14

5.5K 299 42
                                    

L'Alpha la scrutava, lei era come la luce per le falene. Gli occhi di tutti si posarono sulla ragazza bionda e l'uomo provò un fastidio non indifferente. Lei era sua e nessuno si sarebbe dovuto permettere di guardarla. I guerrieri riconobbero la ragazza, ormai non si parlava d'altro se non di lei. Ma chiunque seduto in quella sala si chiese cosa ci facesse la compagna dell'Alpha, la loro Luna, come domestica.
Chi ricopriva un ruolo così importante come la Luna del branco, non poteva fare lavori come cucinare o lavare i piatti.
"Oh ma guarda, è lei la ragazza di cui tutti parlano"canzonò Sarah con una velata ironia. I suoi occhi da vipera squadrarono la ragazzina con invidia. Piper era tutto quello che lei non sarebbe mai stato.

Si girò verso l'Alpha che ringhiò impercettibilmente, non voleva che Piper fosse esposta in quel modo davanti al suo branco. Non voleva suscitare domande scomode e non voleva nemmeno che lei lo sfidasse ancora in publico.
Un uomo si alzò dal tavolo e si diresse verso di lei. La ragazza lo riconobbe subito. Era l'uomo che le aveva dato uno schiaffo durante la festa. Steve.

"Ciao cognatina!"squittì l'uomo portando il braccio intorno al collo della ragazza. Piper strinse i denti al contatto, ma non si mosse.
'Rispetta le regole' si ripromise, mentre faceva appello a tutta la sua buona volontà per non rispondergli male e dargli un calcio dove non batte il sole. L'Alpha lo fulminò con lo sguardo, il sangue gli ribolliva nelle vene. Il contatto fra i due lo stava mandando fuori di testa.

"Un applauso a questa troietta che sarà la nuova Luna del branco!"esclamò ridacchiando. Piper si accorse dal tono di voce e dall'alito che l'uomo puzzava tremendamente di alcool. In altre parole era completamente andato.

Le persone trattennero il fiato, nessuno aveva dimenticato la minaccia che aveva fatto qualche giorno prima l'Alpha.
"Adesso basta!"tuonò l'uomo con un ringhio così potente da far rabbrividire tutti. Piper era ancora tra le braccia di Steve ubriaco, e tentò varie volte di liberarsi, ma con scarsi successi.

"Steve ti conviene levarle le mani di dosso, se non vuoi che ti stacchi la faccia a morsi" lo minacciò l'uomo mentre Piper non colse la metafora. Fenrir scalciava ed era pronto a sbranare ancora una volta il fratello per difendere la sua compagna.

Steve non sembrava aver intenzione di lasciar stare, così continuò a prenderlo in giro.
"Come puoi dire che questa è la tua compagna, se neanche l'hai marchiata?" rise, ma nessuno lo seguì . Tutti erano terrorizzati ad una possibile lotta contro l'Alpha e non c'era bisogno di uno scontro, per sapere chi l'avrebbe vinto.

"Levale le mani di dosso" l'avvertì l'Alpha avvicinandosi ai due. "Potrei marchiarla io, qui e poi scoparmela davanti a tutti" rise ancora Steve mentre con la mano le scostava una ciocca di capelli, scoprendole il collo. Piper tentava di allontanarlo con il viso, inorridita dai suoi baci. I suoi occhi scuri diventarono lucidi,  era spaventata a morte.

L'Alpha impallidì temendo per l'incolumità della sua donna e non avrebbe atteso a lungo per attaccarlo. Ma Piper fu più veloce. Gli schiacciò il piede facendolo urlare e gli diede una gomitata in faccia, così che lasciasse la presa. Istintivamente corse verso l'Alpha rifugiandosi dietro le sue enormi spalle. L'uomo gridò. "Maledetta puttana". Si alzò e fu pronto ad attaccarla ma l'Alpha lo afferrò per il collo. "Non lo ribadirò ancora" disse rivolgendosi a tutti i presenti "Lei è la vostra fottuta Luna e non avrò pietà per chi la toccherà nuovamente" concluse. Scaraventò Steve per terra mentre tre guardie lo afferrarono per le braccia trascinandolo via. Le urla sparirono con lui dietro le porte della sala.

"Cosa avete da guardare?" ringhiò l'Alpha contrò tutti coloro che avevano assistito alla scena. In molti cominciarono a mangiare silenziosamente lanciando ogni tanto qualche sguardo. "Stai bene?"sussurrò l'uomo nell'orecchio della ragazza che era rimasta dietro di lui per tutto il tempo. A Piper le morirono le parole in bocca. Una sensazione di bruciore le invase la gola e solo in quel momento si accorse di aver trattenuto le lacrime per tutto quel tempo. Senza degnare nessuno di uno sguardo,scappò via. L'Alpha rimase a guardarla allontanarsi per poi decidere di raggiungerla.

Anche se era una ragazza insopportabile, vederla in quello stato aveva suscitato nell'Alpha sensazioni sepolte nei posti più remoti del suo cuore. Non si era addolcito, no di certo. Ma si sentì responsabile per il fratello.
Seguì la scia del suo odore che lo portò fuori al proprio palazzo. La ragazza era poggiata su una ringhiera di marmo, che affacciava sull'enorme giardino completamente bianco.Stringeva con forza i pugni e respirava a fatica. L'uomo la sentì singhiozzare.
"Piper.."sussurrò l'uomo. Piper sobbalzò non essendosi accorta della presenza dell'uomo alle sue spalle e si asciugò frettolosamente le lacrime.
Una cosa che Piper detestava era piangere davanti a qualcuno. Sopratutto se quel qualcuno era l'Alpha. "Sei felice ora? Mi stai rendendo la vita un inferno"sputò velenosamente puntando il dito contro il suo petto. "Siete dei barbari, disgustosi animali"
L'uomo rimase impassibile alle sue parole.

"Non puoi scappare Piper perché io ti riprenderò sempre, tu sei mia, mettitelo in testa" l'uomo si avvicinò a lei sovrastandola con la sua altezza. Le spostò delle ciocche bionde dietro l'orecchio. Piper tremò.
Il suo corpo emanava pericolo da tutti pori ma per qualche strana ragione, Piper bramava un contatto con l'Alpha.

Era qualcosa che andava ben oltre il controllo del suo corpo. Ogni volta sentiva il fuoco incendiarle il petto, ma un fuoco piacevole quasi sensuale. E ogni volta lo bramava sempre di più, come se fosse droga.

"Non sono tua, mettitelo bene in testa"rispose a tono, ripetendo le sue stesse parole. "Allora scappa in fretta Piper, perché dopo il nostro matrimonio tu sarai mia a tutti gli effetti e che la Luna mi maledica per quello che sto per dire, ma ti farò urlare così tanto il mio nome che dimenticherai colui che ti ha avuto prima di me" la gelosia dell'uomo era palpabile ma Piper impallidì, lei non era mai stata con nessuno. Tentò di dargli uno schiaffo ma l'uomo, come sempre, fu più veloce e le bloccò la mano.
"Ancora non hai imparato?"ringhiò abbassandole la mano.
"Non sarò mai tua"




"Mio Signore volevo avvertirla dell'arrivo dei suoi genitori"Tommy era il suo cameriere personale. Egli era appena entrato nell'ufficio del suo Alpha mentre quest'ultimo controllava alcune scartoffie. L'uomo sospirò, non era un buon momento per delle visite. Le continue richieste di soccorso da parte di altri branchi,la preparazione del matrimonio e i continui guai in cui si cacciava Piper lo stancavano da morire. "Tra quanto arriveranno?"chiese l'uomo mentre con le dita si massaggiò le tempie. "In questo momento Mio Signore" disse il ragazzo, ma subito venne sovrastato dalla voce squillante di sua madre.
Sbuffò frustato e congedò Timmy che dopo un piccolo inchino, lasciò nuovamente l'Alpha da solo.
La porta si riaprì dopo nemmeno due minuti mostrando le figure dei suoi genitori adottivi. Amelia e Cole.

"B-"squittì la madre allargando le braccia ma l'Alpha la guardò male. Il suo nome non doveva essere pronunciato.
"Volevo dire figlio mio"L'Alpha sorride divertito e si alzò stringendo in un abbraccio la madre. "Papà" disse l'Alpha a mo di saluto e l'uomo rispose con un leggero chino del capo. "Come mai siete venuti qui? La cerimonia è fra due giorni" chiese l'uomo confuso appoggiandosi allo stipite della porta. "Abbiamo saputo che Steve è stato arrestato, per quale diamine di motivo?"chiese la madre istericamente.

L'Alpha alzò gli occhi al cielo sospirando pesantemente. Non aveva proprio voglia di litigare con i suoi per colpa di quel moccioso, aveva già troppe cose a cui pensare.
"Ha colpito la mia compagna davanti a tutti, minacciandomi di marchiarla"ringhiò frustrato ricordando la scena. Il suo lupo gli sussurrò nella testa di andare a trovare il fratello e di sistemargli quella faccia da idiota che si ritrovava ma l'Alpha scosse la testa. "Oddio, lei sta bene?"chiese la madre mentre il padre rimase impassibile. "Lei sta bene" .
"Non vedo l'ora d'incontrala" esclamò la madre eccitata. Il padre di accigliò e parlò per la prima volta da quando era entrato nella stanza. "Chi è?"chiese con sospetto. L'Alpha si girò verso la finestra ammirando il giardino completamente bianco. L'inverno era la sua stagione preferita.
"Un umana"
"Che cosa?" quasi urlò il padre. "Non è possibile...tu sei un Warg" la voce del padre uscì quasi spezzata. Lo sgomento era troppo per riuscire a parlare. "Ma ora è successo" rispose freddo. Il padre gli continuò a parlare della sua preoccupazione ma ormai l'Alpha non lo stava ascoltando più. Perché il suo sguardo era puntato su una piccola figura vestita di nero che stava scappando.















#spazioautrice
ECCOMI RITORNATAAAA
Allora che ne pensate? Un po' gelosino il nostro Alpha?
Come si chiamerà in realtà? Scrivete nei commenti il suo presunto nome.
E il comportamento di Piper?




-Alla prossima❤️

RUNNERDove le storie prendono vita. Scoprilo ora