Capitolo settimo

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Capitolo Settimo

-Wendy Pov's -

Mi ritrovo stesa sul suo letto, con lui sopra senza smettere di fissarci. Ora che lo guardo bene, noto un leggero stupore nei suoi occhi verdi. Quel verde smeraldo.

Se non fosse un mostro e stronzo colossale, sarebbe anche un bel ragazzo. Capelli castano-chiaro, spettinati, occhi verdi e fisico asciutto e slanciato.

Ah, Wendy, smettila! Mi dico

Restiamo a fissarci. E' troppo vicino, troppo!

Puntello le mani sul suo petto e cerco di spingerlo via, ma inutilmente, è più forte di me.

- P..p..potresti spostarsi per favore?- gli chiedo.

Lui mi guarda ghignando

- Nah, sto bene così - dice

- Per favore..-

- E dimmi, se mi sposto cosa ci guadagno? D'altronde sei te che sei piombata in casa mia -

- Si ,ma, io..ecco-

- Si, piccola Wendy? - è sempre più vicino alle mie labbra

Provo a dire qualcosa, ma non riesco. Non mi esce la voce. E nel frattempo divento tutta rossa.

- Uhm, arrossisci tesoro? Cosa c'è? - continua divertendosi

Stronzo! Penso

Mi porto le mani alla bocca, ricordandomi che può leggere nella mente.
Lui ride, ma di gusto, e si alza lasciandomi libera. Grazie al cielo! Mi alzo velocemente dal letto e mi metto in mezzo alla stanza

- Si, sono anche quello. E dimmi cosa vuoi da uno stronzo come me? - mi dice tranquillamente restando seduto sul letto

- Perché non l'hai fermato? t..tu.. tu sapevi?-

- Chi, il moccioso? Era la sua punizione per essere scappato -

- TU SEI UN MOSTRO - grido con tutta la forza che ho in corpo. Ma non è stata una buona idea.

Peter scatta velocemente e mi sbatte al muro. Ha una mano appoggiata al lato della mia testa mentre con l'altra mi tiene per la gola.

- Esatto - mi dice sibilando nervoso - Lo sono, e non hai ancora visto nulla. Non vuoi che lo diventi di più vero? -

Scuoto la testa energicamente facendo no. Ho davvero paura.

- Bene, ora vattene. Volevo giocare un po',ma mi hai già annoiato - dice liquidandomi

Lascia la presa su di me e si ristende sul letto ignorandomi.

Vorrei gridargli contro tutto, la mia rabbia, il mio dolore, ma non lo faccio. Scoppio a piangere per la tensione e scappo via.
Torno all'accampamento, noto Felix che mi osserva. Gli faccio un gesto con la testa e mi fiondo dentro la mia tenda continuando poi a piangere.

Devo trovare un modo per andarmene! Io devo!Per Luke, per la mia famiglia!

-Peter Pov's-

Non so perché dopo quel siparietto ero riuscito a calmarmi, prendermi gioco di lei così era divertente.

Ma poi, poi le deve rovinare sempre tutto con la sua lingua tagliente.

- TU SEI UN MOSTRO - lo dice gridando e dentro di me ritorna la rabbia.

La sbatto al muro con violenta e le stringo la gola. Deve capire, deve. Con me nessuno osa parlami così, nemmeno lei!

- La mia Wendy - [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora