Stop!

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Dopo i vari festeggiamenti era tempo di tornare a casa e avevamo anche una settimana di stop prima di volare negli Stati Uniti. Questa settimana avrei passato alcuni giorni con Lewis a casa sua a Londra. Milky era rimasto un pochino strano quindi appena arrivati all'aeroporto in Inghilterra lo fermai :
-"Honey, scusa se te lo chiedo, perché eri strano stamattina ??"
-"Ero un po' nervoso tutto qui"
-"Lando basta minchiate, dimmi la verità"
-"Okay" sospirò "Valtteri è venuto nel mio box mentre stavo parlando con Carlos e ha cominciato a dirmi che mi stavo comportando male nel confronti di Lewis, che dovevo smetterla di darti fastidio, che aveva detto a Lewis che avevamo passato la notte insieme e che per colpa mia avevate litigato... mi sono sentito uno schifo, più di quello che mi sentivo già"
-"Che stronzo! Tu non lo ascoltare capito ? Lascialo proprio stare, è un coglione... ma perché già stavi male?"
-"Non importa, poi magari te lo dirò un giorno, ora non è il momento"
-"Va bene rispetto la tua decisione".
In quel momento vidi Lewis da lontano che mi stava aspettando per cui salutai Landino con un bacio sulla guancia e raggiunsi l'inglese.
-"Ciao amore mio"
-"Ciao amore ! Sei pronta a vedere casa Hamilton??"
-"Non vedo l'oraaa!!"
Mi prese la mano e ci dirigemmo verso la sua auto.
Il vento tra i capelli era la cosa più rilassante del mondo e come al solito il cielo londinese era cupo e minaccioso, ma a noi poco importava visto che stavamo insieme.
-"Ti amo" disse improvvisamente Lewis
-"Cosa?! Ho sentito bene ??"
-"Si ahaha"
-"Dillo ancora dai"
-"Non me lo far ripetere, che hai sentito bene"
-"Ahaha va bene, ti amo"
-"Sei stupenda quando sorridi"
-"Tu sei stupendo sempre, mentre guidi poi sei estremamente sexy"
-"Come te in questo momento con questa tuta"
-"Non mi provocare Hamilton, stai attento"
-"Mi piace provocarti lo sai".
Mi mise una mano sulla coscia e un brivido mi attraversò tutta la schiena, quest'uomo tirava fuori il meglio e il peggio di me, non ne potevo fare a meno.
Arrivati a casa Lewis prese le valige e le portò su, appena aperta la porta ci stava aspettando Roscoe, era la prima volta che lo vedevo così da vicino ; era un cucciolone affettuosissimo, dolce da morire. Vedere Lewis e Roscoe insieme era lo spettacolo più bello del mondo.
Roscoe cominciò ad annusarmi e poi mi saltó letteralmente addosso facendomi cadere e mi lasciò una scia di baci sulla guancia.
-"Ehy buddy vieni qui".
Mi tese la mano e entrammo dentro, un profumo di lavanda mi investì letteralmente, la luce fioca penetrava dalle finestre del salone attraverso le tende bianche, il parquet sotto le mie scarpe era così bello e dopo un giro veloce della casa Lewis mi chiese se mi piacesse e beh cosa dire era bellissima.
L'inglese preparò una buonissima cena a lume di candela con lo spumante, la serata proseguì con un film alla tv e noi due accoccolati insieme a Roscoe che russava nella sua cuccia vicino il divano ; poi con la pioggia che picchiettava sulla finestra ci dirigemmo in camera con un bacio che tirava l'altro e la passione che ardeva sempre più, io e Lewis facevamo l'amore non solo con il corpo, ma anche con la mente, il nostro era uno di quei rapporti completi dove non si poteva chiedere di meglio.
La mattina dopo il sole mi svegliò e così decisi di alzarmi dopo una decina di minuti e andare in salone dopo essermi rivestita ovviamente.
Lewis vicino a me non c'era, ma immaginavo si stesse allenando... appena arrivata in salone notai di non essere sola in casa, avrei riconosciuto il colore dei suoi capelli ovunque : Angela.
-"Buongiorno Angela, come stai ?"
-"Buongiorno, non sapevo fossi qui... io vengo tutte le mattine per aiutare Lewis ad allenarsi, tu come mai sei qui?"
-"Immaginavo. Io rimarrò qui qualche giorno, Lewis mi ha ospitato..."
-"Ehm adesso si dice ospitato quindi ?"
-"Ehh lasciamo stare... allora come va?"
-"Si meglio, tutto bene tu?"
-"Bene, vuoi qualcosa ?"
-"Un succo grazie"
-"Te lo porto subito"
-"Scusa se sono indiscreta volevo parlarti di una cosa"
-"Certo dimmi tutto" le dissi porgendole un bicchiere di succo e invitandola a sedersi al tavolo.
-"Io parlo tanto con Lewis, sai che ormai ci conosciamo da molti anni e abbiamo un rapporto molto stretto e confidenziale no?"
-"Certo, lo so benissimo"
-"Okay. Lewis mi ha sempre detto che tu per lui sei la pace, la sua luce, fin dal primo incontro per cui ti dico una cosa, non prenderlo in giro, non gli serve, ha già sofferto tanto anche se non lo fa vedere... fino a qualche mese fa stavo uno schifo, le persone l'hanno sempre usato, ma non hanno mai provato a capirlo, ad amarlo semplicemente... io non voglio vederlo soffrire"
-"Angela perché pensi questo?"
-"Ti ho visto con Lando, siete affiatati, lui ti guarda con gli occhi che sognano, lui ti desidera, ti vuole, si vede... se ne sono accorti tutti, meno che te... ho visto come lo abbracci e come ti abbraccia... forse amare lui è più facile. Se non sei pronta a combattere, se non sei forte, lascia andare Lewis e vai da Lando"
-"Angela ti sbagli... tu non sai quanto io possa amare Lewis, tu non lo sai, io ti rispetto e ti ammiro, ma una cosa così non me la puoi dire... io voglio bene a Lando, ma come ho detto a Lewis non lo amo, l'amore è altro. Poi amare non è mai facile, amare vuol dire prendere il pacchetto completo e se vorrà dire accettare tutti i difetti, le paranoie di Lewis, il suo essere lunatico alcune volte, permaloso e puntiglioso in certi casi, va bene. Pur di averlo accanto io accetterei tutto"
-"Poi vedo che conosci bene la casa, ti comporti come se fosse la tua... fai la padrona di casa. Vedo che ti sei ambientata subito"
-"Ho una memoria fotografica. Cerco di essere gentile con te, in Italia si fa così quando ci sono persone in casa, ci si aiuta, si offre, si propone, si parla e soprattutto si porta rispetto. Mi trovo bene qui sia con Lewis che con Roscoe e devo dire anche con te, spero di aver chiarito i tuoi dubbi, ora con permesso vado a prepararmi che mi è passata anche la fame".
-"Ho espresso alcune mie perplessità perché voglio bene a Lewis, lo sai"
-"Lo so, spero ora sia tutto più chiaro"
-"Certamente, grazie per l'ospitalità scendo da Lewis"
-"Certo vai tranquilla e dagli un bacio da parte mia"
-"Certamente, ciao" disse con il suo solito sorrisino; era iperprotettiva con Lewis... ma poi perché tutti sono fissati con la storia di me e Lando ?? Rimasi un po' sotto la doccia a pensare e tutte le immagini di me con il numero 4 della McLaren cominciarono a scorrermi davanti come fossi al cinema e un sorrisino involontario mi scappò... non so davvero cosa avessi, l'amore per Lewis non era di certo in discussione, ma succedeva qualcosa che non riuscivo a spiegarmi con Lando. Mi sto odiando, ora lo chiamo, ho bisogno di lui.
Vedevo il nome e il numero sullo schermo, non sapevo che fare... cosa faccio ? Lo chiamo o non lo chiamo ? Spesi 5 minuti così, poi mi decisi... al diavolo lo chiamo. Il telefono squillava e poi sentì la sua voce e il cuore mi balzò in gola :
«pronto?»Disse la voce dall'altra parte del telefono
«ehy»
«come mai mi hai chiamato?»
«perché, perché mi andava, avevo voglia di sentirti e magari prendere un caffè»
«ho appena finito di allenarmi»
«va bene»
«non mi hai fatto finire, ho voglia di vederti quindi verrò da te»
Non sapevo che dire...
«ti aspetto»
«ci metterò poco, più tempo sto con te e più sono felice»
«troppo dolce stamattina»
«con te lo sono sempre, ti voglio bene»
«anche io, bye»
«ci vediamo tra pochissimo honey, bye!!».
Lando non mi aveva mai detto queste cose e a me non dava fastidio sentirle, anzi mi faceva piacere... ma cosa stava succedendo??

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