Nel silenzio della loro stanza da letto, si udirono i loro respiri affannati e lo schiocco di qualche bacio. Baci voraci.
Si volevano, si desideravano, ma entrambi erano incapaci di esprimere le proprie emozioni a parole. Ma in quei baci, c'era tutto il loro desiderio.
L'Alpha era come ipnotizzato da quelle morbide e calde labbra, che già in passato aveva assaggiato. Ma era diverso.
Questa volta non si sentì rifiutato, ma voluto.
Infondo era stata Piper a baciarlo.Piper aveva una mano poggiata sul suo torace e l'altra era stata inghiottita dai folti capelli corvini dell'uomo. L'Alpha la strinse a sè e dovette chinare il capo, in quanto la differenza di altezza era notevole. Anche Piper si alzò sulle punte per raggiungere le sue labbra.
Ma stanco di quella scomoda posizione, Fenrir prese l'iniziativa sollevandola e istintivamente Piper allacciò le gambe attorno al suo bacino. Egli la mantenne senza difficoltà tra le sue braccia, pensando a quanto fosse piccola in confronto a lui. Si appoggiò al muro, rendendo inesistente la distanza fra i loro corpi.
Fenrir strinse leggermente il fondoschiena della ragazza mentre Piper portò più vicina la sua intimità a quella del'Alpha. Piper cominciò a strusciarsi e Fenrir accennò ad un sorriso. Erano eccitati e si bramavano.Nessuno dei due voleva staccarsi dall'altro , ma la mancanza d'aria li costrinse a separarsi.
Fronte contro fronte, petto contro petto, i due cercarono di regolare il respiro. Le loro labbra erano gonfie e rosse e i loro capelli spettinati.
Piper cominciò a pensare a cosa avesse appena fatto. Si sentì pericolosamente attratta e non riuscì a nascondere a se stessa di essersi eccitata. Quell'uomo, quel bellissimo uomo che Piper aveva appena baciato, sprizzava virilità da tutti i pori. Ogni cosa di lui la eccitava. Il suo corpo muscoloso, i suoi occhi smeraldo, le sue labbra carnose, perfino il profumo di colonia la fece uscire pazza. E lei si era appena strusciata su di lui, in preda all'eccitazione, come una scolaretta.
Gli occhi di Fenrir cominciarono a luccicare, colmi di desiderio. L'avrebbe volentieri presa proprio sul quel muro, in quel momento. Ma sapeva che Piper non avrebbe voluto, almeno non ancora.
Ma l'Alpha non riuscì a nascondere la sua eccitazione, che sentì quasi scoppiargli nei pantaloni. Un solo altro bacio o un solo leggero movimento del bacino ed egli non avrebbe risposto più delle sue azioni. E a rendergli il tutto più difficile fu il suo lupo, che scalpitava. Gli urlava nella testa di scoparla, di sottometterla, di marchiarla.
Di renderla finalmente sua.
Per qualche secondo l'Alpha si fece ammaliare da quelle parole, ma poi scosse la testa."Non baciarmi mai più se non vuoi andare fino in fondo" l'uomo si schiarì la voce che risultò rauca. Piper arrossì e tentò di evitare il suo sguardo.
"Non so cosa mia sia preso.."sussurrò ancora stordita. Ancora avvinghiati, si guardarono di sfuggita negli occhi.
"Ti piaccio" affermò Fenrir, sul suo volto non c'era traccia di un sorriso. Era serio.
Piper divenne ancora più rossa e scosse la testa cercando di nascondere il viso paonazzo con i capelli.
"Non montarti la testa, è stato un gesto impulsivo e.." non sapeva come giustificarsi.
L'Alpha annusò l'aria catturato da un odore particolare, che lo fece fremere ancora di più. La sua eccitazione.
Ma qualcosa era diverso.I suoi occhi brillarono e qualcosa in lui cambiò. Forse cambiò tutto.
"Sei eccitata" constatò con voce roca e bassa, rendendolo ancora più sexy agli occhi di Piper.
"E arrossisci" Piper alzò lo sguardo sorpresa e incontrò gli occhi di Fenrir, completamente neri.
"Basta che io ti sfiori.." la sua mano destra si staccò dal fondoschiena di Piper per accarezzargli quel poco di pelle che fuoriusciva dalla maglia "E tu tremi"
Piper rabbrividì. Anche se indossava una felpa, Piper percepì la mano dell'Alpha che le accarezzava il punto centrale tra i due seni, come se stesse accarezzando la sua pelle nuda.
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RUNNER
Werewolf"Corri, prima che ti prendano" era una delle frasi che Piper aveva sentito spesso nel suo villaggio. Qualcosa di mostruoso si nascondeva nel bosco, ma la ragazza preferiva credere che fossero favole della buona notte raccontate ai bambini del suo vi...