XVII

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- Poi mi spiegherai bene come sei riuscito a convincermi a trascinarmi in questo caos di gente fuori di testa... soprattutto a ridosso del palco - sbottò Haley cercando di contrastare l'ennesima onda umana che dal dietro spingeva in avanti, facendola nuovamente sbattere contro le transenne a ridosso del palco.

- Perché mi ami, ma ancora non lo sai!- rispose Robert venendo anch'esso scaraventato in avanti dalla folla; al contrario di Haley, che stava perdendo l'ultimo briciolo di pazienza rimasta, Robert pareva nutrirsi di quel casino che aveva attorno, urlando, esultando e tracannando birra dal bicchiere in plastica.

Haley si trovò nuovamente spinta verso il palco e chiuse gli occhi cercando di rimanere calma, mentre con le dita percepiva la superficie fresca e liscia dello stage. Se avesse voluto avrebbe potuto saltare su, percorrere quello spazio vuoto e uscire dal retro, buttando a terra con l'immaginazione quei tori ai lati del palco, che erano lì per la sicurezza del locale, degli ospiti della serata e del pubblico pagante.

Ebbene sì, aveva anche pagato per finire schiacciata dalla bolgia impazzita ma non aveva potuto dire di no a Robert... ; a dirla tutta, non aveva potuto lasciarsi scappare l'occasione di vedere Bill in azione, a due passi da casa.

Si era documentata in giro e quello che ne era emerso era stato sconcertante. Secondo riviste e tv, quella band e quei ragazzi erano dei veri e propri criminali dediti all'autodistruzione. Droghe, valanghe di donne, risse e alcol a fiumi erano all'ordine del giorno; aveva anche letto da qualche parte o glielo avevano riferito, non ricordava bene, che sia il ragazzo riccio, sia quello moro e carino, che aveva un qualcosa di familiare, che Bill stesso erano finiti dentro per condotta non proprio esemplare.

- Ascolta - disse avvicinandosi al compagno che stava scambiando qualche parola con il ragazzo schiacciatogli contro il braccio nudo. - Sei sicuro che si esibiranno? Sono già le dieci e mezza passate e ancora non si vedono -

- Il tuo amico avrà fatto ancora una volta ritardo. Ultimamente dicono che si faccia attendere per ore prima di presentarsi- rispose incrociando gli avambracci sopra la transenna e rivolgendole un sorrisino a metà tra l'ubriaco e l'esaltato.

Fu nuovamente spinta in avanti, ma questa volta, diversamente dalle altre, si ritrovò quasi sopra al palco data la forza con la quale fu sollevata quasi da terra e scaraventata. Haley alzò il viso mentre il boato del pubblico si intensificava scandendo chiaramente le parole Guns n' Roses.

Quattro ragazzi apparvero sul palco, comparendo dal fondo e sistemandosi ognuno in un punto preciso dello stage. Il batterista biondo si accomodò dietro al suo strumento e legò i capelli mossi in una crocchia disordinata. Era nerboruto e aveva una facciona rossa che ricordava quelli tra i più valenti ubriaconi russi. Il chitarrista riccio, nudo dalla cintola in sù, si sistemò alla sinistra dell'asta del microfono, sorridendo al suo pubblico mentre quella cascata di ricci perfetti gli coprivano gran parte del volto. Solo una volta era riuscita a vederne lo sguardo, in uno dei tanti articoli a loro dedicati, e ne era rimasta colpita: aveva due iridi che mettevano in soggezione, tanto erano nere.

Un altro biondo si fermò all'altro lato del microfono e gambe divaricate guardava verso alle sue spalle, in attesa di qualcosa. Haley non riuscì a far a meno di osservare quella pelle tanto pallida e perfetta, che cozzava violentemente con il vestiario in total black. Aveva una ciocca scura che disturbava il biondo dei suoi capelli, scendendo lungo la spalla destra e i lineamenti del viso rimandavano a origini nordeuropee.

Ecco dal fondo comparire l'altro chitarrista, quello moro con il volto familiare. Lo aveva già visto, probabilmente in negozio data la quantità di ragazzi che dal reparto musica salivano nel suo settore, soffermandosi davanti ai film hard. Non schiodò lo sguardo dalla sua figura magra e affascinante finché non se lo ritrovo davanti, fermò di fronte al microfono che scrutava il pubblico.

Don't Damn meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora