Claudio è strano.
Appena uscito dall'ufficio di Giorgio era emozionato, felice, voleva parlarmi di quello che aveva saputo, i suoi occhi brillavano. Si sono spenti nel momento in cui ha sentito le parole di quelle ragazze, io l'ho capito, lo conosco e l'ho capito subito. Ma lui non ne parla. Come al solito , sbagliando, quando ha un problema o qualcosa che gli fa male si chiude in se stesso. E oggi si è chiuso. A pranzo non ha aperto bocca sull'argomento abbiamo parlato di altro ha cercato di non farmi pesare il suo stato d'animo, ma non abbiamo minimamente parlato di quello che lo affligge. La mia giornata lavorativa è poi continuata e la sua a casa anche fino a quando la sera sono tornata a casa e l'ho ritrovato nervoso intento a scrivere al suo pc.
***
Alice mi conosce fin troppo e ha capito. Ha capito che qualcosa non va. L'ha capito dai miei occhi e dal mio nervosismo anche se sto cercando in tutti i modi di tenerlo dentro.
Non riesco a scrivere niente. Le parole per il discorso di domani non vengono fuori. È come se fossi bloccato. Sono bloccato. Le parole sentite oggi hanno solo confermato quello che pensavo, niente sarà più come prima. Non è stato quello che ho sentito su di me. Si quello può avermi dato fastidi o ma quello che più di tutto mi ha fatto soffrire sono state le parole su Alice.
Alice è tornata da lavoro alla solita ora insieme a Giulia e Leo che è andata a prendere dalla babysitter.
Continua a chiedermi che succede perché sono così nervoso ma non ho intenzione di angosciarla con i miei problemi ne ha già avuti troppi a causa mia e non voglio aggiungere altri pesi.
Purtroppo però nonostante lo sforzo poi all'improvviso tutto viene fuori. È inutile nascondersi se si sta male poi il malessere in un modo o nell'altro esce. E a me è uscito nel modo più sbagliato, e con la persona sbagliata.
Ero in soggiorno intento a tentare di buttar giù due parole da dire domani quando Giulia è entrata saltellando verso di me."Papiiii taoooo!"
Smetto di scrivere. E la saluto prendendola sulle mie gambe.
"Papinooo fazziamo il puzzle?"
"Amore adesso non posso. Sto lavorando. Fallo con la mamma dai"
"Ma io voglio te! Dai papo! Dai dai dai! Veni!"
"Giulia non posso fa la brava dai vai"
"Uffa! Io voglio papi"
È lì che mi sfogo proprio con lei. La persona più importante della mia vita. Che non ha colpe se non quella di voler suo padre vicino. Giocare con lui. Per la prima volta alzo la voce.
"Giulia ho detto di No! Vabbene!? devo lavorare! Forza adesso va di la e finiscila!"
Come ho potuto. Come ho potuto deluderla così. Alice sentendomi dalla cucina viene verso di me. Prende il braccio Giulia che con gli occhi pieni di lacrime mi guarda incredula.
Anche Alice mi guarda senza dirmi una parola. E a volte il silenzio è peggio... A volte un insulto fa meno male.
Un mostro. Così mi sento."Andiamo Giulia. Lo facciamo insieme il puzzle. Papà stasera è meglio che rimane solo"
E esce dalla stanza guardandomi con delusione.
Perché sono così stronzo?
****
Non l'avevo mai visto rivolgersi così a Giulia. Non è da lui alzare la voce in quel modo. E verso sua figlia poi.
Avevo capito che ci fosse qualcosa che lo angustiava ma non pensavo fosse così "grave" da farlo rivolgere così verso sua figlia.
Giulia c'è rimasta male. Non si aspettava una risposta del genere esattamente come non me l'aspettavo io e come, vedendo i suoi occhi pieni di sorpresa verso se stesso, non si aspettava nemmeno lui. Lascio Giulia a vedere i cartoni con Leo e vado in salotto intenta a farmi spiegare per filo e per segno cosa gli sta succedendo. Anche se dovessi stare qui tutta la sera lo farò parlare.
Lo trovo vicino al pc col la testa tra le mani. Appena sente i miei passi alza lo sguardo."Giulia?"
"Sta di la a vedere i cartoni. Claudio mi spieghi che hai?"
"Niente sono... Sono nervoso."
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L'Allieva...Fidati Di Me (#Wattys2019)
FanficClaudio e Alice finalmente moglie e marito sono pronti a godersi la loro felicità. Ma qualcosa rischia di cambiare per sempre la loro vita.