36 || Confused

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Hannah's P.O.V

«Sicura di non voler venire sta sera?» domandai soffermandomi a guardarla mentre se ne stava ancora accovacciata sul mio letto, lisciandosi le punte dei capelli con le dita. Era la terza volta ormai che domandavo a Dalila se davvero non avesse voglia di venire alla festa di Brian sta sera, speravo cambiasse idea. Dopotutto svagarsi e staccare la presa per qualche ora dai propri problemi, fa sempre bene.

Ma sapevo già che non avrebbe ceduto, non si era ancora ripresa dalla fine della sua storia con Caleb, d'altronde, era passato così poco tempo...

«No Hannah, davvero, preferisco stare a casa» aggiunse giocherellando con il mio cuscino e sospirai.

Eravamo entrambe chiuse in quella che era la mia stanza a casa White, perché dopo tante suppliche ero perlomeno riuscita a convincerla a venire da me. Non c'era nessuno a parte noi e Zoey, che però da quanto detto sapevo fosse rinchiusa in camera sua a studiare Shakespeare da tutto il pomeriggio. Meredith era ancora a lavoro e avrebbe cenato fuori con John mentre Dylan, era in centro con i suoi amici. Così io e lei, ne avevamo approfittato di questo momento fra noi per passare il pomeriggio insieme a chiacchierare e passare del tempo come due semplici amiche dovrebbero fare sempre. Mi aveva raccontato solo ora di come Luke quel giorno a scuola, si fosse offerto di tornare a piedi con lei fin a casa sua, solo per poterle fare compagnia e non lasciarla sola. Dopo di me sembrava essere quello che più le fosse stato vicino in questi giorni.

«Va bene non insisto più, però cerca di pensare il meno possibile a lui» le intimai passandomi una mano fra i capelli, facendo ovviamente riferimento al suo ormai ex ragazzo.

«Ci proverò, anche se non è affatto facile» mormorò sospirando «abbiamo condiviso così tante cose insieme..» mi intristii.

«Oh tesoro mio, ti capisco perfettamente ma credimi che prima o poi ti passerà» provai a confortarla avvicinandomi nuovamente a lei per abbracciarla e si lasciò stringere nel mio abbraccio.

Non osavo neppure immaginare come potrei sentirmi io se dovesse succedermi una cosa del genere con Noah, visto quanto significasse lui per me, il ragazzo che mi aveva salvata. Probabilmente passerei mesi chiusa in camera a piangere, per quanto sapessi fosse sbagliato affrontare i problemi in quel modo.

Ma non ce la farei.

«Già».

Non molto più tardi uscii dalla stanza, lasciando lei lì, per scendere in cucina a prendere una bottiglia d'acqua, visto che quella che tenevo su in camera era già finita. Non feci troppo rumore nel chiudere la porta alle mie spalle e superai la porta della stanza vuota di Noah senza soffermarmi a guardarla. Non era il momento di ricordare quanto fosse lontano da me e in silenzio scesi le scale che mi avrebbero condotta in cucina.

Spensierata e convintissima di essere da sola, varcai la soglia della cucina con tutta la naturalezza del mondo ma non appena accesi la luce quasi sbiancai, nel trovare Zoey e Mason intenti a baciarsi sul ripiano in marmo.

«Oddio!»

Aspetta..cosa!?

Battei le palpebre più volte per accertarmi di star vedendo davvero Zoey che saltava a terra dal ripiano tenendosi al petto di Mason per non cadere essendo scalza e mi portai una mano sul petto, più per lo spavento preso che per altro.

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