Capitolo Diciassette

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Capitolo diciassette

Attenzione contenuti forti e violenti. Non leggere se sensibili


-Wendy Pov's -

Sono passate due settimane da quel giorno in casa di Peter. Da allora lo vedo saltuariamente. Solo la prima settimana, i primi giorni, veniva a darmi fastidio, come fa sempre.
Invece ora è sempre preso. Lo vedo lasciare l'isola con la sua ombra e ritornare ogni volta con due bimbi sperduti.
Li osserva, li scruta, poi come scocciato che non hanno quello che lui vuole, li pone una scelta. Restare sull'isola ai suoi ordini, oppure morire. Facile come scelta vero?

Ed anche oggi, verso sera la stessa scena si ripete. Ho voglia di andare li e dirgli di smetterla, ma Felix, alle sue spalle mi fa cenno di no con la testa.

Peter ripete la stessa scenetta, peccato che questa volta i due malcapitati non vogliano restare.

Lui sorride sadico e con le mani, in un gesto quasi impercettibile, affonda la mano destra e la mano sinistra nel petto dei due giovani, prendendogli il cuore. Ci gioca un po, poi come se niente fosse stringe i palmi fino a disintegrare ciò che tiene in mano. Fa cenno agli sperduti di seppellirli e poi sparisce.

Mi sento impotente, ma una cosa buona sono riuscita a trovarla. Ho studiato i giorni, le ore che passa via dall'isola e credo di aver trovato tra tutti un giorno buono. C'è un giorno che va via all'alba e torna alla sera. E' quel giorno l'occasione per attuare il mio piano.

Devo solo distrarre Felix e gli sperduti e poi andrò a cercarlo.

Ti troverò Tom. Penso ,consapevole che Pan potrebbe sentirmi, ma sono due settimane che penso senza avere punizioni.

E' davvero impegnato in qualcosa di grosso. Non voglio sapere cosa sia, voglio solo trovare Tom.

Finalmente il giorno è arrivato, ho solo dovuto aspettare un'altra settimana, ma ne è valsa la pena. Passo la notte sveglia in modo da non perdermi l'alba e quando questa arriva vedo Pan e la sua Ombra passare sopra l'accampamento, per poi sparire dopo la seconda stella.

E' il momento. Esco dalla mia tenda già pronta, facendo attenzione ad aggirare Felix. Lui e altri due sperduti sono davanti all'uscita dell'accampamento che controllano la situazione.

Per mia fortuna, nella settimana precedente avevo preparato tutto. Mi avvicino alle tende dei più piccoli e comincio a scuoterle svegliandoli, per poi fare dei piccoli tagli, con un coltellino che avevo nascosto nel terreno li vicino, come di artigli su di esse.

Mi nascondo velocemente mentre loro si svegliano e chiedono aiuto.

Felix e gli altri due accorrono

- Cosa c'è? Che succede? - chiede James

- Qualcosa ci ha attaccati ed è scappato di là - indicano l'uscita secondaria.

- Andiamo a controllare!- dice Felix

Tutti sono impegnati , così io posso sgattaiolare via.


E' mattina inoltrata e sto girando la foresta senza meta.

- Stupida - sbotto.

Cosa pensavo? Di trovarlo subito? Avevo girato tutta mattina ma non avevo trovato nessun indizio. Nulla. Cosa credevo di essere più furba di Lui.

Stavo per arrendermi, quando una piccola luce bianca appare davanti a me. L'avevo già vista. Era la stessa fatina che mi aveva salvato spacciando i suoi ricordi per quelli della regina per essere ascoltata da Peter. Le ero e le sono davvero grata.

- La mia Wendy - [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora