Capitolo Quinto

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Capitolo Quinto


- Wendy Pov's -


Mi ero vestita e nel guardarmi allo specchio ridevo da sola.

Avevo addosso dei pantaloni a mezza gamba di colore grigio, un top, simile a quello degli indiani dello stesso colore e delle scarpette leggere anch'esse grigie. Facevo ridere insomma. Quei particolari vestiti non mi erano mai stati bene, a casa, la mia vera casa preferivo vestirmi comoda e coprire certe parti del mio corpo per non metterle troppo in evidenza.

Avevo sedici anni dopo tutto, non avrò una quinta, ma una seconda,quasi terza si.

Scossi la mia matassa di capelli e mi decisi a uscire dalla casa. Con molta fatica mi districai per scendere dalla scaletta e con un piccolo salto finale a due centimetri dal suolo mi trovai di fronte a Peter e Felix.

Entrambi si girarono a guardami. E sotto lo sguardo di un certo ragazzo castano-chiaro mi sentì nuda.


-Peter Pov's -

Picchettavo i piedi sul terreno spoglio sotto la mia casa sull'albero. Era risaputo da tutti che non mi piaceva aspettare.

- Pan - mi disse Felix <- Son passati appena due minuti -

- Non mi interessa , troppo tempo. Non mi ..-

- Non ti piace aspettare, ma dalle un attimo di tempo. Non tutti sono veloci come te -

Sbuffai sonoramente. Se fosse stato un altro a rispondermi in quel modo così sfacciato e confidenziale si sarebbe trovato il mio coltello alla gola. Ma non Felix.

Era il mio braccio destro, il primo bimbo sperduto che portai sull'isola. Era come un fratello.

Mi sedetti su una roccia , suonando il mio particolare flauto aspettando.

Dopo una decina di minuti udì dei passi venire verso di noi, alzai lo sguardo e rimasi fisso a guardarla.

Non mi sarei mai aspettato di vederla così, era bella..

Bella? Ma che diamine penso!

Si vedeva che era in imbarazzo, e la cosa mi faceva sentire potente, quindi continuai a fissarla per un po'.

Lei spostava il peso da una gamba all'altra, in attesa di un mio cenno.

Io continuavo imperterrito, quella situazione mi stava divertendo.

Wendy però non era del mio stesso avviso, infatti smettendo di spostare il peso, mi fissò negli occhi decisa a sapere cosa l'aspettava.


- Sono pronta, ora? - disse troppo sicura di se e sfidandomi con lo sguardo.

Nessuno poteva permettersi questo atteggiamento.

- Qualcuno ti ha dato il permesso di rivolgerti così a me? - dissi assottigliando lo sguardo ed avvicinandomi a lei.

Al mio avvicinarmi lei indietreggiava, finché non finì con la schiena contro la scaletta dell'albero.

Mi guardava spaventata. Avvicinai il mio viso al suo e a pochi centimetri dalle sua labbra ripresi a parlare

- Hai capito? - lei annuì appena

- Bene, seguici, ti portiamo dai bimbi sperduti-

Io mi incamminai, seguito da lei e alle sue spalle Felix che la controllava. Si sa mai che provi a scappare. Non ho voglia di corrergli dietro.

- La mia Wendy - [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora