Capitolo Quarantanove

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Capitolo Quarantanove

La mattina dopo. Casa Darling.

-Wendy Pov's -

Ho passato la sera tra le braccia del ragazzo che mi ha rubato il cuore. E' passato un anno da quando ero in quella casetta sull'albero con lui, da quando ho potuto sentire il calore della sua pelle sul mio.

Ora mi spiego tutte quelle strane sensazioni che provavo, i gesti o semplici parole che pronunciavo. Tutti mi riportavano inconsciamente ad un periodo che avevo dimenticato, o meglio che Peter mi ha fatto dimenticare.

Nel trambusto di ieri sera non ho pensato a questo piccolo particolare. Lui mi ha cancellato i ricordi. Mi deve ancora un sacco, ma proprio un sacco di spiegazioni in merito.
Delicatamente mi muovo provando a sciogliermi dall'abbraccio in cui sono catturata da tutta la notte, ma Peter anche mentre dorme, ha una stretta talmente salda da impedirmi qualsiasi movimento. Inizio a guardarmi a destra e sinistra cercando un appiglio per alzarmi, nel mentre però il ragazzo si sveglia, probabilmente solleticato dai miei capelli.

-Buongiorno mia bimba sperduta – Mi soffia nell'orecchio

-Buongiorno Re dell'isola – Gli rispondo di rimando - O dovrei dire buongiorno Re che mi ha cancellato i ricordi? -

-Uhm - Dice – Alla fine ci hai fatto caso -

-Certo Peter! Mi hai cancellato i ricordi -

-Avevo i miei buoni motivi – Mi risponde rilassando i muscoli sempre tenendomi saldamente

-Non scappo sai – Gli dico indicando la sua stretta – Voglio solo sapere -

-Non si sa mai - Mi tira un'occhiataccia – Ma d'accordo. Ora ti racconterò -

Detto fatto inizia a parlare, a raccontarmi tutto. Mi racconta di come secondo le leggi della magia, io, sacrificandomi per Henry e per l'isola abbia donato la parte magica che mi avrebbe permesso di restare con lui sull'isola e di non crescere mai. Mi racconta di come si sia sentito perso nell'avermi cancellato i ricordi e di avermi avuta lontana per così tanto tempo.
Mi spiega come sia stato stupito da non notare,nonostante Tremotino glielo avesse detto, che l'anello, quello che mi aveva dato tempo fa, era cambiato e che quello poteva significare solo che io ero legata all'isola ma allo stesso tempo ero legata a Peter tramite il legame che lui aveva creato tra i nostri cuori. Questo legame di amore, misto al fatto che l'isola mi ha riconosciuto come compagna di Peter, ha reagito, permettendomi di non crescere mai.
Questo , mi dice è stata Gladis a farglielo sapere, dopo un anno che provava a parlargli. Gladis che ha deciso di svanire per donare la restante magia che aveva in se, legata all'isola, per permette al ragazzo che non cresce mai di aumentare il suo poter e con quest'ultimo al massimo è riuscito a ridarmi ciò che mi aveva tolto, toccando il punto che in tutto quest'anno , era sempre stato legato a lui a mia insaputa. Il mio cuore.

-Io.. non ne avevo idea di..insomma-

-Nemmeno io Wendy. Credevo davvero che la magia in te si fosse esaurita in quel modo. Eppure essendo legata all'isola la quale ora vivrà per sempre, anche tu, come me hai subito la stessa sorte. -

-Solo per questo? - Chiedo quasi tristemente

-No – mi dice – E' vero sei legata all'isola ma sei legata a me. L'amore che proviamo uno per l'altra ha fatto si che il resto fosse possibile -

-Alla fine ci sei riuscito a legarmi a te per sempre –

-Te l'avevo detto piccola Wendy – Fa una pausa baciandomi il lobo dell'orecchio – Peter Pan non fallisce mai -

- La mia Wendy - [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora