Hannah's P.O.V
«Sicuro di aver preso tutto tesoro, non dimenticate nulla» erano perlomeno dieci minuti di fila che Meredith continuava ad accertarsi che non stessimo dimenticando niente, riempendo la testa del figlio maggiore di domande su domande.
«Si mamma, non preoccuparti» sbuffò lui abbozzando un sorriso e mi sistemai la coda di cavallo stringendo l'elastico nero
«Avete preso anc..» ma non riuscì neppure a terminare la frase che Zoey sbucando da dietro la soglia con zaino e valigia a seguito, precedette la sua domanda. «Si mamma, anche la crema solare» io risi fra me e me osservando l'intera scenetta dall'angolo della stanza e costrinse entrambi i figli a lasciarsi abbracciare ancora una volta.
«Adesso andiamo o perderemo l'aereo» parlò Noah quando la madre lo liberò dalla presa ferrea e venne verso di me, facendomi cenno di uscire in giardino.
«Allora ciao Meredith, ci vediamo fra cinque giorni» le sorrisi dolcemente lasciandomi trascinare da Noah fin davanti la porta, visto che stava cercando in ogni modo di sfuggire da sua madre che pareva non voler lasciarci più andare.
«Oh andiamo poverina, è solo troppo premurosa» dissi in sua difesa rimproverando il mio ragazzo per avermi coinvolta nella fuga dall'apprensività di sua madre e scosse la testa «rischiamo davvero di perdere il volo se aspettiamo oltre» disse serio aprendo il portabagagli e lo lasciai caricare su entrambe le nostre valige, più quella di Zoey.
Eravamo ad estate inoltrata ormai, il liceo era un lontano ricordo e noi e i nostri amici avevamo deciso di partire per San Francisco dopo due lunghe settimane di preparazione mentale. L'idea di una vacanza era venuta in mente a Noah tempo fa, anche se inizialmente era sorta come vacanza fra amici, ma si era dimostrato impossibile trovare un periodo in cui essere tutti d'accordo, così date le circostanze l'avevamo trasformata in una vacanza fra coppie. Di fatti stavamo partendo per San Francisco noi, Luke e la mia migliore amica e Zoey con Mason.
Questa era in assoluto la prima vacanza della mia vita, se non contiamo come tale la gita scolastica in Francia e non potevo scegliere compagnia migliore.
Un paio d'ore più tardi arrivammo finalmente nella villetta in riva al mare che avevamo affittato per quei pochi giorni qui in città. Il viaggio da Seattle a qui in aereo, non era stato neppure troppo pesante essendo decisamente molto corto in confronto a quello per Parigi e non mi sentii neppure stanca quando misi piede in una delle località più belle della California.
«Non sentite già un'aria diversa!» urlò Dalila spalancando le braccia e volteggiando su se stessa quando arrivò davanti l'entrata della villetta e la guardai sorridendo, era così bello tornare a vederla così vivace e piena di vita come un tempo.
«Non fare l'egoista ed aiuta il tuo ragazzo a portate le valigie» ridacchiò Mason alludendo al povero Luke che stava trascinando due trolley, una borsa e due zaini portando sia le sue valige che quelle della biondina.
In tutta risposta lei tirò fuori la lingua facendogli una smorfia ma corse indietro verso di lui per togliergli qualche peso di dosso.
«Non vedo l'ora di mettere piede in spiaggia» esordì Zoey guardando le onde dell'oceano oltre gli arbusti che si potevano vedere e sentire perfettamente fin da qui e tirai giù gli occhiali da sole dalla testa.
«Io voglio fare surf» dissi abbozzando una risata, la stessa che non riuscì a trattenere il mio ragazzo e gli tirai una gomitata.
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My Hero
RomanceHannah è costretta a vivere nella prigionia che per lei rappresentava la sua stessa casa, succube di un padre che tutto le augura fuorché la felicità. Un suo compagno di classe, dopo anni passati all'oscuro della sua esistenza finisce per notarla, u...