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Sono davanti allo specchio che mi sistemo la cintura in un jeans a vita alta quando lo sento arrivare alle mie spalle.
"Non stringere troppo mh" mi guarda con con quello sguardo che all'inizio mi faceva paura e incrocia le braccia. Ora so che è solo il suo modo di porsi e mi fa addirittura ridere.
"Kostas, non iniziare"
"Io inizio eccome. Ti metti le cose tropo strette e per il bambino non va bene"
"Ma non sono incinta!" Sbuffo, ogni giorno la stessa storia.
"Che ne sai? Non è ancora il momento per fare il test, non puoi sapere se abbiamo già concepito" spiega. In queste settimane ci abbiamo provato diverse volte e speriamo che una di queste volte sia andata a buon fine. Ci stiamo informando attraverso blog e libri sulla gravidanza e l'infanzia, vogliamo essere pronti per quando nascerà. Kostas l'ha presa molto seriamente, anche troppo.
"Ma anche se fosse, sarebbe grande quanto un pisello, non gli farebbe male la mia cintura"
"Se è come il mio pisello sarebbe gigante mh" dice rimanendo serio. Io scoppio a ridere, mi fa morire quando se ne esce con queste stronzate.
"Il pisello quello verde, l'ortaggio. Non il tuo" gli guardo tra le gambe e lui se lo smuove un po'.
"Sì avevo capito, mica sono scemo" mi fa il terzo dito e si siede sul divano.
"Il pisello tuo, quello rosa, serve a me" lo raggiungo e mi siedo sulle sue gambe.
"Approfittatrice" dice mentre gli bacio il collo e scendo fino al suo petto nudo. Lo accarezzo e lo sento subito rilassarsi. Scorro con la mano verso il basso e glielo afferro da sopra al pantalone, stringendoglielo. Lui sobbalza ma poi mi lascia fare e mi morde le labbra tenendomi la testa attaccata alla sua.
Gli slaccio il bottone del jeans e la cerniera ed entro con la mano toccandolo sulla pelle nuda. Ha un brivido appena la nostra pelle si sfiora e mi bacia più affamato che mai.
Oggi voglio fare una cosa che per lui non ho mai fatto e spero che gli piaccia. Ho un po' d'ansia perché so che è una cosa nuova per lui ma voglio proprio farlo.
Appena si stacca un attimo dalla mia bocca ne approfitto e torno a baciargli il collo per poi scendere sul petto e sull'addome. Mi tiene le mani tra i capelli e mi guarda rilassandosi sempre di più. Gli lascio un bacio sull'ombelico, poi uno sotto, un altro più sotto ancora. Scivolo giù dalle sue gambe e mi inginocchio sul pavimento. Mi guarda senza capire bene che sto facendo ma poi quando avvicino il viso alla sue erezione già tesa lo vedo spalancare gli occhi per un attimo. Lo assaporo con la lingua sui lati, poi lo inghiotto.
"Grecia.." Lo sento irrigidirsi non appena va in profondità toccando la mia gola ma appena inizio a muovermi e a succhiare si calma e si rilassa. Alzo gli occhi e lo guardo mentre lo vedo sempre più preso. Mi tiene la testa e mi accompagna nei movimenti che faccio, mi raccoglie i capelli in una coda di cavallo dove il codino sono le sue mani e mi guarda. Non stacca i suoi occhi da me nemmeno per un attimo e fino alla fine si gode il mio regalo. Lo sento che inizia di nuovo ad agitarsi, a strizzare gli occhi, a chiedermi di non fermarmi, a spingermi il viso tra le sue gambe e capisco che è vicino. Dopo nemmeno un minuto, infatti, si libera nella mia bocca mentre mi guarda estasiato preso dagli spasmi del piacere. Aspetto che si calmi e mi alzo pulendomi la bocca. Ha il fiatone e mi guarda come se fossi un'aliena.
"Ma che cazzo ti è preso?"
"Ti è piaciuto?" Domando, non capisco se l'ha presa bene o no.
"Sarei potuto morire, mi stavi succhiando anche l'anima" dice e mi tira a lui facendomi ridere.
"Sì ma ti è piaciuto?"
"E me lo dici pure? Mi sento rinato. Ti amo" mi bacia a stampo e poi mi fa appoggiare sulla sua spalla.
"Non l'avevi davvero mai fatto?" Domando curiosa, devo sapere se è vero.
"Non prima di oggi" dice rimanendo serio e tamburellando con le dita sul bracciolo del divano.
"Wow, mi fa strano"
"Sono un tipo più tradizionale ma mi è piaciuto tanto, lo faremo più spesso"
"Quando vuoi, io sono a tua completa disposizione" rido facendo passare la lingua sulle mie labbra e lui annuisce.
"Questo non cambia che quando sarai incinta dovrai fare la brava mh, un piccolo Manolas crescerà dentro di te e devi stare tranquilla"
"Farò la brava ma non mi stressare Kostas, non esagerare" sospiro facendo roteare gli occhi e lui mi guarda male.
"Ti stai nove mesi seduta qua sul divano, calma e rilassata"
"Che? Ma sei pazzo? Tu mi vuoi far impazzire"
"E che vorresti fare, lavare a terra e cucinare?"
"E quindi? Perché no?"
"Non se ne parla" si abbottona il jeans e si alza dal divano. "Non hai capito niente"
"Ma che devo capire?"
"Che semmai resterai incinta devi stare attenta ad ogni passo che fai, non voglio sentire scuse"
"Ma certo che starò attenta però non posso nemmeno smettere di vivere la mia vita. La gravidanza è uno dei momenti più belli della vita di una donna, non devo stare ferma in un posto per nove mesi"
"No ma se lo dice il dottore, sì"
"Sì ovvio. Se è una gravidanza normale però io la vivrò tranquillamente senza privarmi di nulla"
"Poi vediamo" esce dalla cucina sbattendo la porta andando in camera da letto e lasciandomi sul divano da sola.
So già che sarà difficile convincerlo ma io sono decisa a vivere la gravidanza nel modo più naturale e tranquillo possibile, senza ansie e paure inutili.

Mancavi tu || Kostas ManolasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora