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Il "Pars Notam" era una festa che veniva celebrata ogni anno il primo di gennaio ed era considerata sacra. "Pars Notam" tradotto dal latino significa marchio, il marchio che gli uomini o le donne possono donare al proprio compagno.
Quella che era ormai diventata una "tradizione", era attesa con ansia da tutti.

La festa rispecchiava parecchio il carattere di quel popolo, rozzo e a sfondo erotico. Infatti molto spesso le più strane fantasie venivano realizzate da quelle che erano le prede, cioè coloro che erano state catturate nel bosco il giorno precedente.
Le prede si disponevano su di una pedana con vesti bianche o rosse, in base alla propria verginità,ed erano scelte da uno o più persone per realizzare le loro fantasie. La cosa si faceva più interessante se qualcuno durante la festa riconosceva tra le prede la propria/il proprio compagna/o.

Quella sera sarebbe stata Kayla a preparare le prede.Da quando Kayla le aveva detto quelle cose nella stanza, Piper era tormentata da domande che le frullavano in testa. Si chiedeva in continuazione che razza di posto fosse e che strane feste celebrassero.
Ma quello che la turbava di più era la scelta dell'abito.

Da come ne parlava Kayla, nessuno dei due vestiti l'avrebbe tenuta al sicuro dagli occhi di quegli uomini. Allora qual era il male minore?
Il vestito bianco, avrebbe attirato l'attenzione di tutti in quanto le prede vergini erano le preferite. Ma il vestito rosso?
Kayla le aveva consigliato di indossare quello, in quanto sarebbe passata in osservata,ma se qualcuno l'avesse riconosciuta come compagna, avrebbe visto le pene dell'inferno. Cosa significava compagna? si domando più volte.

Per gli uomini lupo, la propria donna, la propria compagna, doveva essere sacra e intoccabile. Un solo sguardo in più sulla loro compagna e avrebbero potuto far uscire la rabbia del lupo, solo per un misero sguardo. Erano irrascibili, violenti e possessivi.
Ma questo Piper, non lo sapeva.

Quella sera tutti i lupi si sistemarono sui tavoli, che erano serviti da cameriere che riempivano in continuazione i loro piatti e i loro bicchieri. L'Alpha era seduto su un tavolo posto più in alto degli altri, quasi come se avesse un significato allegorico. Era il più forte tra i lupi, era il capo branco e ,secondo la gerarchia mannara, gli spettava il posto più in alto.
Egli osservava in silenzio tutto il suo popolo, passando lo sguardo da persona in persona, osservando il loro modo di comportarsi. Studiava con attenzione la situazione e si sentì soddisfatto nel sapere che il suo popolo era in festa.

D'altra parte i suoi pensieri erano occupati principalmente dalla ragazza dagli occhi da cerbiatto, che lo tormentavano. Era irritante certo, pensava solo a modi alternativi per zittirla, ma la sua pelle e il suo profumo, lo mandavano fuori di testa. Cosa che un Alpha della sua portata non poteva permettersi. E più andava avanti, più avvertiva un forte mal di testa che placava con un sorso di wisky.

Ma i suoi pensieri furono interrotti dall'apertura della porta della sala grande che si apriva. In quel momento tutto il baccano cessò e gli unici rumori udibili furono le scarpe delle ragazze appena entrate.I suoi occhi balzarono immediatamente sulle dieci figure,ma solo una aveva un profumo inebriante.
Piper.

Appena gli occhi dell'Alpha si poggiarono su di lei, sentì la rabbia montargli dentro. Il suo lupo scalpitava e tentava in tutti i modi di uscire, ma lui desisteva. Sembrava che la ragazza avesse la capacità di farlo innervosire senza aprire bocca.
Lei era lì, con la sua solita espressione seria e nel suo vestito rosso, che si torturava le mani.
In preda al panico, pensò l'uomo.
Ma ciò che gli faceva rabbia è che lui non sarebbe stato il primo a possederla e questo lo fece incazzare di brutto.

Strinse i pugni e con sguardo duro osservò Piper guardarsi intorno, disorientata.
L'Alpha sentiva Fenrir cercare di sorpassare quel muro che l'uomo era riuscito a creare fra la sua parte umana e quella animale, ma sapeva bene che a breve quel muro avrebbe ceduto.
"Buonasera"una voce femminile che L'Alpha conosceva bene, riecheggiò nella grande sala.
Kayla era davanti al tutto il popolo con un finto sorriso smagliante.
"Vi presento le nostre nuove reclute, colore che da oggi in poi faranno parte del nostro branco"

Oltre ad essere una festa, il Par Notam era anche una sorta di rito d'iniziazione, in quanto le nuove reclute venivano presentate al popolo ed integrate in esso. "Quando pronuncerò il vostro nome fate un passo avanti e camminate lungo questa pedana" sussurrò Kayla, rivolgendosi direttamente alle reclute.
L'Alpha si accarezzò il mento, curioso di conoscere il nome della sua piccola compagna.
Si, perché lei era sua.

"Alexandra Feril" la ragazza dai capelli biondi fece un passo in avanti e, accompagnata dalla musica in sottofondo suonata da alcuni musicisti, camminò lungo la pedana. Questa pedana era posta al centro della sala, così che tutti potessero ammirare le ragazze.

Piper guardava la scena disgustata, sentiva gli sguardi maliziosi degli uomini addosso ed era una sensazione raccapricciante. Si sentì male quando alcuni uomini commentarono ad alta voce il seno di Alexandra, senza vergogna. La ragazza chinò la testa, incassando quegli insulti volgari che le erano stati rivolti.
Una volta tornata indietro, Alexandra si riposizionò al suo posto iniziale e Kayla chiamò altri nomi.

Piper non riusciva a credere a ciò che le succedeva attorno, sembravano dei bruti del Medioevo. Degli uomini senza pudore, che magari stupravano le ragazze e le picchiavano.
Si domandava in continuazione se fosse quello il posto di cui tutti nella sua cittá parlavano, quel posto idilliaco che era visto come il nuovo inizio della società.

"Regina Julia Endgar"pronunciò Kayla. Regina con timore eseguì i gesti delle altre ragazze ma una voce profonda la fece bloccare di colpo.
"Mia" qualcuno ringhiò. La ragazza si bloccò all'istante e cercò con insistenza l'uomo che aveva pronunciato quella parola.
Il suo sguardo si posò sull'uomo seduto al fianco dell'Alpha. Era il suo secondo in comando, Yordan, che era riuscito finalmente a trovare quella ragazza che aveva incontrato nel bosco.
Era sua e la voleva all'istante.

Dal canto suo, Regina era rimasta immobile, indecisa su cosa fare. Guardò Kayla come a chiedere aiuto con lo sguardo e lei con la mano, le consigliò di raggiungerlo. Regina, titubante, si avvicinò vicino al ragazzo che la guardava sognante.
"Con permesso mio Alph-"chiese Yordan ma fu subito interrotto dalla voce profonda dell'uomo. "Va Yordan, fai il tuo dovere di compagno" gli consigliò l'uomo sentendo il bisogno di lasciare al suo secondo in comando qualche ora per conoscere, e perché no,per marchiare la sua donna. Yordan chinò la testa e senza aspettare altro, trascinò via Regina.

Solo in quel momento, Piper si accorse della presenza dell'Alpha in quella sala. E non riusciva a staccargli gli occhi di dosso, come d'altronde anche egli non ci riusciva.
I due si guardarono intensamente negli occhi ed entrambi avvertirono scosse per tutto il corpo. "Piper Young" pronunciò Kayla e l'Alpha riuscì a captare fastidio in quelle parole."Piper"bisbigliò Victoria al suo fianco. La ragazza sbatté gli occhi disorientata e la guardò. "Ti hanno chiamato"le sussurrò ancora Victoria.

Piper prese un bel respiro e salì sulla pedana, cominciando a camminare lentamente su di essa. Sentiva lo sguardo di tutte quelle persone bruciarle addosso e, senza volerlo, le sue guance si tinsero di un leggero rossore, chiaro segno di disagio e d'imbarazzo. Lei era alla loro mercé, mezza nuda e indifesa.
"Ei bellezza, dopo verrai a giocare sulla mia giostra!"esclamò un ragazzo tra la folla, facendo ridere tutti.

Piper sentì come un vuoto nel petto. La sua dignità le stava venendo portata via man mano che passava il tempo in quel posto e fece appello a tutta la sua buona volontà per non urlagli insulti contro. Contò fino a dieci e riuscì a calmarsi, ma subito un'altro commento arrivò tra gli uomini seduti tra i banchi.
"Chi sa se quella pelle candida diventa subita rossa dopo un paio di schiaffi"commentò un'altro ragazzo.
La ragazza tentò di calmarsi di nuovo.
Ma si sa, Piper Young rimane Piper Young.
"Chi sa se scuotendo la vostra testa riuscissi a trovare un cervello!"urlò incazzata, rivolgendosi a due.

I due si alzarono ringhiando e così fecero tutti.
Si era appena cacciata in un bel guaio.

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