Una volta sveglia Piper si rese conto che era tardo pomeriggio. Sì rigiro nuda tra le lenzuola calde e confortanti, scoprendo con amarezza che il posto al suo fianco era vuoto. Immaginava che Fenrir non si sarebbe fatto trovare lì, una volta sveglia.
Era proprio da lui.
Poi cominciò a pensare.
La notte precedente era sta..wow.
I suoi baci, le sue carezze, tutto l'aveva letteralmente fatta impazzire ed eccitare. Non immaginava che il sesso fosse così...emozionante.Quando all'inizio le avevano parlato del legame indistruttibile e indissolubile che c'è tra compagni, non lo comprendeva . Credeva che fosse solo un modo per convincere le donne "rapite" come lei ad accettare le avance di quegli strani uomini che mutavano in lupo.
Ma si era appena resa conti di aver sbagliato di grosso.
Quella notte l'aveva percepito, il legame che la legava al suo uomo. Lo sentiva scorrerle tra le vene, lo percepiva nel suo respiro. Qualcosa impossibile da descrivere ma così forte da travolgerla.
E quando si era unita a lui, lo aveva fatto in tutti sensi. Quella notte erano diventati un'anima e un corpo solo.
Poi si toccò il collo, sfiorando con le dita delicatamente il punto in cui l'aveva morsa. Il marchio.
Si alzò di scatto correndo in bagno. Fremeva dalla voglia di ammirare allo specchio quel marchio.
Quando vide il suo riflesso nudo allo specchio, sorrise. Tutto di lei diceva che aveva passato una notte selvaggia con quell'uomo. Il marchio rossiccio nel punto d'incontro tra il collo e la spalla spiccava, ma erano presenti anche altri piccoli lividi sulle sue braccia.
L'aveva avvertita che non sarebbe stato gentile.
Sorrise. Ormai si era innamorata di quell'uomo che fino al mese prima, detestava.
Voleva vederlo, in quel momento. Si sentì strana nel provare quella sensazione forte e irrefrenabile. Fremeva, voleva stare con lui.
Si avvolse il piumone addosso e indosso solo un paio di calzini per non congelare. Voleva fare ancora l'amore con lui e presentarsi completamente nuda, lo avrebbe fatto impazzire.
Ci avrebbe scommesso.
Sapeva già dove doveva dirigersi. Nel suo enorme ufficio, che fungeva anche da libreria. Piper amava quel posto e aveva notato che l'Alpha spendeva la maggior parte del suo tempo lì.
Con il lenzuolo ad avvolgerle il corpo, si diresse lentamente verso il suo ufficio.
Il collo cominciò a pizzicarle all'improvviso, il marchio pulsava in modo violento ma Piper non ne conosceva la ragione.
Entrò distrattamente nell'enorme libreria focalizzandosi solo sul fastidio dolore e non si accorse che nella stanza erano presenti altre persone.
Yordan, Mason, l'Alpha e una donna si girarono verso di lei.
"Piper?" la richiamò l'Alpha. Vicino a lui, con le mani poggiate al suo petto c'era una donna, la bellissima e sensuale strega che l'Alpha aveva incontrato tempo prima. Colei che gli aveva rivelato la vera identità di Piper.
Colei che era venuta a riscattare la sua ricompensa.
Piper lì intercettò subito e una rabbia ceca s'impossessò di lei.
"Chi è..quella?" ringhiò.
Poi tutti si accorsero delle condizioni di Piper. Aveva un lenzuolo a coprirle il corpo nudo ed era esposta a due uomini.
"Giratevi cazzo e tu che cazzo ti sei messa?" l'Alpha ordinò al beta e al gamma di voltarsi e i due gli obbedirono.
"Cristo sei nuda"ringhiò. Ma non seppe se fosse più eccitato o incazzato.

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RUNNER
Lobisomem"Corri, prima che ti prendano" era una delle frasi che Piper aveva sentito spesso nel suo villaggio. Qualcosa di mostruoso si nascondeva nel bosco, ma la ragazza preferiva credere che fossero favole della buona notte raccontate ai bambini del suo vi...