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"Diventeremo genitori?" Le chiedo di nuovo, con le mani che mi sudano e il cuore che tra poco mi scoppia.
Sarebbe inaspettato ma sarebbe il fuoriprogramma più bello della nostra vita. Un figlio ti stravolge la vita, è un regalo immenso, ti insegna cosa significa amare davvero qualcuno. Da quando nasce sai che la tua vita è legata alla sua per sempre e niente potrà mai separarvi. E' una gioia immensa che non vedo l'ora di vivere in prima persona.
La guardo mentre aspetto una sua risposta che non arriva ancora. La capisco, è giovane, non se lo aspettava e forse la paura la blocca. Però io so che insieme ce la possiamo fare e deve saperlo anche lei.
"Ce la faremo non devi avere paura di niente. Lo ameremo e crescerà bene, sarà il nostro piccolo amore e.." Sto per abbracciarla ma mi ferma.
"E' negativo, non sono incinta" dice con un filo di voce, stringendosi tra le sue braccia.

Resto immobile, il sorriso sparisce dal mio viso, sembra tutto congelato intorno a noi.

"Non aspettiamo un bambino?" Domando di nuovo. Lei scuote la testa, butta il test nel cestino e mi supera uscendo dal bagno.
"Vieni a mangiare o no? Io ho fame" dice con voce atona andando in cucina.
"A me è passata la fame, tu pensi a mangiare dopo tutto questo?"
"Tutto questo cosa Kostas? E' stato un falso allarme, niente di che. Forse sono un po' stressata per questo non mi viene il ciclo" è seduta a tavola e mangia il riso parlandomi come se niente fosse.
"Non ti è appena passata la nostra vita con un bambino davanti agli occhi?" Indico il bagno come a ricordare ciò che è successo poco fa ma lei a stento mi guarda.
"Sì ma non sono incinta, cosa vuoi che faccia?" Alza le spalle e si porta un'altra cucchiaiata di riso alla bocca.
Bah.
"Niente che vuoi fare" mi siedo e mangio anche io anche se non ho per niente fame.
Il solo pensiero di diventare padre mi ha scombussolato la giornata e forse la vita. Ero così felice alla sola possibilità di avere un bambino che tutto il resto era contorno. E ora non riesco a pensare che a questo.
Cosa significa? Voglio un figlio da Grecia? La guardo, è spaventata e la capisco.
Ha tutta la vita davanti e forse non desidera le stesse cose che desidero io. Io ho voglia di diventare padre già da diversi anni ed è normale che forse senta la questione più mia rispetto a quanto la possa sentire lei. Questa situazione ci allontana, lei è più fredda, più distaccata. Non so perché, io sicuramente non gliene ho fatto una colpa. Non ne abbiamo più parlato ma so che anche se non vorrebbe darlo a vedere la cosa l'ha scottata e non poco. Nonostante questo io continuo a vederla come una perfetta mamma per i miei figli. E' responsabile, affettuosa, dolce e poi è bellissima. E ultima piccola caratteristica, la amo.
La amo e credo che niente più di questo possa rendere una persona perfetta per mettere al mondo dei figli con te.

"Se fosse stato positivo?" Le chiedo la sera dopo, per spezzare il silenzio imbarazzante che da più di un giorno ci accompagna.
Incrocia le braccia e guarda nel nulla.
"E' negativo, è inutile stare qui a fantasticare"
"L'uomo è nato per fantasticare. Dai, rispondi"
"Lo chiedo a te, se fosse stato positivo?"
"Io sarei stato felicissimo" rispondo dicendo la verità e la vedo alzare l'angolo della bocca in un piccolo sorriso.
"E tu?"
"Che devo dire? Se fosse stato positivo sarei stata contenta, ovvio" dice, senza guardarmi.
"Sicura?"
"Certo. Spaventata ma con te l'avrei affrontato volentieri, con tutto l'amore"
"Quindi vuoi un figlio con me?"
A questa domanda inizia ad agitarsi, si scopre dal lenzuolo, si lega i capelli, fa una tosse nervosa.
"Lo vorrei" risponde.
"Anche io" dico subito. Si gira verso di me e ci guardiamo negli occhi.
"Kostas, è una cosa seria ed importante. Non è come decidere di fare un viaggio, fare un figlio è una cosa che ci legherà.."
"Per sempre, lo so. Ne sono consapevole e voglio farlo, se anche tu sei d'accordo, ovviamente" le accarezzo il viso e lei chiude gli occhi e poi annuisce.
"Sì" sussurra poi, tornando a guardarmi.

La bacio e facciamo l'amore. Facciamo l'amore senza pensare troppo a cosa fare per farlo succedere, senza troppi pensieri. Semplicemente ci amiamo e ci lasciamo trasportare dai nostri sentimenti e dalle nostre emozioni.

Mancavi tu || Kostas ManolasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora