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30 dicembre

Ore 22:35

Per i 20 ragazzi che sarebbero stati pescati il giorno successivo,quella sera sarebbe stata l'ultima che avrebbero trascorso con la propria famiglia o amici. C'era chi rimaneva nella propria casa al caldo,a godersi i momenti con la propria famiglia o semplicemente a guardare un film. Altri invece, quelli senza famiglia, stavano con i propri amici a fumare una sigaretta riuniti vicino alle panchine che si trovavano nella piazza centrale.

Piper e le sue amiche, invece di passare la serata con la propria famiglia, avevano architettato un piano per vendicarsi di Regina Endgar.
Piper sapeva benissimo che introdurre nomi nelle "pentole",così veniva chiamato l'enormi ciotole da cui venivano pescati i nomi, era un reato.

Ma nel suo cuore sapeva anche che l'indomani il suo nome sarebbe stato pescato. Regina non si sarebbe arresa e avrebbe pagato chiunque per far pronunciare il nome di Piper al posto di qualcun altro. La ragazza si era arresa al pensiero che sarebbe stata portata via dalla sua famiglia, ma almeno avrebbe potuto vendicarsi.
Stringeva fra le mani i 6 bigliettini con inciso il nome di Regina Endgar, così da aumentare le probabilità della sua scelta ma senza il rischio di ripescare lo stesso nome.

"Al mio segnale correte"le sussurrò Annabel, guardando con attenzione i due ragazzi posti davanti alla pentola.
I due guardiani, erano dei ragazzi che frequentavano la stessa scuola di Piper e delle sue amiche, e uno di loro, Jonathan, era follemente innamorato di Annabel.

Così avrebbero usato come esca Annabel per distrarli mentre Piper e Rosalie sarebbero sgattaiolate dietro di loro, per inserire i nomi.
Aspettarono che Annabel si avvicinasse e mandasse loro un segnale.

Quando poi la ragazza si arricciò una ciocca di capelli neri al dito, le ragazze corsero verso il retro della pentola. Da quella posizione i due guardiani, intenti a parlare con Annabel, non si sarebbero accorti della presenza delle due ragazze.

Piper sbirciò da dietro la colonna per essere sicura che nessuno la stessa guardando. Nello stesso momento incontrò lo sguardo di Annabel che si incantò a fissarla e i due ragazzi seguirono il suo sguardo.Con il cuore in gola e le gambe tremanti si abbassò, nascondendosi dietro la colonna. Aspettò qualche minuto e con la coda dell'occhio sbirciò ancora. Nessuno stava guardando,così infilò velocemente i fogliettini nella pentola delle ragazze e li mischiò.
Rosalie cominciò a battere forte la mano sulla coscia di Piper.

"Mi fai male"
"Stanno arrivando"sussurrò in preda al panico.
Entrambe corsero velocemente via e si nascosero nuovamente vicino il muro dove prima si erano appostate.

Da lontano seguirono i movimenti dei due guardiani, che si guardavano in giro sospettosi e Annabel che sbatteva il piede a terra, ansiosa.
Neanche lei aveva notato che le due ragazze erano sgattaiolate.

Piper non riusciva a stare ferma, l'adrenalina che aveva in corpo le aveva dato la carica per correre più veloce e nascondersi.
Dopo qualche minuto Annabel riuscì a liquidare con una banale scusa i due ragazzi e tornò dalle due ragazze.
"Mi avete fatto prendere un colpo"le sgridò Annabel per poi scoppiare a ridere insieme alle altre due ragazze.


31 dicembre
Ore 21:00

Quella sera il padre di Piper, il signor Young, aveva organizzato una cena per riunire tutta la famiglia. Il padre temeva che quella sarebbe potuta essere l'ultima cena passata in compagnia delle sue due figlie e dei suoi due figli.

Piper non accennava a sorridere, neanche quando il padre faceva stupide battute su come avesse cucinato il pollo.

Fissava il piatto, senza guardarlo realmente, e giocava con un pezzetto di carota. Pensava a cosa le sarebbe successo una volta arrivata nella nuova terra. E ancora più inorridita pensò all'aspetto più brutto, quello di non arrivarci.
Continuava a ripetersi che nel bosco non ci fossero creature alte due metri con gli occhi rossi e zanne affilate, ma comunque rimase dubbiosa.
Io sarò più veloce, pensò.

"Tesoro cosa succede?"chiese il padre, portando l'attenzione di tutta la sua famiglia sulla ragazza.
Lei sembrò risvegliarsi dai suoi pensieri e disagio rispose un semplice "niente".
La ragazza non amava trovarsi al centro dell'attenzione. E in quel momento tutti i suoi fratelli la guardarono con compassione,un'altra cosa che la innervosì, sapendo perfettamente cosa passasse per la testa di Piper.

In quella stanza, per quanto il padre cercasse di essere positivo, si respirava solo tensione. Nessuno tra i quattro fratelli era tranquillo.
Grace, la sorella maggiore della ragazza, le afferrò la mano da sotto al tavolo e le sorrise, nella speranza di infonderle un po'di sicurezza. Piper ricambiò il sorriso e sospirò.





Ormai era giunta l'ora di riunirsi in piazza, mancavano solo 20 minuti a mezzanotte e al diciottesimo compleanno di Piper.
La ragazza si vestì pesantemente e prese tutto il necessario. Si attrezzò di torcia, coltellino e acqua.
Si guardò più volte intorno malinconica e stretta fra le braccia del padre, abbandonò la sua casa.
Si godette anche quella stretta calorosa del padre. E in quel momento si rese conto che le cose diventano importanti, solo quando rischi di perderle. E lei avrebbe perso tutto questo. La sua casa, il suo cane Mike, la sua famiglia e le sue amiche.
Tutto le apparve grigio, nel piccolo tragitto che fece per arrivare nella piazza principale.

La gente si era riunita nella grande piazza circolare del villaggio, dove al c'entro di essa c'era la pentola e il sindaco con tutta la sua famiglia. Regina si guardava intorno con serenità, mentre il resto degli sguardi dei ragazzi era terrorizzato. Nessuno sapeva cosa sarebbe accaduto una volta superato il bosco.
Il sindaco prese il microfono e con un enorme sorriso accolse tutte le famiglie di Endgar.

Poi passò il microfono a un signore che avrebbe letto i nomi estratti da lui.
Infilò prima una mano nella pentola delle ragazze e contò dieci biglietti.
"La prima ad essere scelta è la signorina Susan Gonzales"
Dalla folla si udì il pianto della sua famiglia che sbraitava parolacce  contro il sindaco. La ragazza si guardò spaesata e avanzò verso il sindaco e con sguardo basso aspettò la sua sorte.

Fu così per le altre sette ragazze chiamate.
Le loro famiglie piangevano in silenzio, alcuni non volevano lasciar andare le proprie figlie, altri sbraitavano e altri ancora non fiatavano.
Il signore aprì un altro foglietto e avvicinò il microfono a se.

"La signorina Grace Young" annunciò l'uomo.
Piper spalancò gli occhi sconvolta e si girò verso la sorella, che a stento tratteneva le lacrime. Il suo cuore esplose di rabbia.
Piper corse verso di lei abbracciandola e Grace si godette quell'abbraccio.
Il padre cominciò a piangere e i suoi fratelli non riuscirono a trattenere la rabbia. Tyson calciò un cestino dell'immondizia mentre Francis strinse i capelli fra le mani.
"Prenderò io il suo posto"urlò Piper con rabbia,rompendo il silenzio della piazza.

Con quella frase,la ragazza aveva appena scatenato il putiferio.






#spazioautrice
Buon pomeriggio a tutte. Eccomi qui con un nuovo capitolo. Vi piace?
Cosa succederà adesso che Piper si è offerta volontaria per andare nella nuova terra?
Ma sopratutto, riuscirà a raggiungerla?




-Alla prossima❤️

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