Non da sola

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Non riesco più ad avvicinarmi a lei. Non so che fare. Marco dice di aspettare che magari con il tempo riuscirà a riavvicinarsi di nuovo a me. Ma ho paura di non riuscire  a superare questa ennesima prova.
Ho provato a farlo stasera... con sicurezza, con delicatezza, io che delicato non lo sono stato mai,ma mi ha respinto di nuovo... mi ha respinto e poi è scappata in camera dove l'ho sentita singhiozzare una volta rimasta da sola....
Dopo una mezz'oretta decido di raggiungerla.
Mi fermo sull'uscio e la osservo dormire. Il suo è un sonno agitato.
Si gira e si rigira nel letto... Si lamenta. Mi stendo vicino a lei e la sento agitarsi ancora di più... ad un tratto urla e comincia  a piangere continuando a dormire... la abbraccio da dietro...

"Shhh. Va tutto bene sono qui... shhh"

E solo allora tra le mie braccia si calma.
***
Mi sveglio la mattina dopo avvolta da un calore che da tempo non sentivo più.
Mi volto e c'è lui. Lui che mi stringe nonostante tutto...nonostante la mia assurda caparbietà nell'allontanarlo... senza nemmeno sapere il perché.
Accarezzo il suo viso rilassato... scusa amore per tutto il  male che ti sto facendo ma credimi lo sto facendo anche a me.
Mi alzo preparo la colazione e la porto a letto per lui..

"Wow addirittura la colazione a letto. Cosa ho fatto per meritarmi questo!"

"Non ti ci abituare Conforti. Oggi sono magnanima"

"Grazie. Vieni siediti qui fammi compagnia"

Mi siedo e sto bene. Mi rilasso. Mi sento me stessa. Poi però basta una parola e il muro invisibile ridiventa visibile tra di noi

"Alice ieri sera quando sono venuto piangevi nel sonno... ti lamentavi... che succede piccola? Parlami"

"Non ne ho voglia Claudio ti prego"

"Alice non è normale questo atteggiamento. Anche il modo in cui mi respingi non va bene non è normale"

"È normale per me. Ora scusami ma devo uscire"

E me ne vado. Scappo di nuovo. È la cosa che mi riesce meglio ultimamente. Dove vado? Non lo so nemmeno io.

Ho passato la giornata con Silvia. Ho ripensato molto alla discussione di stamattina. Con Silvia non ne parlo forse è l'unica che riesce a capire che non ne voglio parlare. Ma mi rendo conto perfettamente da sola che  Claudio ha ragione, sto sbagliando. Sto sbagliando tutto.
Ma non riesco a comportarmi diversamente non ci riesco è come se una forza estranea mi allontanasse da lui. E mi fa paura questa cosa.
Sono le 21 quando mi reco a casa di Lara, sono venuta per riprendere Giulia dopo la giornata passata con i suoi zii  e la cuginetta.
Mi siedo sul divano aspettando che escano dal bagno. E penso.
Lara si avvicina a me.
Mi trova seduta sul divano pensierosa.
Mi sorride mentre mi osserva  girare e rigirare la fede tra le mani.

"Che succede?" Mi chiede.

Che bella domanda Lara... sarebbe bellissimo darti una risposta... E darla magari anche a me stessa...
Sono sfinita. I miei occhi si riempiono di lacrime mentre si avvicina a me è mi butto tra le sue braccia dicendo semplicemente

"Non lo so... Lara non lo so che mi succede"

***
"Allora va meglio? Ti sei calmata un po'?"

Sono realmente preoccupata per Alice. L'ho vista veramente disperata, fuori di se. Stringeva tra le sue mani la fede e la girava e rigirava... fino a che le ho chiesto che cosa avesse, che cosa le era successo perché fosse così disperata, e lei è scoppiata a piangere abbracciandomi come una bambina e dicendomi semplicemente non lo so..
C'era tutta la sua disperazione in quel non lo so. La disperazione di chi non riesce a capirsi... Ma io l'ho capita... ha bisogno di parlare, di sfogarsi con un'esterno, e in questo caso l'esterna sono io... le ho portato dell'acqua e sembra si stia calmando un pochino . Ma non voglio forzarla a parlare quando sarà pronta e se lo vorrà sarà lei a prendere l'iniziativa. Così semplicemente mi siedo vicino a lei.

"Si grazie tesoro. Va meglio"

Minuti di silenzio interminabili in cui lei singhiozza ancora ogni tanto per il troppo piangere.
Poi finalmente mi guarda, gli occhi le si riempiono ancora di lacrime... e parla tirando fuori tutto quello che la opprime.

"Non mi sento bene Lara."

"Cos'hai? Ti fa male la testa? Ti gira? Hai nausea? Alice il dottore ha detto di tenere d'occhio questi sintomi"

"No Lara aspetta fammi parlare. Fisicamente mi sto riprendendo piano piano. Non è fisicamente che sto male..."

***
Non so nemmeno io come spiegare a Lara come mi sento. Forse perché non riesco a spiegarlo nemmeno a me stessa. Ma so che ho bisogno di parlare, di sfogarmi e di aprirmi con qualcuno. E ad ora l'unica con cui posso e voglio farlo è lei.

"Già da quando ero in ospedale sento che in me c'è qualcosa che non va... riesco a stare bene con tutti, ad essere senza pensieri, a parlare persino... con chiunque tranne che con la persona che mi sta più vicino"

"Claudio?"

"Si... con lui ho messo un muro. Non riesco a guardarlo...ad aprirmi con lui... non riesco a farmi abbracciare a rifugiarsi tra le sue braccia Lara e per me quelle braccia erano un porto sicuro; ora no. Ora io sento come se quello non fosse più il mio posto. E non so perché sto così... E mi fa male stare così... faccio star male anche lui e non è giusto ma non so come uscirne da questa cosa."

Sono un fiume in piena. Penso di non aver mai parlato così tanto e penso che mai come in questo momento avevo bisogno di farlo

"Ieri sera. Dopo che siete andati via lui... io.... io ero sul divano avevo Leo vicino a me che si era addormentato...Claudio si è seduto vicino a me mi ha fatto semplicemente una carezza... mi sono scansata.
Io le amavo le sue mani... io le ho sempre cercare le sue carezze e ora le rifiuto... perché? Non lo so...io non lo so il perché.
Ma tra di noi niente è più come prima di questo maledetto incubo e io non so cosa fare per uscire da tutto questo senza distruggere il mio matrimonio. Non so cosa fare."

"Alice... ascolta innanzi tutto la domanda più importante è una sola. Tu lo ami Claudio?"

"Si"

Rispondo di getto senza pensare una risposta spontanea, di cuore.

"Come il primo giorno. Ma sto distruggendo tutto. E proprio perché lo amo voglio trovare una soluzione perché così non possiamo andare avanti. Piano piano cercherò di riavvicinarmi a lui. Ci ritroveremo"

"Alice io sinceramente non penso che voi possiate trovare una soluzione da soli"

"Che intendi"

"Intendo che probabilmente questa esperienza ti ha toccata molto di piu di quello che vuoi dire agli altri e a te stessa. E io Alice penso che la soluzione tesoro mio sia farti aiutare da un esperto"

"Farmi aiutare? Che mi consigli una strizzacervelli Lara? Oh ma io mica sono matta eh!"

"Alice ascolta Valentina la sorella di Silvia ha una studio qui a Roma lei può aiutarti anche solo parlare con lei potrebbe aiutarti"

"Io non ho bisogno di una psicologa!"

Grido. Mi alzo. Prendo le cose e scappo... di nuovo. Come sempre.

"Ho capito me ne vado. Tanto qui non sono ben accetta"

"Alice ma che cazzo dici! Io voglio aiutarti ma noi da sole non possiamo fare niente"

"Forse col tempo riuscirò a sbloccarmi. Forse è solo questione di tempo quello che è sicuro è che non ho bisogno di un dottore. Ho solo bisogno di tempo"

"Spero sia così Alice . Ma pensaci ti prego. Se capisci che non ce la fai non buttare via tutto fatti aiutare"

Non rispondo prendo le mie cose chiamo Giulia, saluto Lara ed esco con ancora più pensieri rispetto a quando sono entrata.

L'Allieva...Fidati Di Me (#Wattys2019)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora