PIPER
Il Dott.Emer mi aveva assicurato più volte che Francis si sarebbe ripreso, che erano cose che capitavano spesso lì e tutti ne uscivano illesi. Diceva che il "veleno di lupo" faceva magie e che con una piccola iniezione, mio fratello si sarebbe svegliato senza problemi. Aveva anche aggiunto, per tranquillizzarmi, che questo veleno lo aveva usato anche con me quando la moto mi era caduta sulla coscia.
Ma era da tutta la notte che rimanevo vigile al suo fianco e Francis non accennava il minimo movimento. Il suo corpo sembrava senza vita ed ero sicura fosse vivo solo grazie al leggero e quasi impercettibile movimento del petto.
Ero stanca e debole. Non dormivo da quasi due giorni e non avevo nemmeno mangiato, ma da quando la mia famiglia era arrivata, mi si era chiuso lo stomaco.
Per quanto riguarda la mia famiglia, non avevo avuto ancora l'occasione di abbracciarli e ne avevo una voglia matta. Avevo voglia di sentire la risata cristallina di mia sorella Grace, o le battute fuori luogo di Francis. Dei consigli confortanti di papà e dell'irascibilità di mio fratello.
Forse quest'ultima era quella che mi mancava di meno.Fenrir invece aveva provato a parlarmi più volte ma lo avevo ignorato. Non potevo ancora credere che fosse così stronzo da invitare la mia famiglia qui. Voleva farmi capire che lui non scherzava quando diceva che avrebbe fatto del male alla mia famiglia? Bene, ci stava riuscendo. Ormai l'idea di abbandonarlo all'altare o di abbandonare questo posto non mi aveva più sfiorato. Lui mi avrebbe sempre ripresa e se l'avessi fatto di nuovo, non sarei stata l'unica a pagare le conseguenze.
Scossi velocemente la testa per allontanare quei orribili pensieri e mi concentrai su mio fratello. Poggiai la testa sulle ginocchia e mi abbracciai le gambe.
"Andrà tutto bene Francis,te lo prometto" inconsciamente portai una mano tra i suoi capelli e lo accarezzai delicatamente.
I sensi di colpa mi attanagliarono lo stomaco e il petto, facendomi quasi mancare l'aria.
Se solo non mi fossi inimicata Regina, se solo il nome di mia sorella non fosse stato messo in quella dannata pentola per pura ripicca, non saremmo stati qui.
Magari starei vedendo vecchi film come Harry Potter sul televisore con Grace oppure lunghe chiacchierate con le mie amiche. Il mio cuore e la mia mente ritornarono al giorno in cui mia sorella mi fece scoprire Harry Potter. Fui così colpita dalla trama, che la costrinsi a vedere l'intera saga per tutta la notte.Vorrei ritornare a quei momenti di spensieratezza, ma pensare al passato non fa altro che peggiorare il presente. Avrei dovuto smetterla di rimuginare su quelle cose e affrontare il presente, pensai.
La mia vita era stata stravolta nel giro di pochi giorni, da persone che si trasformavano in lupi.Un rumore sordo mi fece saltare sulla sedia e mi misi in allerta. Attizzai le orecchie e subito dopo arrivò un altro colpo.
Aprii la porta e feci spuntare fuori la testa per controllare che tutto fosse apposto. Un altro colpo. Girai di scatto la testa per guardarmi intorno, ma la casa era immersa nel buio ed era davvero difficile vedere. Mi allontanai dalla camera di mio fratello a passo felpato e mi bloccai con il fiato in gola quando udii un colpo ancora più forte. Un grugnito e qualche parolaccia soffocata.
Il primo pensiero fu quello di girare i tacchi e chiamare qualcuno per controllare, ma la curiosità ebbe la meglio su di me e seguii i forti colpi che si ripetevano ritmicamente .
"Cazzo" ringhiò qualcuno e non potei non riconoscere la sua voce.
Mi aggrappai al muro per aiutarmi a camminare in quel lungo corridoio buio e da lontano intravidi uno spiraglio di luce che filtrava da sotto una porta chiusa.
Cosa ci faceva Fenrir sveglio a quell'ora?
Non che la cosa potesse importarmi. "Fanculo" ringhiò ancora più forte e colpì così forte qualcosa che bloccai il passo.
Udii un tonfo e dei pezzi di acciaio rimbalzare sul pavimento.
Rimasi lì in silenzio con il fiato sospeso, per ascoltare altri rumori. Sentii di nuovo le catene muoversi e poi i colpi ricominciarono.
Guardai indecisa la maniglia, indecisa sul da farsi. "Entra" mi ordinò lui con voce bassa e profonda. Cazzo,pensai, mi ha beccato con le mani nel sacco.
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RUNNER
Werewolf"Corri, prima che ti prendano" era una delle frasi che Piper aveva sentito spesso nel suo villaggio. Qualcosa di mostruoso si nascondeva nel bosco, ma la ragazza preferiva credere che fossero favole della buona notte raccontate ai bambini del suo vi...