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Gli allenamenti oggi mi sono sembrati interminabili forse perché avevo particolarmente voglia di tornare a casa. Mia moglie è finalmente tornata e ho avuto solo pochi minuti per salutarla, non vedo l'ora di stare da solo con lei. Ho chiesto alla governante di andare via e di lasciarci da soli e mia moglie si è detta d'accordo. È particolarmente felice e serena, l'aria di casa le fa sempre bene. Come se non bastasse la trovo più bella e più meravigliosa di prima, la lontananza mi fa questo effetto. Quando è con me, quando mi bacia, quando mi ama e io amo lei, sono completo, non mi manca nulla.
Torno a casa con la fame di un leone e no, non parlo della fame di cibo. Appena metto piede in casa la cerco e appena la trovo corro da lei. La bacio, la stringo a me e la porto in camera nostra in braccio.
"Ti sono mancata così tanto?" Ride sulle mie labbra e mi fa impazzire.
"Troppo ma ora posso rimediare e lo farò.." Le tiro via il vestito che ha addosso e le entro dentro strappandole un urlo. Di solito non è una che urla ma stavolta devo ammetterlo, ci sono andato forte. Continuo così tra le sue urla di piacere e il nostro sudore fino a che non mi libero dentro di lei. So che le piace di più così e piace anche a me. Si appoggia al mio petto spargendomi i capelli soffici sul viso. È calda e ancora col fiatone. Io sono nelle stesse condizioni ma non mi do tregua, la voglio ancora.
"Oh cielo Kostas, di già?" Finge di essere infastidita dal mio comportamento ma in realtà so che le piace. Infatti poco dopo, quando mi prega di non fermarmi e di darle il piacere che cerca, mi ringrazia. Cadiamo di nuovo sul materasso che ormai odora di sesso e sudore, con il cuore ancora accelerato. Sentiamo un rumore dal piano di sotto e scatto tirandomi su e mettendomi seduto nel letto.
"Cosa è stato?" Dico e mentre sto per scendere dal letto mia moglie mi ferma.
"Sarà la domestica Kò, tranquillo" dice, stringendomi un braccio.
"Non può essere, le ho detto di non venire stasera"
"E io l'ho chiamata per farla venire, qualcuno doveva pur preparare la cena, no?" Dice col sorriso di chi ti ha fregato.
"Potevamo farlo insieme" rispondo risdraiandomi a letto, contrariato.
"Non potevamo o non avremmo potuto fare quello che abbiamo appena fatto.." Dice facendomi scivolare un dito sul petto.
"Mh si è vero. Ma almeno potevi dirmi che era giù, avrei fatto meno casino" Avrà sicuramente sentito tutto, non ci siamo per niente trattenuti.
"Ma no tranquillo. Ora ci facciamo una doccia e scendiamo a cenare" mi bacia le labbra e va in bagno. Io la aspetto qui a letto perché sono esausto, quando esce vado a lavarmi. Quando scendiamo troviamo Grecia alle prese con i gamberoni, stasera si cena a base di pesce. La tavola è apparecchiata per due e mia moglie si siede subito super entusiasta. Mi siedo anche io e cerco di incrociare lo sguardo della governante ma non ci riesco. Ha lo sguardo sempre basso e sembra più goffa che mai. Prende tremila posate, si sporca le mani, usa troppi piatti. Quando mi dà il mio piatto con gli spaghetti alle vongole per un attimo incrocia i suoi occhi con i miei ma subito li distoglie.
Ha sentito tutto e ora è in imbarazzo, è chiaro.
"Grazie Grecia, sei un tesoro" le dice mia moglie e lei sorride andando subito verso i fornelli. Sono quasi offeso dal suo comportamento e in realtà anche imbarazzato dal mio. Lei non doveva essere qui stasera, glielo avevo esplicitamente chiesto proprio perché volevo stare da solo con mia moglie ed essere libero di fare ciò che volevo in casa mia. Invece no, lei è qui e ha sentito tutto, rendendo tutto imbarazzante.
"Questa pasta è salata, cazzo" sputo nel piatto davanti a mia moglie che fa un'espressione sconvolta.
"Ma non è vero Kostas, è buoniss.."
"Ho detto che è salato" alzo la voce e stavolta Grecia non può fare a meno di guardarmi negli occhi.
"Ho messo il sale di sempre, l'ho pure assaggiata non mi sembrava salat.." La interrompo e allontano il piatto da me con una spinta delle dita.
"Invece ti dico che è così. Non farlo succedere più" dico e dalla sua espressione capisco che ci è rimasta malissimo.
"Non succederà" dice e si prende il piatto.
Forse ho esagerato, la pasta era buona non salata come ho detto ma ho dovuto farlo. Deve capire che questa è casa mia e che qui si fa come dico io. Se le dico di non venire allora lei non deve venire.
"Non è salata Kostas, ma cosa ti prende? L'hai mortificata, povera ragazza.."
"Per me lo era e nella mia dieta il sale non dovrebbe proprio esserci. Vuoi che mi richiamino a lavoro? Sono nuovo qui e non voglio fare brutte figure. Dillo alla tua governante" mi alzo da tavola e me ne vado in camera.
Casa mia regole mie, che sia chiaro.

Mancavi tu || Kostas ManolasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora