Come un'attrice

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L'incontro avuto con la singora Pilati mi ha sconvolta, inutile negarlo. Ho visto nei suoi occhi il fuoco della gelosia, e quello si sa può far fare cose assurde. e se avessimo sbagliato tutto? e se per concentrarmi sul padre del bambino collegandolo all'omicidio avessi lasciato da parte il vero colpevole. Tutti mi ripetono dall'inizio di questa storia che non per forza la paternità deve essere collegata all'omicida.. e se la gelosia per il marito avesse spinto la singora a fare una pazzia? non so se faccio bene a pensare questo.. non so se è giusta questa osservazione.. ma è comunque un'ipotesi.. è comunque un sospetto e ho promesso a Sergio di non lasciarlo all'oscuro dei miei pensieri fossero anche solo dei miei pensieri.

Cosi lo chiamo e gli chiedo di raggiungermi a casa dove mi sto preparando per l'ennesima recita a casa di Pilati. Arriva dopo circa una decina di minuti. Lo invito a sedersi e gli parlo delle mie ipotesi.

"Alice potresti aver ragione. Abbiamo appurato che Pilati aveva una relazione con Lucia, relazione che li ha portati addirittura ad avere un figlio insieme. La moglie sa della tua vicinanza a Pilati. Questo è il vero problema Alice. Perché adesso sei tu ad essere nel mirino se lui è innocente. Devi stare attenta ora più che mai.. a lui e ora anche alla moglie. Non possiamo sapere chi è stato e cosa potrebbe ancora passargli per la testa"

"Stasera andrò a casa sua e non so proprio come comportarmi. vorrei non andare. Ma come faccio che gli dico.."

"Qualsiasi dubbio qualsiasi cosa ti faccia sentire in pericolo sul numero 1 c'è il mio numero.. lo so aono ripetitivo ma è importante clicca li e fa partire la chiamata. Sarò li in poco tempo. Alice mi raccomando."

"Grazie..."

Arrivo a casa di Pilati alle 20 e 30  circa mi accoglie con un sorriso... sembra sinceramente contento di avermi qui... io no...per niente...

"Mio Dio Alice sei incantevole... sei bellissima"

Iniziamo male. Quanto avrei pagato per sentirmelo dire dal mio CC quando sembrava non interessarsi a me... quando aveva occhi solo per le altre( per l'altra la famigerata ape regina) un complimento è sempre ben accetto, un complimento fa sempre piacere... Non è così... A me stasera questo complimento fa schifo... A me stasera questo complimento spaventa.
Si avvicina a me e mi aiuta a togliermi la giacca. La sua mano mi sfiora..e io tremo.. Ma non di piacere.
Ma adesso basta fare la sciocca sentimentale . Stasera sono semplicemente un'attrice. E come attrice devo fingere bene e farlo avvicinare a me... ovvio fino ad un certo punto...
Andiamo verso il tavolo. Un tavolo perfettamente apparecchiato con una meravigliosa rosa rossa al mio posto. Si vede proprio che ci sa fare..

"Vieni siediti. Stasera ha cucinato Gina è la signora che ci aiuta con la casa da anni ormai. Ha fatto un ottimo primo spaghetti  con le cozze e poi della frittura appena pescata."

Beh perlomeno si mangia bene! Diciamo che la serata potrebbe risultare piacevole almeno sul cibo!
Iniziamo a mangiare e parliamo di lavoro dei miei studi fino ad ora, dove risparmio ovviamente parti riguardanti la mia vita sentimentale.
A cena finita dopo aver mangiato un ottima torta alla crema chantilly preparata dalla signora Gina ci spostiamo in soggiorno dove versa degli alcolici di cui mi guardo bene dal non abusare.
Ad un tratto si avvicina a me è prende la mia mano.. o mamma... e ora? Sta lontano pezzo di merda perché posso diventare molto manesca... mantieni la distanza di sicurezza... Ma purtroppo i miei pensieri non lo spostano di un centimetro...

"Alice" la sua voce è bassa, roca e seducente
" inutile stare a tergiversare e a raccontarci inutili bugie.. tu mi piaci. Mi sei piaciuta subito da quando hai messo piede nel mio istituto. Ho notato subito il tuo viso pulito, e soprattutto una cosa mi ha colpito di te sai.. io per le altre ero un trofeo. Volevano conquistarmi solo per avere dei favori. Tu no. Tu non mi vuoi conquistare "
Ecco almeno una cosa giusta l'ha detta io non tu voglio conquistare perché non ti voglio

"tu l'hai fatto semplicemente essendo te stessa. Tu sei speciale per questo. Perché per te io sono Andrea e non il direttore del tuo istituto. E grazie per questo davvero"

"E tua moglie?"

"Mia moglie non mi ama più da anni. Così come io non amo più lei. Ho avuto un numero indefinito di amanti.. Ma poche forse una sola hanno contato qualcosa per me. Tutte volevano i miei soldi. Nemmeno una voleva me."

Beh con una c'hai anche fatto un figlio... chissà se lo sa...chissà se anche con lui ha usato lo stesso ricatto... chissà...
Si avvicina a me accarezzandomi con una mano la guancia...e sussurra avvicinando sempre di più le sue labbra alle mie

"Mi piaci Alice.. mi piaci da morire"

E le sfiora.. sfiora le mie labbra con le sue...

"No... No ti prego no"

"Che succede Alice? Eppure mi sembrava che anche tu volevi quello che volevo io.. insomma che ti prende?"

Non so come ma sono riuscita a parlare... tra il tremore del mio corpo e la testa che ancora una volta inizia a girare

"Io... È un momento molto complicato della mia vita.."

Che mi invento adesso?

"Ho appena chiuso una storia molto importante per me la storia più importante della mia vita. L'unico amore che abbia mai avuto. E...scusami... Ma io non me la sento... Non ci riesco"

"Calmati pero stai tremando. Vuoi dell'acqua? Alice devi stare tranquilla io non ti farò pressioni ti aspetterò"

Ecco ora mi sento in colpa anche con lui.. sempre a pensare agli altri ma a me? A me chi ci pensa?

"Scusami vorrei tornare a casa..."

"Vabbene.. vabbene Alice ok sta tranquilla"

Mi abbraccia con affetto e lo sento sincero. Forse davvero si è affezionato a me.. Alice piantala di vedere il buono in tutti ti ricordo che potrebbe essere l'assassino.
Prendo la macchina ma non torno a casa non ancora. Ho bisogno di sfogarmi e c'è solo una persona con cui posso farlo.

Scendo dalla macchina che ho parcheggiato davanti all'hotel di Sergio. E mettendo la mano nella tasca del cappotto mi accorgo che c'e un biglietto. Lo apro.

349.....554
Ti lascio un mio contatto privato. Qui potremmo sentirci senza problemi.

Un bacio

Un biglietto. Un numero di telefono sconosciuto. E un'altra indagine da cominciare. Ma stavolta mi dovrò far aiutare e penso di sapere già da chi. Intanto andrò da Sergio ho bisogno di un amico. Ho bisogno di sfogarmi e di poter parlare con qualcuno che stimo. Poi gliene parlerò e troveremo una soluzione.

Entro nell'albergo e busso alla porta di Sergio. Speriamo non dorma di già.

"Alice ma che ci fai qua sono el 22"

Non dico nente entro e lo abbraccio... semplicemente...
***
È sconvolta. È entrata in camera senza spiccicare parola. Ha gli occhi gonfi di pianto. E anche fisicamente non la vedo molto in forma

"Che è successo? Alice perché stai così che ti prende?"

"Non ce la faccio più. Si è avvicinato di nuovo... ha tentato di baciarmi.. mi ha toccata... io sento ancora le sue mani.. la sua bocca... non ce la faccio più Sergio..."

Mi abbraccia di nuovo. Siamo vicini.. tanto; troppo. Sto cercando di essere un buon amico per lei e per Claudio ma purtroppo in alcuni momenti, come questo, non sono più solo un amico...sono un uomo... un uomo che l'ha desiderata ... amata e voluta..e che anche se sa che non dovrebbe volerla più ogni volta che siamo così vicini mi sento irremidiabilmente attratto da lei...
Le nostre bocche si cercano si trovano... un quasi bacio che però viene fortunatamente interrotto da lei

"Sergio no... Ma che fai..."

Mi alzo di scatto come svegliatomi da uno stato di trance..

"Scusa non dovevo venire scusa..."

Prende la sua borsa e va via.. e io rimango qua solo..a pensare... a cercare una soluzione a questo mio stato d'animo anche se so che la soluzione è una sola e che per quanto sarà difficile sarà l'unica possibile.

L'Allieva...Fidati Di Me (#Wattys2019)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora