Capitolo.33

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Cheryl
Camilla ha rotto tutto ed è andata via manca da circa un ora, io non ho voglia di pulire un bel nulla per ora, sono solo in pensiero, chissà dove cazzo è andata, poi che cazzo ha? Per un fottuto tatuaggio fare così mi sembra esagerato, non ha un senso logico non le va mai male quello che faccio perché questo si? Mille domande mi frugavano in testa mentre ero distesa inerme nel divano aspettando di arrivare a una conclusione logica solo ma mi facevo esclusivamente domande sopra domande senza alcuna spiegazione fin quando non suonarono alla porta questo mi ha svegliato dal mio stato di riflessione mi alzo in fretta e vado ad aprire sperando che sia lei con una spiegazione per tutto, passo in mezzo al casino che aveva combinato ed apro, non mi aspettavo di trovare Jughead qui, perché cazzo sarà mai qui?, vedo poi che alle sue spalle c'è Camilla, ma che cazzo succede?
Jughead: "Ei Cher, posso entrare? Abbiamo una cosa da dirti"
Cheryl: "Certo entra pure, per Camilla beh è a casa sua non ha bisogno di permesso, lei lo sa.
Che dovete dirmi?"
Non mi risponde nessuno dei due, ci dirigiamo nel soggiorno per poi sederci sul divano. Sono sempre più stranita.
Jughead: "Glielo dici tu?"
Chiede Jugh rivolgendosi a Camilla.
Camilla: "Lo faccio io"
Mi spazientisco.
Cheryl: "Insomma volete dirmi che c'è? Avanti sputate il rospo"
Non c'è la faccio più sono curiosa e preoccupata allo stesso tempo.
Camilla: "C'è un motivo se ho fatto quella sfuriata prima, riguarda una cosa che dovevo dirti 10 anni fa"
Cheryl: "Non capisco, cosa c'entra il tatuaggio al nostro passato"
Camilla: "Non è il tatuaggio, non c'entra tanto con il mio passato ma con il tuo"
Camilla comincia a piangere in modo disperato, ma che cazzo le prende?
Camilla: " È stato un mio errore avrei dovuto dirtelo appena Jugh me lo ha detto?"
Cheryl: "Cosa Cami? cosa? Ti prego non piangere, cosa mi tenete nascosto di così grave? "
Lei è distrutta non riesce più appoggiare e appoggiata sulla spalla di Jugh.
Jughead: "Tranquilla continuo io"
Sento che sussurra questo a Camilla.
Jughead: "Come diceva Cam non c'entra il tatuaggio che devi fare ma solo il luogo, cioè Los Angeles"
Prende un sospiro.
Cheryl: "Cosa ha quella città che non va? Ci sono sempre stata per lavoro, perché dovrebbe riguardarmi? O come ha detto lei riguardare il mio passato."
Sento Camilla singhiozzare sempre di più.
Jughead: " Io sapevo una cosa anni fa precisamente 10 anni fa, l'avevo detta a Camilla speravo che se te lo avesse detto lei sarebbe stato più facile per te , avresti saputo come affrontarla nel migliore dei modi se te lo avesse detto un amica stretta piuttosto che io ma a quanto pare non dovevo fidarmi di Camilla"
Cheryl: "Continuo a non capire cosa c'è di così grave?"
Vedo il ragazzo farsi rigido, sembrava come se stesse per lanciare una bomba e non sapesse come fare nel migliore dei modi.
Jughead: " Beh quello che doveva dirti al tempo riguarda Toni"
Sento il mio cuore spezzarsi e battere allo stesso tempo nell'udire quel nome che ormai non sentivo da anni.
Jughead: "Cheryl, Toni è a
Los Angeles, lavora la per questo Camilla non voleva che tu andassi la per conto tuo, per paura che potessi scoprire tutto, doveva dirtelo 10 anni fa, ma non lo ha fatto per paura di perderti e per il suo egoismo"
Mi rompo pezzo per pezzo tutto quello che avevo ricomposto si sta spezzando di nuovo, la mia ragazza mi ha mentito per 10 anni del cazzo, ora vengo a scoprire che so in che città è l'amore della mia vita, cosa cazzo devo fare? Sento solo una confusione e un vuoto enorme.
Sono impassibile per lo meno il mio sguardo lo è.
Cheryl: "Sai in che zona abita? L'indirizzo?"
Jughead: "No, non lo so. So solo che si trova lì"
Camilla è in un pianto fatale, non la smette, ma non provo tanta pena, mi ha mentito sinceramente mi sento solo male non so che pensare di lei.
Cheryl: "Va bene, ora se non vi spiace andatevene ho bisogno di riflettere sul da farsi della mia vita e di questa relazione"
Jugh annuisce e porta Camilla con se, quando li sento uscire dalla porta mi dirigo verso la cucina incasinata dal bordello che aveva combinato Camilla e prendo dallo scaffale delle bottiglie di vino salgo in stanza mi stendo sul letto e inizio a bere per stare meglio e scordare tutto per almeno quella notte.

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