Il volo quel giovedì mattina era prestissimo... direzione: Belgio, ovviamente!
Quest'anno il week-end era slittato di qualche giorno per cui era a cavallo tra agosto e settembre. Il volo andò a meraviglia e appena scesa vidi un ragazzo con un cartello con su scritto il mio nome; mi diressi verso di lui e mi presentai:
-"Ciao"
-"Eleonora?"
-"Si"
-"Piacere Alex. Ti accompagno in albergo e ti lascio tutto il tempo che ti serve... quando sei pronta andiamo al circuito"
-"Grazie mille. Sei molto gentile"
Mi prese le valigie e andammo nel parcheggio dell' aeroporto, mi invitò a sedermi sul sedile davanti e accese la radio. Per tutto il tragitto rimanemmo in silenzio e fu davvero imbarazzante. Arrivata in albergo presi la mia valigia, le chiavi alla reception e mi chiusi in stanza . Per mia fortuna avevo la mattinata libera per cui provai a rilassarmi anche se fu complicato, l'adrenalina era a mille.
Le sfide mi erano sempre piaciute e questa era la più difficile, volevo farcela, per questo le davo così tanta importanza.
Essendo giovedì il paddok era relativamente tranquillo all' ora di pranzo. Erano le 12:40 e dovevo presentarmi all' incontro con il capo alle 13:30; l'ansia cominciò a salire, ero agitata e guardavo l'orologio che avevo al polso ogni due secondi. Io ed Alex eravamo imbottigliati nel traffico... arrivai al paddock con 5 minuti di anticipo, ma non avevo la più pallida idea di dove dovessi andare, perciò cominciai a guardarmi intorno, continuai a camminare finché non mi scontrai con qualcosa o meglio con qualcuno...
-"Stai più attento accidenti !" disse duramente
- "Stai più attento tu !" risposi spazientita
- "Ma sei una ragazza..."
- "Cosa c'è di strano ?" chiesi sorpresa
- "Perdonami sono un po' agitato e in ritardo soprattutto"
Mi tese una mano per aiutarmi ad alzarmi e li capii chi era quell'imbranato.
- "Scusami tu, io sono un disastro, non so dove andare e..." mi scusai velocemente
-" Ti sei persa. Piacere Le..."
- "Lo so chi sei" dissi sbrigativa interrompendolo
- "Okay. Tu invece sei ?"
-" Eleonora, piacere" dissi abbozzando un sorriso
- "Il piacere è mio. Come mi hai riconosciuto?" chiese sorpreso
- "Non è difficile... il tatuaggio sulla mano" dissi facendo un cenno con la mano
- "Chiaro. Quindi sei una di quelle che ha tutte le mie foto ed è innamorata di me !" affermò sicuro di se
- "Scusa se rovino i tuoi sogni, ma no. Il tatuaggio lo inquadrano continuamente alla tv e inoltre questo tipo di carnagione ce l'hai solo tu" affermai spegnendo il suo ego
- "Wow stai sulla difensiva. Comunque cosa stai cercando ?"
- "Il retro box McLaren"
- "Come mai ? Se posso chiedere" disse incrociando le braccia al petto
-"Devo incontrare il capo per il nuovo lavoro che mi aspetta..."
- "Sei nuova qui allora. Di cosa ti occupi?"
- "Sono il nuovo ingegnere di pista di Lando Norris" dissi abbassando lo sguardo
- "Ohh, attenzione. Da dove vieni ?" chiese con un pizzico di curiosità
- "Dall' Inghilterra, ma so già cosa vuoi sapere... no, non sono inglese, sono italiana" lo anticipai
- "Perché non..." chiese perplesso
-" Non lavoro in Ferrari ? Impossibile, sarei ancora disoccupata se fossi rimasta lì"
- "Come fai a sapere quello che voglio dire ?"
-"Sei prevedibile. Come tutti gli uomini. Potresti aiutarmi ?" chiesi con un po' di timore
-"Certo. Gira a sinistra, vai dritto, più o meno a metà strada lo trovi" disse accompagnando le parole con i gesti.-"Grazie" stavo per andarmene quando aggiunse :
-"Ci vediamo in pista bambolina" con un'occhiolino e la sua solita faccia da schiaffi.
Tra me e me pensai che sbruffone che è, non si sbagliano affatto quando lo dipingono così.