Mamme al quadrato

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Mai avrei pensato nella mia vita di assistere ad una scena del genere. Un tavolo di un ristorante e tre persone, io, Amanda e Martina. Martina, la mia bambina, da sempre iper protettiva e gelosissima di me, che udite udite sembra essere completamente conquistata dalla donna di suo padre. Una donna che non è sua madre, la prima, oltre ad Alice, ma ora lo so li era diverso. Io ero diverso.
Sembrano due amiche che si conoscono da sempre parlano di vestiti, di trucchi, addirittura di gossip, ci manca solo che cominciano a parlare delle avventure amorose di Martina allora penso proprio che mi toccherà lasciarle sole.
Che bello però. Avevo paura lo confesso. Avevo paura di vedere una Martina gelosa, avevo paura che facesse o dicesse qualcosa per allontanarmi da Amanda. Intendiamoci Martina è una brava ragazza mi ama e non farebbe mai niente per farmi del male ma si sa la gelosia di una figlia può creare non pochi problemi. E invece oggi qui sono io a sentirmi quasi di troppo.
Amanda va in bagno appena finita la cena e io e Martina rimasti soli possiamo confrontarci sulla serata
"Allora?" Domando quasi intimorito
"Allora che?" Sorride mi prende in giro
"Che ne pensi?"
"Che penso papà.... penso che finalmente hai trovato la persona giusta. È fantastica! Cioè è esplosiva! Simpatica! Poi molto semplice mi sembra di conoscerla da sempre!"
"Sono tanto felice che ti trovi bene con lei davvero. Per me il tuo pensiero e fondamentale e sapere che approvi.. per me è importantissimo davvero."
"Bene hai la mia approvazione papi. Ma sappi una cosa"
"Cosa?"
"Se te la fai scappare... se la fai soffrire...te la vedrai con me."
"Sarà ragazzina calma eh! Già ti metti contro tuo padre ahahhaha. Spietata propri o"
"Ti voglio tanto bene papi. È sono felice che sei felice."
"Anche io ti voglio bene amore mio e sono fiero di te."
Già sono fiero di te amore. Quella bambina che sta diventando una donna meravigliosa.

***
1 MESE dopo
Questo secondo mese di gravidanza è stato molto impegnativo. Per Giulia avevo avuto qualche svenimento ma era dovuto soprattutto al momento non facile della mia vita mentre per Leo i problemi sono stati pressappoco inesistenti. Per questa terza gravidanza sto avendo tutto quello che non avevo avuto in passato. Nausea a non finire, nervosismo alle stelle, sbalzi di umore apocalittici che generano lacrime, urla e litigate per niente. Povero Claudio cosa deve sopportare. E lui... lui sopporta. È un uomo meraviglioso e mai come in questo periodo io e il mio stato di psicopatica lo stiamo mettendo alla prova. Lui c'è e mi aiuta e mi supporta oltre a sopportarmi. Con i bambini è qualcosa di meraviglioso. Lui non mi fa sentire minimamente la stanchezza se fosse per lui farebbe ogni cosa in casa e mi avrebbe già spedita in maternità ma non esiste io voglio lavorare almeno fino a che ce la farò.
Non lo abbiamo ancora detto a nessuno ma probabilmente questa domenica visto che verrà a passare qualche giorno con noi Luigi, reduce dalla fine della sua storia con Teresa per incompatibilità caratteriali, sarà la giusta occasione per invitare tutti a casa nostra per il pranzo e dare la lieta notizia.
"Allevi nel mio ufficio entro... 3 secondi"
La Wally.... che ho fatto?
"Buongiorno professoressa mi dica"
"Avrei un compito per lei Allevi. La vede quella cassa? Racchiude dei faldoni di importanti ricerche avvenute nel nostro istituto quando ancora le ricerche si scrivevano a mano... eh si Allevi quelli si che era allievi"
Che strano gioco di parole, che pronunciato da lei risulta inquietante
"Ebbene Allevi lei prenderà questa pesante cassa e aiuterà la sua Allieva la specializzanda Longhi che le dovrà  riportare in digitale, ossia riscrivere ogni parola di queste ricerche al pc. E lo farà in 5 giorni. Non uno di più non uno di meno"
Deve accorgersi dalla mia espressione che sono preoccupata. 5 giorni? Sono pochissimi Amanda non ci riuscirà mai e io ne pagherò le conseguenze come sempre in quanto sua "professoressa"
"Qualche problema Allevi?"
"No professoressa"
"Bene a lavoro forza"
Vaffanculo vaffanculo vaffanculoooo
Che poi pesa questa cazzo di scatola.... Ma lei non sa delle mie condizioni.
Chi lo sa è Claudio che incurante dello sguardo indiscreto di Lara, che non avrebbe ancora dovuto scoprire niente corre verso di me urlando come un pazzo
"Ma sei scema! Dammi qua! Ma senti come pesa sto coso Alice sei impazzita!"
"Claudio sono incinta non moribonda! La Boschi mi ha detto di prenderlo  io lo faccio è il mio lavoro!"
"La Boschi non sa un cazzo! E tu dovevi chiamarmi. Alla prossima ti spedisco a casa"
Si è davvero arrabbiato. Ha urlato come un pazzo e sbattendo la porta si è chiuso nello studio a fare rimbalzare quella pallina del demonio contro la porta
"Ho sentito bene?"
Ecco qua figuriamoci se Lara si faceva i cavolacci suoi
"Sei incinta Alice? Ho sentito bene?"
Tanto vale ammettere tanto ormai ha sentito
"Si... Ma ti prego Lara. Muta. Almeno fino a domenica quando ho intenzione di dare la notizia"
"Ahabhahahaha assurdo"
"Cosa? Che c'è non posso essere incinta? Ti assicuro che con mio marito ci diamo parecchio da fare sai?"
"No è assurdo che io e te ci diamo da fare sempre nello stesso periodo evidentemente"
Aspettate.... non può essere.... assurdo!!!
"No aspetta! Sei incinta anche te Lara????"
"Ebbene si! Ancora una volta i nostri piccolini nasceranno con poca distanza! Oh Alice sono così contenta!!!"
Ci abbracciamo
"Ascolta anche io avrei intenzione di dirlo a tutti domenica. Anche a Marco"
"Anche a Marco? Non lo sa?"
"Non lo sa non ancora."
"Impazzirà di felicità Lara. Come tutti noi. Sono davvero felicissima di intraprendere questa nuova avventura con te."
Ci abbracciamo in un abbraccio che solo noi sappiamo essere doppio.
***
L'ho trattata di merda. Me ne rendo conto. Ma ho paura. Ho paura che passa succedere qualcosa a lei e al bambino e io stavolta non lo permetterò,  devo proteggerli.
Lo so sono esagerato era solo una scatola ma era pesante e nelle sue condizioni è bene che non porti pesi. Ma resta il fatto che ho alzato la voce è non è bello...
Mi avvicino a lei dopo che ha finito di parlare con Lara. Che avranno sempre da confabulare ste due boh.
"Ehi"
Si volta. Bella.
"Ehi. Hai finito di sbraitare?"
"Scusa."
"Wow. Hai detto scusa?"
"So di aver esagerato ma non cambia che è quello che penso. Devi stare attenta Alice. E se ci sono dei pesi da portare chiama me. Ti prego."
"Sto bene Claudio... stiamo bene. Devi stare tranquillo. Faccio quello che posso fare non metterei mai a rischio nostro figlio. Io per prima ci tengo che vada tutto bene."
Decido di cambiare discorso. Abbiamo bisogno di staccare un po' dalle preoccupazioni
"Che dice Lara? State sempre a spettacolare eh"
Abbassa lo sguardo
"Che c'è? Qualcosa non va?
"Nono. Anzi... il contrario" sorride. Meglio così niente di negativo.
"In  realtà non dovrei dirlo a nessuno ma tu mica sei nessuno no? A te posso dirlo"

"Ahahhaha come ti rigiri la frittata tu nessuno. Ahahhaha dai spara sarò muto"
"È incinta"
"Ma davvero?? Di nuovo insieme hahaha no giuro che non c'è nessun accordo tra me e tuo fratello. Tutto naturale evidentemente è destino! Sono contento per loro. E anche per Amalia che avrà una sorellina..."
Mi avvicino a lei e la bacio
"Ti amo"
"Anche io"
***
La domenica arriva in un baleno. Siamo a casa nostra insieme a marco e Lara, nonna Amalia e Luigi. Sia io che Lara abbiamo pensato di dare la notizia non appena fosse finito il pranzo. Ebbene a pranzo finito arriva il nostro momento.
Stiamo per parlare quando qualcun altro prende inaspettatamente la parola... Marco.
"Dovrei... dovrei parlarvi. Ne approfitto oggi che siamo tutti qui insieme. Lara non ti ho detto niente perché volevo prima pensare tra me. Ok... non è facile ma... ho ricevuto un'offerta di lavoro"
Lara non parla come se avesse capito, proprio come l'ho capito io, che sta per scoppiare una bomba
"Si tratta di un reportage... in zone di guerra"
O Cristo...
"Me ne ha parlato Arthur Malcomess è la sua stessa agenzia. E per me sarebbe molto importante accettare"
Il silenzio è tombale. Lara non parla. Si volta e mi guarda come se stesse sognando. Poi come risvegliandosi da un sogno si alza come per andarsene
"Lara io... È il mio lavoro. Il mio sogno io... Io devo accettare."
"E Io?? Io e tua figlia ch ruolo abbiamo in questa tua vita sognata?"
"Voi siete la mia famiglia Lara. Questo è il mio lavoro"
"Un lavoro in cui rischi di essere ammazzato ogni minuto. Lasciando me Amalia e questo figlio che ancora nemmeno sai di avere senza un padre e un compagno. Sei un egoista di merda ecco cosa sei. Ma sai che ti dico va! Vai. Esaudisci i tuoi desideri sei libero. Ma sappi che io da oggi in poi non voglio più vederti nemmeno in fotografia"
"Lara siediti per favore. Parliamo."
"Parliamo? Si vabbene parliamo. Parliamo del fatto che oggi ero qui felice come una bambina! Che morivo dalla voglia di dirvi che sono incinta. Si Marco ora lo  so che per te non è che un altro ostacolo verso la felicità ma per me invece è questa la felicità ... te ne renderai conto quando sarà tardi...ora io me ne vado e vi prego tutti
.. Non mi seguite."
Si alza e se ne va. Vorrei andare da lei ma so che non vorrebbe l'ha detto esplicitamente...
Nel silenzio generale la voce di Claudio esplode come un boato
"ma che cazzo hai in testa Marco! hai una famiglia!e ti fai imbambolare da quello stronzo maledetto che continua a rovinare la vita degli altri anche da lontano "

L'Allieva...Fidati Di Me (#Wattys2019)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora