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Fottuto gradino per poco non cado con la faccia nella porta di casa mia, solo questa ci mancava stasera, poi era veramente la serata perfetta.
Apro la porta e mi ritrovo Grecia all'ingresso. La guardo un attimo, è vestita sportiva ed è bellissima in questi short di jeans che le mostrano le gambe lunghe e le caviglie sottili con due o tre cavigliere.
"Bentornato signor Manolas" sorride imbarazzata e non so il perché. Forse ha notato che l'ho squadrata? Cerco di guardare altrove e le rispondo.
"Oggi è sabato e sono le due e mezza di notte, che ci fai qui?" Le domando non capendo la sua presenza in casa senza divisa, tra l'altro.
"Ho visto la partita con sua moglie e a proposito, complimenti" sorride ancora ma abbassa subito lo sguardo.
"Grazie" dico solo e lei mi supera andando verso l'uscita.
"Buonanotte signor Manolas, sua moglie è di sopra che la aspetta con una sorpresa" dice un attimo prima di andarsene.
"Ah grazie per l'informazione e buonanotte a te" rispondo guardandola andare via.
Poso la borsa e il borsello e cerco di riprendere la concentrazione. Che dovevo fare? Ah sì, mia moglie di sopra, giusto. Salgo le scale a tre a tre ed entro nella nostra camera che però è vuota. Torno nel corridoio e noto che la porta del bagno principale è socchiusa e c'è qualcuno perché la luce è accesa. Vado lì lentamente e lentamente apro la porta.
Lei è lì, seduta sul bordo della vasca che mi aspetta. Ha addosso un completino nero di pizzo che le sta perfettamente ma la cosa che più mi rende felice sono i suoi occhi, dai suoi occhi vedo l'amore. Per me è sempre stato così, dalla prima volta che l'ho vista. Quando ci siamo conosciuti a Naxos, quasi dieci anni fa, dissi a mio fratello che era con me che un giorno quella ragazza sarebbe stata mia moglie e così è stato. Non ho mai avuto indecisioni o dubbi: è l'amore della mia vita e lo sarà per sempre. E quando mi guarda con quegli occhi neri, lo capisco ogni volta di nuovo.
"Sei bellissima" le dico avvicinandomi piano.
"Grazie" dice quando ormai l'ho raggiunta e ho iniziato ad abbracciarla sparendo tra i suoi capelli. Le bacio le labbra, sanno di burro cacao e le adoro.
"Ti piace la lingerie?"
"Mi fa impazzire" rispondo staccandomi dalle sue labbra solo un attimo.
"Grecia mi ha aiutata a sceglierla, sembra che ti conosce da una vita" dice poi e mi fermo di colpo.
Grecia? Come Grecia?
"Ti ha aiutata lei in che senso?"
"Mi ha aiutata a scegliere quale completino mettere, mi ha consigliata su quale mi stava meglio" dice tranquilla.
Non ho detto nulla a mia moglie della confidenza che Grecia mi ha fatto anche se credo che lo sappia, parlano molto, sono quasi amiche.
Si lo so che non vuol dire niente ma cazzo, se le piacciono le donne non voglio che sbavi su mia moglie.
"La prossima volta decidi da sola che è meglio" le dico e lei mi guarda confusa.
"Ma se hai detto che ti piace tanto.."
"Mi piace, certo, ma mi piaceresti in qualunque modo anche senza il suo aiuto" le rispondo e lei annuisce.
"Si ma.."
"Shhh ora basta chiacchiere" torno a baciarla e poi ci immergiamo nella vasca.
Le tolgo l'intimo che ancora ha addosso, e poi le entro dentro tenendo i miei occhi nei suoi.
Faccio l'amore con lei da anni, ma ogni volta, ogni cazzo di volta è speciale, è unica. La amo con tutto il mio cuore e non so farne a meno. Se ho lei, ho tutto; se sto con lei, sto bene e non mi manca nulla.
Spingo con tutte le forze che mi sono rimaste, voglio vederla venire per me. E quando lo fa, mi sento un uomo migliore, un uomo felice. Mi libero anche io e dopo andiamo a dormire senza nemmeno asciugarci.

Passiamo la domenica a casa e poi la porto fuori a cena perché insiste talmente tanto che non mi sento più i timpani. Trascorriamo una serata tranquilla e poi a letto presto che il lunedì ho gli allenamenti di mattina.
Infatti mi sveglio prima di lei che è stata a cellulare fino a notte fonda, forse con la madre o la sorella, non so. Quando scendo di sotto, Grecia è già in cucina che prepara la colazione.
"Buongiorno signor Manolas, passato un bel weekend?" Mi sorride, è così gentile che a volte mi infastidisce.
"Sì grazie" non le faccio la stessa domanda perché di primo mattino non mi va di dialogare con nessuno, tanto meno con lei. Mi siedo sul divano e poco dopo arriva anche mia moglie.
"Buongiorno ragazzi" dice baciandomi sulle labbra a stampo e sorridendo alla governante.
"Kostas ma ti costa tanto metterti un pantaloncino prima di scendere?" Mia moglie sbuffa e alza la voce, viene verso di me e indica le mie mutande.
"Tanto non mi guarda, stai serena che ha altri interessi" rispondo innervosito pensando alla storia dell'altra sera  e Grecia sembra cambiar colore immediatamente.
"Ma che ne sai tu se non le dà fastidio, scusa? Dai su copriti.." mi dice ancora spingendomi per farmi alzare dal divano.
"Non le dà fastidio, te l'ho già detto" sbuffo io stavolta ma lei non vuole sentire storie.
"Ma che ne sai.. vai dai.."
"Me l'ha detto lei, vero Grecia?" Sono in piedi davanti a lei, mi guarda un attimo, poi i suoi occhi vagano sul mio corpo. Apre la bocca un paio di volte ma senza dire niente. Mia moglie è alle nostre spalle e continua a spingermi per andare in camera a mettermi il pantaloncino.
"In realtà sì, è meglio che si copra, signor Manolas" dice dopo un'infinità di tempo. Resto a bocca aperta, lei abbassa lo sguardo tornando a spalmare la marmellata sulle fette biscottate integrali.
"Visto? Vai a metterti qualcosa e fai presto che la colazione è pronta"
Annuisco e vado di sopra a vestirmi.
È ufficiale, non ci sto capendo più niente.

Mancavi tu || Kostas ManolasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora