessuali, a Sandra che gli aveva permesso di usare il proprio corpo come meglio voleva. E c'era da scommetterci che lei godesse nel vedere l'ombra della tristezza impossessarsi dello sguardo di Haley, quando seguiva con gli occhi i due sparire o riemergere da dietro una porta.
Haley guardava il panorama urbano sfrecciare lento dietro il finestrino oscurato dell'auto che divideva con Axl, Sandra e Matt. Si sentiva di troppo, in quel momento, perché sapeva che tra quei due c'era una chimica particolare che li teneva legati l'uno all'altra; una sorta di anello che fungeva da collante a due estremità di polarità diversa, e quell'anello era ciò che lei sapeva non poteva dargli.
Non doveva dispiacersene in quel modo, e a dir la verità forse non era dispiacere quello che provava, perché in fondo non erano una coppia loro due; forse era quella forma di strana gelosia che subentra quando ci si rende conto che una persona, alla quale ci si tiene ed è stata importante nel passato, la si sta perdendo per via di interessi non condivisi o per via del tempo che scorre. Ed é li che subentra la morbosità e Haley sapeva che ciò che provava altro non era che scintilla di quella emozione torbida.
Guardò il riflesso del ragazzo stagliarsi contro il vetro freddo del finestrino e diventare a tratti più nitido, quando la luce del sole lo illuminava, trasferendone l'immagine contro la superficie lievemente specchiata. Notò che la osservava e si trovò a fare altrettanto, prima di voltare la testa verso lui e incontrare le sue iridi chiare. Axl le sorrise, giusto un accenno nulla di più ma quel debole sorriso gli illuminò lo sguardo.
Raggiunsero il teatro da una delle entrate secondarie e durante il tragitto fino all'area a loro riservata Axl le camminò accanto, decelerando e lasciando che gli altri procedessero mettendo distanza tra loro.
- Sono felice che tu sia qui oggi, Hal. Grazie per essere venuta-
Lei lo guardò e incontrò le lenti specchiate dei suoi Ray Ban a goccia. Anche quella volta Axl era barricato dietro cappellino con visiera e grandi occhiali da sole.
- Grazie per avermi invitato-
Tornò a guardare avanti a sé stringendosi nelle spalle poi lo guardò ancora. - Sono curiosa di vederti su di un vero palco. Ho letto, testuali parole, che siete veri animali da palcoscenico e tu sei... un pazzo furioso senza freni, e un pericolo- rise. Axl l'abbraccio da sopra la spalla e la tirò a sé ridendo a sua volta.
- Non hai la minima idea dell'adrenalina che questo lavoro ti tira fuori e questa sera darò loro un cazzo di spettacolo che non lo dimenticheranno facilmente -
- Questa cosa suona come una sorta di bomba a orologeria - gli rispose posando la testa contro la spalla del ragazzo che la teneva ancora ancorata nel suo abbraccio. Axl le posò le labbra sulla guancia e la strinse ancora più a sé.
Lo spettacolo fu per davvero memorabile, come Axl aveva pronosticato e l'energia che i ragazzi erano riusciti a trasmettere al pubblico era pari a quella di artisti del calibro dei Metallica, degli Aerosmith che erano, tra gli altri grandi nomi, i sovrani indiscussi del rock anni novanta. Fu un crescendo di adrenalina, di divertimento e di passione verso la musica, un flusso di energia continua che dal palco passava al pubblico e dal pubblico fluiva sul palco. E ora Haley poteva confermare tutto quello che fino ad allora aveva letto su di loro: erano una forza della natura, quei cinque insieme, e se Slash carica il pubblico con i suoi violenti riff, il carisma di Axl e la sua strabiliante presenza scenica fungevano da miccia, una sorta di continua detonazione che dal front stage investiva tutta la folla come un'onda frangente.
A concerto ultimato i ragazzi lasciarono il palco, attraversando euforici le quinte dove li attendevano le loro compagne. Uscirono uno dopo l'altro, Matt attirando a sé Sandra, Izzy baciando Lucy, Slash cercando di afferrare Perla che fuggiva divertita, Duff stringendo la mano a Tory e Axl puntando dritto verso il backstage guardandosi attorno finché non scorse Haley alle sue spalle. Le sorrise e afferrò a volo un bicchiere di qualcosa di indefinito, buttandolo giù tutto d'un sorso.
Il pubblico, dall'altra parte del palco, continuava a urlare il nome del cantante alternato a quello di Slash, e senza che nessuno ben capisse cosa stesse accendendo, Axl era già fuori, davanti ai suoi Fans. Successe tutto in un attimo: si tolse i pantaloncini da ciclista e in tanga si fiondò sul palco. Corsero tutti, chi preoccupati per l'incolumità del ragazzo e chi divertito dalla scena.
Haley rimase accanto a Izzy e Lucy, ridendo con loro per scena che si presentava davanti ai loro occhi. Era per davvero come l'aveva descritto l'opinione pubblica, pensò la ragazza, un pazzo a piede libero ma lo amava, lo amava come si ama un fratello.
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