34

4.6K 247 43
                                    



"Sono il compagno di Francis" semplici parole che le strinsero il cuore.
Indietreggiò con le lacrime che le bagnavano le guance e la bocca aperta dallo stupore.
"Tu.." ma le parole le morino in bocca. Era sconvolta. Mille domande si affollarono nella sua mente, ma quella che le premeva di più era "Francis conosceva questo mondo?".
Non poteva credere che suo fratello avesse un compagno e non avesse avuto nemmeno la possibilità di essere felice con lui.

"So che è difficile da cre.." la voce tremante del ragazzo fu interrotta da quella più profonda dell'Alpha.
"Che succede qui?" domandò, nella sua voce una punta di gelosia. La vicinanza tra la sua compagna e lo sconosciuto lo fece uscire di testa. A passi lenti si avvicinò a loro e aspettò che il ragazzo rispondesse. Wendy chinò il capo  in segno di rispetto e Mark la seguì.
"Mio Signore" mormorarono entrambi e Piper si ritrovò a pensare con quanta dedizione e ammirazione furono pronunciate quelle parole. Era lì da due mesi e mezzo eppure ancora faticava a capire il loro modo di comportarsi, specialmente nei confronti di Fenrir.

"Mark, a cosa devo la tua visita?"domandò mentre tirò a se Piper e detestò la sensazione che sentì nel petto quando la vide in lacrime.
"Mio Signore sono desolato di disturbare lei e la sua compagna, ma ho perso il mio compagno che.." non riuscì a finire di parlare che Piper glielo disse.
"Era mio fratello, era Francis il suo..compagno"

Anche l'Alpha si stupì. Conosceva tutti coloro che facevano parte del suo branco e Mark era un tipo apposto. Si fidava di quel ragazzo, aveva quasi sempre i turni di notte di ronda ai confini, era sempre eccellente nel suo lavoro e non aveva mai causato problemi. Si fidava. Ma faticava a credere che il suo compagno fosse proprio Francis, il fratello della sua compagna.
"Mark ho totale fiducia nei miei guerrieri, ma mi è difficile credere che tu fossi il suo compagno. Come lo hai conosciuto?" il tono era pacato e Piper si sorprese.

Mark sembrò riluttante e abbassò lo sguardo torturandosi le mani. Come se qualcosa lo stesse turbando.
"Io..era agosto, avevo un turno di notte e per sbaglio mi sono avvicinato ai confini. Mi dispiace mio Signore, non avrei voluto disubbidire agli ordini, ma c'era un odore che non potevo ignorare e così ho deciso di seguirlo. Mi sono trovato al limite del confine con la città e lì ho visto Francis. Era accovacciato ad un albero e scriveva qualcosa sul suo quaderno" Mark, terrorizzato dall'aver disubbidito la legge, lanciava qualche occhiata all'Alpha, che però non sembrava turbato. Anzi gli sembrò molto interessato alla storia.
"Voglio ascoltare la tua storia, ma preferirei che continuassimo nel mio studio".
'Ormai non mi fido più di nessuno' avrebbe voluto aggiungere, ma preferì tenersi per se quelle parole.

Era certo ci fosse qualcuno che lo stesse tradendo all'interno del branco e le varie morti causate negli ultimi giorni non erano delle coincidenze. Qualcuno aveva aiutato Vladimir ad entrare nel territorio senza farsi vedere.Ma avrebbe scovato il traditore e gliela avrebbe fatta pagare.

Mark annuì e tutti e tre si diressero in religioso silenzio verso lo studio al terzo piano. Piper si girò curiosamente verso il ragazzo e sorrise. Per quel poco che aveva conosciuto di Mark, sembrava tenero e calmo, proprio come il fratello. E dalle condizioni in cui si trovava, si domandò quanto dovesse amarlo.
'L'amore fa male?' si chiese e istintivamente portò gli occhi sulla figura al suo fianco.

L'Alpha le sembrò così lontano dal provare qualsiasi tipo di emozioni che non fosse rabbia,era lì con il suo sguardo serio e freddo, sempre impeccabile e impenetrabile. E poi pensò a qualcosa che la fece rimanere senza fiato. La verità le si schiaffò dritta in faccia, facendole accapponare la pelle.

Perché quando aveva pensato all'amore, aveva pensato proprio l'Alpha? La risposta era facile.
Piper stava cominciando ad affezionarsi a Fenrir. E quella consapevolezza la spaventò a morte, facendola sbiancare.
"Ti senti bene?" le domandò proprio l'uomo che occupava la maggior parte dei suoi pensieri, risvegliandola.

RUNNERDove le storie prendono vita. Scoprilo ora