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Felice.
Se mi chiedessero di racchiudere la mia vita in una parola, direi felice.
Kostas è ogni giorno più presente, ogni giorno più vicino, ogni giorno più complice. Ci piace passare le giornate sul divano a guardare film psicotici o drammatici, facciamo passeggiate e parliamo. Parliamo di tutto, mi racconta dei suoi allenamenti, delle trasferte, di come il mondo del calcio sta diventando sempre meno pulito. Per uno come lui questo è impensabile, non ci dorme la notte. Mi parla delle sue paure, dei suoi sogni, dei lati del suo carattere che non gli piacciono e che dice che non vorrebbe mai mostrarmi. La sera si appoggia con la testa sulle mie gambe mentre siamo sul divano, io gli accarezzo i capelli e parliamo. Mi chiede di me, di come sto, di come passo le mie giornate. Si interessa e non lo fa per dovere ma perché davvero ha a cuore la mia persona.
"Che fai domani che io non ci sono?"
"Sempre lo stesso Ko, vado da papà e poi da Simona"
"Mh va bene. Non tornare qua da sola eh, fatti accompagnare e chiuditi dentro"
"Sì tranquillo" sbuffo ma le sue attenzioni mi piacciono sempre "non sono un quadro prezioso, nessuno mi calcola" rispondo e lui saetta con lo sguardo su di me smettendo subito di scrivere al cellulare.
"Ti calcolano eccome, tu fai le cose in sicurezza e non corriamo rischi"
"Lo so, lo so.." Gli bacio la guancia e torno ai fornelli.

E così ogni volta che va via per una trasferta, mille raccomandazioni, mille 'fa attenzione', mille patemi d'animo. Si preoccupa e mi dimostra ogni giorno che l'amore che prova per me è vero e lo fa con i fatti, il modo che preferisco.
Ormai siamo agli inizi di maggio, la stagione sta per finire e anche se ci sono gli Europei la Grecia non si è qualificata quindi stiamo già programmando le vacanze. Ha insistito tanto per portarmi dieci giorni a Naxos, dice che vuole presentarmi alla sua famiglia. Non mi sono fatta pregare anzi, ho apprezzato il suo invito. Dopo Naxos voleremo alle Maldive per la nostra prima vera vacanza insieme: non vedo l'ora.
Sto già facendo shopping compulsivo di costumi e abitini da sfoggiare nel resort sempre sotto il suo occhio attento.
Non sono mai stata fuori dall'Europa e sono elettrizzata. Kostas poi mi ha promesso che per il prossimo Natale mi porta a New York anche se lui c'è già stato. Non con me, ovviamente. E dice che non gliene frega e che con me vuole andare ovunque.
Io amo viaggiare, voglio girare il mondo e nonostante lui si lamenti di qualsiasi cosa - del sediolino dell'aereo che è scomodo, della hostes che non parla bene, del finestrino sporco, del cibo freddo, e chi più ne ha più ne metta - viaggiare con lui è l'esperienza più bella che abbia fatto.
Vivere con lui è una scoperta, ogni giorno.
Cambia umore come cambia il vento: è arrabbiato, sempre. Dolce quando deve esserlo ma mai troppo. E' amico, è confidente, è amante.
Forse l'ultima è la sfumatura che più amo di lui, sa essere di una passionalità che nella mia vita non ho mai visto in nessun uomo. E' un atleta ed è normale che sia prestante (e cazzo se lo è, mi sfinisce ogni volta) ma io non parlo solo di quello. Lui è proprio bravo a farmi sentire desiderata, amata. Mi guarda come se al mondo esistessi solo io, come se le altre donne fossero trasparenti. E me lo dice, me lo dice in continuazione. Mi dice che lo faccio impazzire, che sono sempre nella sua mente, che non riesce a pensare ad altro che a me. Mi accusa di distrarlo, se in campo fa qualche (rara) sciocchezza mi dà la colpa di annebbiargli il cervello. Me lo dice con aria seria, con gli occhi piccoli e scuri, poi mi tira a lui e mi bacia, facendomi rinnamorare di lui ogni volta.

Lo amo non ho scampo e nemmeno lo cerco. Con lui sto bene, mi sento felice e realizzata.
I giornali parlano di noi, per loro sono ancora la sua amante ma onestamente non diamo peso alle parole di chi nemmeno ci conosce, li lasciamo parlare. Cerchiamo di vivere al massimo la nostra storia, non negandoci nulla. Ogni tanto litighiamo, ce ne diciamo di tutti i colori, lui mi incolpa di essere immatura, io lo incolpo di essere troppo pesante. Poi però non riusciamo a stare lontani per più di un'ora e ci riappacifichiamo. Facciamo l'amore e dimentichiamo tutto.
E' un dono, il suo. Mi fa dimenticare di tutto, non ricordo nemmeno come era la mia vita prima che lo incontrassi, prima che mi innamorassi di lui. Lui riempie i miei giorni, riempie le mie ore, riempie la mia mente il mio cuore. Faccio tutto per lui e non c'è nulla che farei senza di lui.
Anche in casa le cose sono un po' diverse ora. Due volte a settimana c'è una signora che viene ad aiutarmi in casa, nonostante io avessi insistito con Kostas per non assumerla lui ha voluto. Io continuo a cucinare e a fare le cose essenziali, lei mi aiuta per le pulizie più profonde.
Kostas diceva che la sera mi vedeva troppo stanca e che non era giusto, così ha insistito per darmi un aiuto. Fa di tutto per farmi stare bene e lo amo per questo.

E' il mio migliore amico e con lui posso parlare di tutto anche se c'è sempre qualcosa che tengo per me, come per esempio, un dubbio che ultimamente mi porto dentro. E' una settimana più o meno e non ho ancora il coraggio di parlargliene.
Ora mi saluta, sta andando in trasferta e mi sono promessa che quando dopodomani tornerà, gliene parlerò. Non posso né voglio più tenerglielo nascosto.

Mancavi tu || Kostas ManolasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora