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Accostò l'auto davanti alla figura in ombra di una donna, avvolta in un lungo cappotto grigio avvitato che le arrivava a coprire le ginocchia. Il volto di Haley comparve dal finestrino del lato passeggero, i lunghi capelli che cadevano in morbide onde attorno all'ovale.

- Sali- le disse, aprendole lo sportello senza spegnere il motore della berlina nera con la quale era andato a prelevarla quella stessa sera, dopo averla rivista all'House of music.

Si concesse qualche altro minuto per poterla osservare prima di dare gas e partire. Era vestita diversamente da come l'aveva vista in quegli ultimi tempi, più donna e meno ragazzina. Aveva un trucco leggero, giusto un po' di ombretto color mattone e un rossetto della stessa tonalità di marrone, che rendeva le sue labbra ancor più peccaminose.

Indossava delle calze trasparenti con sottile velatura nera che finivano in un paio di décolleté anch'esse nere e dall'aria maledettamente sexy. Si trovò chiedersi cosa nascondesse sotto quel cappotto avvitato, visto il poco che lasciava in mostra.

Si sporse verso lei e le baciò la guancia.

- Sei bellissima-

La ragazza sorrise e ricambiò il suo sguardo.

- È stato un problema uscire?-

Scosse il capo. - No. Beh, io e Robert stiamo vivendo un periodo particolare- disse, apostrofando l'ultima parola con la sola intonazione della voce.

- Ah, non lo sapevo-

Fece spallucce e Axl partì, facendo inversione per tornare verso la strada principale che li avrebbe condotti verso la superstrada, con destinazione casa sua.

- Allora? Dove andiamo per cena?- gli disse guardandolo curiosa e Axl ricambiò lo sguardo con un sorriso appena accennato.

Scalò la marcia per svoltare e immettersi nell'arteria principale della città e puntò verso Malibù.

- Axl... perché andiamo verso Malibù?-

- Ceneremo a casa mia. Ho già preparato tutto e...-

- No! -

Voltò di nuovo la testa e la vide preoccupata, in una sorta di strano stato di agitazione. Osservò per un momento le dita sottili artigliare e tirare nervose l'orlo del cappottino e non poté non sorridere.

Da gattina a pantera e da pantera a tenera gattina.

Portò la sua mano a coprire quella di lei e strinse il freddo dorso della mano nel suo palmo.

- Non preoccuparti, sarà una cena da amici. Se non vuoi non accadrà nulla tra noi. Ho solo vogliate stare con te. Tutto qua - le disse accarezzando con il pollice la grana sottile della sua pelle candida.

Haley non rispose ma portò lo sguardo davanti a sé, osservando la strada in silenzio.

Axl parcheggiò la macchina davanti al piccolo patio che conduceva all'ingresso di casa sua e afferrò la mano di Haley trascinandola lungo il sentiero fin davanti alla porta d'ingresso.

- Le luci sono accese- disse lei osservando la tenue luce filtrare dalle tende tirate sulle grandi vetrate ai lati dell'ingresso.

- C'è solo la mia domestica. Ha cucinato lei per noi- rispose inserendo la chiave nella toppa e ruotandola finché la serratura non scattò. Si fece di lato e le permise di entrare, richiudendo dietro di sé la porta bianca.

La osservò guardarsi attorno, come se fosse la prima volta, ma a pensarci bene, quello poteva passare per davvero come primo invito. La guardò mentre sbottonava lenta il cappotto, consapevole di essere vista e lo aprì lasciandolo scivolare lungo le braccia, rivelando un vestito che le andava divinamente, risaltando quelle forme pronunciate nei punti giusti e lungo fino a metà coscia. Era bellissima la sua Haley e quella sera ancor di più.

Don't Damn meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora