PIPER'S POVIl mattino seguente mi svegliai nella mia camera da sola. E fu un bene. Avrei trovato imbarazzante svegliarmi con Fenrir nel letto e non avrei saputo gestir la situazione.
Mi allungai verso la sveglia che segnava le 10:27. Cavolo, non mi ero mai alzata così presto.
Ma ne approfittai per potermi fare una doccia tranquilla, senza che quel energumeno entrasse . Mi alzai da letto e mi diressi verso il bagno. Avevo un aspetto orribile. Sembrava fossi appena uscita da una lotta all'ultimo sangue con uno scimpanzé e che io ne fossi uscita perdente.
I miei capelli erano completamente annodati e scombinati e avevo delle occhiaie molto profonde.Giustificate naturalmente. Fenrir non aveva fatto altro che avvicinarmi a lui durante la notte. Ho provato a liberarmi più volte, ma non c'è stato modo. La sua presa su di me era irremovibile.
Mi strofinai le mani in faccia e mi spogliai infilandomi sotto la doccia.
E fu sotto la doccia che ripensai al bacio di ieri. Immaginai le sue mani sul mio corpo e per un attimo le percepii davvero. Non avrei dovuto farlo, no. Sono stata stupida, mi sono lasciata coinvolgere dall'emozioni. Emozioni che non dovrei provare in sua presenza. Crederà che io sia una facile, che sia come tutte le altre.
Gli ho dato l'occasione di togliersi lo sfizio, ma non ricapiterà mai più. Anche da "sposati" non gli permetterò di avvicinarsi e quando sarà il momento giusto, scapperò.Se crede davvero che io mi possa arrendere, si sbaglia.
Dopo essermi asciugata, andai in stanza. Indossai i miei soliti leggings neri e guardai la felpa nera di Fenrir che usavo da giorni e con cui avevo dormito. Non volevo nemmeno dargli la soddisfazione di indossare uno dei suoi maglioni così mi avvicinai alla cabina armadio cercando qualcosa di caldo da indossare. Ma purtroppo per me c'erano solo maglie a maniche corte o jeans.
Mi stavo per arrendere quando il mio sguardo cadde su un giubbino bianco molto familiare. Mi avvicinai e scoprii che su quella sedia c'erano gli abiti con cui avevo lasciato la mia casa. C'era anche la mia torcia completamente distrutta.
Così infilai i miei amati jeans e il maglione di lana nero e poi il giubbino bianco.Ah, miei amati vestiti. Avevo sentito la vostra mancanza.
Una volta pronta mi diressi verso la porta per uscire. Avrei voluto visitare un po' il posto, ero stufa di stare sempre tra quelle quattro mura. Ma ad aspettarmi fuori c'era un ragazzo. Si girò verso di me con un sorriso scherzoso e ammiccò. "Salve mia Luna, io sono Mason, il terzo in comando dell'Alpha, il comandante dell'armata di suo Signore e oggi sarò il suo cavaliere dall'armatura scintillante" disse, facendo un inchino teatrale e afferrandomi la mano.
La ritirai subito imbarazzata. Ma lo riconobbi subito. Lui insieme ad un altro ragazzo, erano venuti in mio soccorso quando l'Alpha fu sparato.
"Mi ricordo di te, comunque sono Piper, ma questo tu già lo sai.." parlò. L'uomo sfoggiò un sorriso da mozzare il fiato. " Ti ha messo quello zotico a controllarmi vero?" sbuffo infastidita.
Lui annuisce ridendo.
"Zotico eh?" disse e io annuì convinta. Lo superai chiudendomi la porta alle spalle.Il sorriso di Mason si spense in un attimo. "Dove vai?" mi domandò rincorrendomi per le scale. "Fuori, non può tenermi chiusa in questo posto per sempre" gli risposi innervosita. Ero già esaurita di mio, mi mancava solo la camicia di forza.
"L'Alpha ha detto.."
"Quello che dice l'Alpha mi frega ben poco! Ho detto che voglio andare fuori e lo faccio!" mi impuntai. Avrei potuto dire che ciò che diceva l'Alpha mi passava per il cazzo, ma non volevo essere troppo volgare.Mason alzò le mani in segno di resa e io soddisfatta, mi precipitai fuori.
Era una giornata spettacolare, il sole brillava in cielo più luminoso che mai, la neve a stento si vedeva e sentii un leggero venticello sul mio volto. Mi incantai a guardare la bellezza di quel posto. Giurai di aver sentito anche gli uccellini cinguettare.
"Allora ti piace il nostro villaggio?" mi domandò Mason mettendosi al mio fianco. Infilò le mani nelle tasche e io studiai il suo viso. Era castano riccio, occhi verdi e delle tenere fossette ai lati della bocca.
Tutti in quel posto sembravano usciti da una rivista di modelli. Ma il più bello rimaneva Fenrir, anche se non lo avrei mai ammesso.
"Beh se levi i lupi misogini e la loro prepotenza, sì. Lo trovo un posto fantastico" risposi ironicamente. Lui accennò ad un sorriso. "Fenrir mi aveva avvertito che avevi un senso dell'umorismo.."sembrò pensarci "particolare" disse poi.
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RUNNER
Werewolf"Corri, prima che ti prendano" era una delle frasi che Piper aveva sentito spesso nel suo villaggio. Qualcosa di mostruoso si nascondeva nel bosco, ma la ragazza preferiva credere che fossero favole della buona notte raccontate ai bambini del suo vi...