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"Come ti permetti di venire qui?" Piper era livida di rabbia.

"Non parlarle così, è tua madre" l'uomo che era stato accanto alla madre per tutto il tempo, parlò per la prima volta.
Piper stava per rispondergli per le rime, ma a precederla fu l'Alpha.

"Non parlarle tu così, ricordati chi sei e chi è lei" lo ammonì.

Detestava che qualcuno potesse rivolgersi alla sua compagna in quel modo. Anche se era il compagno della madre, non aveva nessun diritto di parlarle in quel modo.
"Piper tua madre non ha mai smesso di parlarmi di te e dei tuoi fratelli" Jason Blindel si corresse, tentando di rimanere calmo.

"Oh davvero? E di papà te ne ha mai parlato? Mio padre si è spaccato la schiena per diciotto anni per mantenere quattro figli e ogni giorno si è svegliato solo, con il pensiero che tu potessi stare male. Mentre eri qui, a divertirti con un altro uomo" il respiro di Piper cominciò lentamente ad accelerare mentre i suoi occhi si scurirono visibilmente. "Non ci posso credere" rise amaramente la ragazza.
"Non dire stupidaggini! Io amavo George" Margaret era sul punto di piangere, mentre la rabbia di Piper aumentava.
"Be si vede che non ci hai messo molto a rimpiazzarlo,mentre papà non ha mai neanche solo immaginato di avere un'altra persona al suo fianco, che non fossi tu"sputò  velenosamente la ragazza.

"Non ti agitare" l'Alpha si ritrovò a pensare che non aveva mai consolato veramente qualcuno. Con Piper era successo due volte in una sola giornata.
Le parole affievolirono l'ira della ragazza dai capelli biondi, ma non durò molto.
"Non dire così! Non sai cos'ho passato. Ero disperata, volevo i miei figli e mio marito indietro, ma non potevo tornare a casa. Avevo perso ogni speranza quando ho conosciuto Jason. Mi ha aiutato quando ero a pezzi.."
"Hai avuto altri figli?" ringhiò Piper. Il lampadario cominciò a tremare e l'Alpha se ne accorse. "Io.." la donna spiazzata dalla domanda, tentennò e il marito andò in suo soccorso.
"Sì, due" rispose fiero. Ma non avrebbe potuto rispondere in modo peggiore.

"Bene, allora credo che l'unica cosa in cui ti abbia aiutato è stata quella di metterti il cazzo in bocca"sputò con cattiveria e non se ne pentì. Anche l'Alpha rimase a bocca aperte a quelle parole, ma un po' lo divertì. Non si aspettava che Piper spiattellasse la verità in faccia a sua madre, in quel modo.
"Fuori da qui, subito!" tuonò e il lampadario e alcuni vasi attorno a loro cominciarono a tremare.

L'Alpha ricollegò subito lo strano fenomeno con il comportamento anomalo della sua compagna e tentò di fermarla, prima che potesse succedere qualcosa.
"Non ti agitare, adesso andranno via" l'uomo con tono basso riuscì a tranquillizzarla. Piper stava passando un brutto periodo e in un certo senso, Fenrir si sentì responsabile. Della morte del fratello, della madre e di come la Dea Luna la stesse manipolando per i suoi piani.
Era forte, pensò.
"Cosa succede?" il padre di Piper, George Young, era in cima alle scale e il viso segnato dal pianto e dalla stanchezza, resero Piper più incazzata.

Un uomo distrutto, che non sapeva ancora che un'altra delusione, lo stava aspettando proprio davanti la porta.

"M-Margaret?" non ci volle molto tempo,prima che George riconoscesse quegli occhi che non aveva mai dimenticato. Quegli occhi di cui si era innamorato venticinque anni prima e che aveva sognato per diciotto anni.
"Ciao George" a Margaret le tremò la voce. Era imbarazzata e mortificata. Guardando quel volto così familiare, ma invecchiato, la fece ritornare indietro nel tempo. A quando aveva appena vent'anni ed era da poco sposata.
Mentre ora era lì, con un altro uomo.
"Io credevo..credevo tu fossi morta" l'uomo era senza parole e i suoi si inumidirono ancora una volta, ma erano lacrime di gioia.
Nel giro di qualche secondo il padre scoppiò a piangere e Piper si sentì morire. L'Alpha osservò la scena e quasi provò pena per quell'uomo.
Piangere per una donna, è già abbastanza umiliante. Ma farlo per una che si è sposata dopo nemmeno due mesi di lontananza dalla propria famiglia, è deprimente, pensò l'uomo.

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