Capitolo Trentacinque

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Capitolo Trentacinque


-Peter Pov's -

E' passata un'ora e ancora il gruppo non accenna a fermarsi. Non hanno la minima idea di dove andare ma continuano imperterriti a camminare.

Devo trovare una soluzione a questa camminata continua, solo se si fermano e si riposano potrò avere la mia occasione per studiare la salvatrice e magari iniziare il mio gioco.

Sto per attuare la mia idea quando quella che dovrebbe chiamarsi Margaret fa fermare tutto il gruppo.

-Credo che dobbiamo riposarci un attimo -dice rivolta agli altri

-Non possiamo! Dobbiamo trovare Henry! - dice la salvatrice

-Lo so figliola - le risponde David, mi pare - Ma se arriviamo da lui stanchi e affamati non risolveremo nulla.

La salvatrice sbuffa contrariata. Si vede che vuole trovare il moccioso a tutti i costi.

-Hanno ragione Emma - Le dice Regina.

Quando l'ho vista non avevo capito subito chi fosse, ma ora, seguendoli ci sono arrivato. E' colei che ha lanciato l'incantesimo sulla foresta incantata portando tutti a Storybrooke, lei è la regina cattiva.

La osservo attentamente, modi eleganti e controllati, non sembra la Regina cattiva di cui avevo sentito parlare. Quella donna era fredda e crudele, come me, e nei miei anni passati ero arrivato ad avere una certa stima. D'altronde chi è simile a me è sempre un passo avanti. No?

Invece guardandola ora è tutt'altro che così. Facendo da madre a quel ragazzino si è addolcita.

Perso nei miei pensieri mi accordo dopo pochi minuti che il gruppo si è fermato accendendo un fuoco. Quale occasione migliore?

Mi nascondo su uno degli alberi vicini e produco un leggero fruscio di foglie. Se ho visto bene la salvatrice è molto curiosa e di certo si avvicinerà a me. Attendo qualche secondo ma di lei nessuna traccia.

Perché diamine non si avvicina? Che l'abbia fermata Tremotino?

Mi sporgo e vedo che è seduta per terra, intorno al fuoco che scoppietta, con gli altri. Non si è mossa e soprattutto sembra persa in chissà quale pensiero.

Di questo passo non otterrò nulla. Ed io odio che le cose non vadano secondo i miei piani. Chiamo Ombra con la mente, dicendole di scagliare sul gruppo tutte le ombre di quei ragazzi e persone che ho ucciso nel tempo.

Ebbene si, dovete sapere che, chi muore sull'isola resta per sempre sull'isola, o meglio ci restano le ombre. E' una delle prime regole che ho ideato. Vedere i famigliari separati mi dava gioia.
Inizio a ghignare al solo ricordo, ma una fitta al cuore mi fa desistere. Una volta sarei stato orgoglioso di questo, ma oggi no e questo lo devo a lei.

Oggi però devo essere il vecchio Peter. Non posso farmi prendere da sensi di colpa o condizionare da lei. Devo andare avanti con la mia idea e far si che questo gruppo sparisca dalla mia isola.

Pochi minuti dopo vedo Ombra guidare le altre ombre sul gruppo. Questi si alzano di scatto, impugnando le armi che Tremotino gli ha fatto apparire con la magia. Sorrido, d'altronde resta il signore oscuro. Il gruppo inizia a fronteggiare le ombre che seguendo le mie indicazioni separano la salvatrice dal gruppo, conducendola poco lontano da loro nel fitto della foresta.

Mi teletrasporto alle sue spalle e non appena una delle ombre con cui sta lottando mi vede sparisce in un soffio. Lei sbatte le palpebre sorpresa rinfoderando la spada.

- La mia Wendy - [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora