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La tensione che si era venuta a creare nel momento in cui lo sguardo dei due si era incrociato, si poteva tagliare con un coltello.
L'Alpha si trovava in difficoltà, cosa che capitava raramente. La sua mania per il controllo lo rassicurava sugli imprevisti, ma non si può sempre controllare tutto.
E quell'uomo era più di un imprevisto.
"Cosa ci fai nella mia zona, Damian?"ringhiò l'Alpha, pronunciando a denti stretti il nome dell'uomo che era accanto a Piper.

Il disgusto e la rabbia che erano trasparite da quelle poche parole fece sorridere l'uomo. "Ma che bella sorpresa vederti..." si fermò un attimo con un espressione di finta confusione sul volto "Com'è che ti devo chiamare?". L'Alpha strinse i pugni avvicinandosi lentamente alle due figure.

"Allontanati da lei"pronunciò l'Alpha con rabbia. Cercava di controllare Fenrir, che con violenza tentava di scavalcare quel muro che l'Alpha aveva posto fra di loro. Sentiva i denti diventare aguzzi e le ossa spezzarsi, ma strinse forte gli occhi per ricacciare la bestia.
L'uomo e il lupo pensavano che l'altro fosse la sua maledizione, e questo contrasto rendeva l'Alpha violento.

Adesso l'attenzione dei due era focalizzata sulla piccola figura tremante accovacciata a te. Piper non riusciva nemmeno ad aprire la bocca, le labbra le erano diventate violacee e quasi sanguinavano. Tremava come una foglia e l'unico desiderio dell'Alpha era quello di portarla in salvo.

Ma non poteva dimostrarsi vulnerabile o Damian avrebbe capito. "Una recluta che scappa, la punirai?" chiese l'uomo.
Per qualche secondo gli occhi dell'Alpha si incupirono, ma poi ripreso a luccicare. Piper credeva che il freddo le stesse portando le allucinazioni, perchè quelli dell'Alpha, erano occhi rossi che brillavano come due rubini esposti alla luce del sole.

Un'altra folata di vento fece gemere Piper che ormai si era rannicchiata a terra. Sentiva il ghiaccio bagnarle i capelli e il corpo. Sarebbe morta di ipotermia nel giro di qualche minuto, se qualcuno non l'avesse portata al caldo.

Riusciva a percepire la vita scivolarle tra le dita e stanca, chiuse gli occhi. Credeva che fosse arrivato il suo momento e i suoi pensieri si focalizzarono sulle persone che amava.
Non avrebbe assaggiato più i dolci alla crema di sua sorella Grace, che ogni volta doveva infornare due teglie, perché Piper ne voleva una solo per se.

Non avrebbe rivisto le maratone di film tremendi in tv con Francis,solo per il gusto di passare del tempo con il fratello. Non avrebbe potuto più tormentare Tyson con i suoi soliti scherzi. Non avrebbe più cucinato le focacce o il pane con suo padre,che aveva imparato a preparare a soli 9 anni. Non avrebbe potuto consolare il suo cane Mike quando si scatenavano forti tempeste.

Non avrebbe potuto fare i pigiama party con Rosalie e Annabel e chiacchierare fino a tarda notte.

E non avrebbe potuto viversi la vita che lei sperava di vivere, di scoprire quelle piccole cose che quest'ultima t'insegna. Avrebbe voluto amare, anche più di una volta, intensamente. Avrebbe voluto laurearsi in medicina e aiutare gli altri. Ma sarebbe morta per colpa di una tradizione.

"Ti conviene andartene, i miei stanno arrivando" e con i 'suoi', l'Alpha intendeva il secondo e il terzo al comando. Si avvicinò a Damian e prese in braccio la ragazza. L'uomo non batté ciglio, non voleva combattere una battaglia che sapeva già avrebbe perso, era in netto svantaggio. Non aveva abbastanza uomini da cominciare una battaglia contro un Alpha originale.

Li guardò con sospetto e si chiese se tra i due ci fosse un legame più forte, come quello fra compagni. Con la promessa di scoprire cosa ci fosse tra i due, sparì fra gli alberi prima che l'Alpha potesse guardarlo un'ultima volta.

L'Alpha camminò a passo svelto, sentiva i battiti del cuore della sua piccola compagna rallentare. Fenrir lo pregava di fare più in fretta o l'avrebbero persa.
Arrivati al villaggio si fiondò nella sua enorme dimora e raggiunta la sua camera, l'adagiò sul letto e accese il fuoco nel camino. Prese le coperte più pesanti che riuscì a trovare e gliele poggiò sopra. Si trovò a stringere più volte i capelli per l'ansia e la paura che aveva provato. Le cambiò i vestiti bagnati e per un attimo si imbambolò a guardare il suo corpo minuto.

Nonostante l'Alpha non sopportasse la ragazza, non poteva non ammettere che la ragazza fosse bellissima. Sembrava essere stata dipinta.
Accarezzò, come ipnotizzato, la sua pelle candida e la sentì calda. Per fortuna il calore dell'uomo era riuscito a riscaldarla durante il tragitto.

All'improvviso la ragazza spalancò gli occhi annaspando rumorosamente aria e si guardò intorno spaesata. L'Alpha la fissò intensamente mentre la ragazza lo guardava male.
"Che cosa stavi facendo pervertito?"strillò la ragazza mentre strappava dalle mani dell'uomo le lenzuola. Tentò di coprirsi con le coperte di lana e accigliata, guardò l'uomo alzarsi.
"Sei scappata"affermò l'uomo. La ragazza alzò gli occhi al cielo e rilassò la schiena, poggiandola sulle testiera del letto.

"Perspicace" rispose la ragazza. L'uomo era di spalle, vicino al camino. Aveva un gomito poggiato sulla parete mentre l'altra mano era in tasca.
"Non so cosa cazzo ti hanno insegnato, ma se provi ancora a scappare, te lo giuro ragazzina che me la paghi" il tono dell'uomo era così autoritario che Piper si costrinse a non rispondergli male. Infondo, anche lei lo temeva. La sua stazza la faceva sentire un formica vicino ad un gigante.

In uno scatto le si avvicinò e incastro i suoi occhi chiari con i suoi scuri. "E non mi sfidare Piper" la ragazza trattenne un gemito nel sentire il suo nome pronunciato dalle sue labbra. "stai mettendo a dura prova la mia pazienza".

"E ricordati che tu appartieni a me. Sei mia" ringhiò possessivamente mentre con la mano sinistra le accarezzò la guancia.
"Non sono un oggetto" sussurrò la ragazza senza smettere di guardarlo negli occhi.

L'uomo accennò ad un sorriso "Ottengo sempre ciò che voglio" le ammiccò. Quel gesto, risultò estremamente sensuale agli occhi di Piper, che improvvisamente sentì le fiamme dell'inferno bruciarle il corpo. L'emozioni che lui le provocava erano contrastanti.

"È una minaccia?"alzò il sopracciglio sfidandolo. La ragazza stava giocando ad un gioco di cui non conosceva né le regole né l'avversario. "È una promessa".












#spazioautrice
Buonaseraaaa
Sono finalmente tornata, allora
Vi incuriosisce la figura di Damian? Chi è e come conosce L'Alpha?
E secondo voi L'Alpha prova qualcosa per Piper o è il suo lupo a costringerlo a stargli accanto?

-Alla prossima❤️

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