Capitolo Trenta

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Capitolo Trenta


-Peter Pov's -

Mi sveglio mentre sto ancora tenendo Wendy stretta a me per un fianco. E' così bella con i capelli sparsi sul cuscino ed il suo corpo nudo ricoperto dalle pellicce. Vorrei restare finché non si sveglia, ma Ombra mi aspetta.

Mi alzo piano dal letto, cercando di non svegliarla, mi do una sistemata veloce ed esco dalla tenda. Volo sopra l'accampamento ancora avvolto nel silenzio e mi dirigo verso l'isola del Teschio.

Vi arrivo poco dopo. L'aria fredda di questo posto mi attraversa le ossa. E' un luogo tetro e cupo, illuminato solo dalla luce della clessidra posizionata al centro, sopra e all'interno della figura del teschio, che si staglia nel centro dell'isola. Ecco da qui il nome di quest'ultima.

Mi avvicino con passo lento alla clessidra e la osservo, la polvere verde al suo interno scorre velocemente verso il basso, lasciando sempre più vuota la parte superiore. Non rimane molto tempo all'isola, un mese, due, forse arriviamo a sei. Vi appoggio la mano sopra e chiudo gli occhi, percependo tutta la magia dell'isola. La vita di questo posto dipende da me.

-Padrone- Mi sento chiamare.

Stacco la mano dalla clessidra e mi volto verso ombra.

-Parla – gli dico solamente. Sa a cosa mi riferisco. - dimmi tutto di quel ragazzo-

-Si chiama Henry, si trova a Londra in gita con la scuola ed è originario di una città chiamata Storybrooke, in America. -

Storybrooke?! Che sia?

-Hai detto Storybrooke, ne sei sicura?! -

-Si padrone. E' quel posto- mi risponde

Storybrooke, la famosa città delle fiabe. La regina cattiva, per vendetta verso Biancaneve e il principe azzurro, per toglierli la felicità fece un potente incantesimo.
Trasportò, indovinate grazie al consiglio di chi, di Tremotino, tutti gli abitanti della foresta incantata nel mondo vero, il luogo da dove arriva la mia Wendy. Gli cancellò la memoria grazie ad una polvere verde che invase il regno, e gli obbligò a vivere in questa città sotto il suo controllo come sindaco.

-Interessante – dico – ma dimmi Ombra, cosa importa a me della città di dove vive mio figlio? Sai che sto cercando un ragazzo speciale -

-Lo so padrone. Questo lo è -

-Perché?! -

-E' il figlio di Emma Swan -

-La Swan? Quella che ha liberato la città? -

Ombra annuisce.

-Ombra, parla chiaro! Cosa mi serve il figlio della salvatrice! - Le dico spazientito.

Avevo sentito parlare di lei e sapevo che viveva in quella cittadina.

-La Swan è figlia di Biancaneve e del principe azzurro. E' stata cercata e portata da suo figlio, adottato da Regina a Storybrooke. E' stata indotta a credere alla città delle favole con la memoria cancellata proprio dal ragazzo. Lui credeva e crede ancora – Mi confessa

-Ora è tutto chiaro. E' grazie al ragazzo che la città è stata liberata. E' stato il suo credere nella madre, nelle favole e nella magia. E' lui ciò di cui ho bisogno! Ottimo lavoro Ombra – Mi congratulo con quest'ultima – ora non mi resta che andarlo a prendere -

-Mentre è a Londra? -

-Si, è il posto perfetto. Se dovesse tornare a casa, sarebbe circondato dai personaggi delle fiabe e voglio evitare -

- La mia Wendy - [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora