Capitolo Trentatré

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Capitolo Trentatré

Da qualche parte nel nostro mondo

-Signora, la prego, si calmi! - dice un uomo grassottello di media statura

-Calmarmi? CALMARMI? - grida la donna assottigliando lo sguardo - Lei mi sta dicendo che siete tornati ma che MIO figlio non è con voi! Ah! E oltretutto che secondo voi è tornato a casa da solo! Ma come diamine svolge il suo lavoro?! - Sbraita la donna fuori di se. - Siete stati in gita una settimana e mezza e ci avvisate solo quando siete tornati?! - Continua agitando le braccia nervosamente

-Ci è stato detto così! - protesta l'uomo

-E chi è stato?! Vorrei tanto saperlo! -

-Il suo amico! Se la prenda con lui!-

La donna rimane a bocca aperta. Davvero un professore per uscire da un suo errore da la colpa ad un suo studente? Ma dove siamo arrivati!

-Razza di incompetente! - dice prendendolo per il colletto della camicia - Dimmi ora dove si trova mio figlio! -

Poco lontano da loro una macchina grigio scuro si è appena fermata davanti all'ingresso della scuola. La portiera si apre ed una donna, di alta statura, con dei capelli neri e corti fino a poco sotto le orecchie scende. Elegante nel suo tailleur nero con i tacchi dello stesso colore, chiude la macchina e si dirige verso le due figure a passo spedito ,sbuffando di tanto in tanto.

-Emma,lascia il professore - Esorta una volta arrivata di fianco ai due

-Regina! Questo qui.. questo qui .. - dice tremando di rabbia mentre punta il dito

-Signora Sindaco! Grazie al cielo è un ..-

La donna in nero mette una mano davanti al viso del professore bloccandolo a metà frase.

-Ora può rispondere a me. Dove si trova mio figlio?! - Dice in tono minaccioso

-Come ho già detto alla qui presente signorina Swan, suo figlio è tornato a casa da solo. Una sera in hotel ha seguito un amico e ha detto che sarebbe tornato una volta finito -

-E lei non lo ha nemmeno cercato? Non si è posto nessuna domanda? - chiede Emma sempre più inviperita.

-Emma, lascia fare a me - dice Regina alla donna bionda - Lei è stato un incompetente e come tale è licenziato. Le consiglio di lasciare la città e cercarsi un altro posto, prima che mandi delle recensioni negative sul suo conto -

-Prego? Lei non può permettersi -

-Non posso? Io sono il sindaco di questa città e sto salvaguardando gli studenti. Lei è tornato senza uno studente, la cosa è grave. Ora la prego di andare -

Il signore borbottando parole poco carine si allontana dalle due donne diretto presumibilmente a preparare le sue cose per lasciare la città.

-Lo lasci andare così?, davvero Regina? -

-Ovvio che no - dice la donna - non farà più il professore dopo le mail che manderò una volta tornata in ufficio -

-Mi pareva strano - dice facendo un sorriso divertito - Ora che facciamo? -

-Parliamo con l'ultima persona che lo ha visto -

Le due donne si dirigono dentro la scuola passando dalla segreteria dirette verso una delle tante aule. Bussano alla porta richiamando l'attenzione degli studenti e della professoressa che alla vista delle due donne si ferma. Saluta affettuosamente la bionda mentre fa un cenno col capo all'altra donna.

- La mia Wendy - [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora