Double face

539 18 22
                                    

-"piccioncini svegliaaaa sono le 7:30 e si da il caso che tra un'ora e mezza dovete essere a lavoro. Ripeto non è un'esercitazione , giù dal letto e a fare colazione in cucina" strillava Gianmarco
-"oh ma andiamo come ti va di scherzare a quest'ora amo?"
-"principessa forza" disse buttandomi giù dal letto
-"sei proprio uno stronzo, vieni qui che ti faccio vedere" dissi cominciando a rincorrerlo per tutta casa fino a quando si chiuse in bagno.. "dovrai uscire prima o poi e io sarò qui ad aspettarti"
Andai a mangiare nel frattempo, seguita da Lando. Gianmarco ci accompagnò a lavoro poi, così ricominciò la routine anche se stavo già pensando a come potesse essere vivere con Lew tutti i giorni:
-"a cosa pensi?" Disse Lando "a Hamilton?"
-"ehm.."
-"non c'è bisogno che tu risponda, lo so già... e non fare quella faccia, so che per te non conto niente se non come amico"
-"hai una giornata storta?"
-"no, ho la realtà stampata davanti" disse mostrandomi un giornale di motorsport con me e Lewis che ci baciamo in prima pagina
-"okay" affermai rimanendo in silenzio.. ero in torto e lo sapevo non c'era niente da aggiungere
-"Gianmarco mi ha detto che vai a stare da Lewis"
-"si"
-"perché non me lo hai detto?"
-"te l'avrei detto"
-"no, non mentirmi. Non me lo avresti detto.."
gli presi il braccio "non mi toccare, non ci posso credere, io ti voglio bene, io te lo avrei detto..."
-"Lando andiamo, stai esagerando, davvero"
-"rimango per Gianmarco a casa tua, anzi sua"
-"davvero? Sei serio? Dimmi che scherzi. Lo sapevi che io e Lewis stiamo insieme, perché fai così?"
-"perché.. perché qualcosa è cambiato"
-"cosa?"
-"non ti riguarda"
-"invece credo di sì. Dimmi cosa è cambiato"
-"il modo in cui ti guardo, il modo in cui mi guardi... non dirmi che mi vuoi bene perché non ti credo"
-"non credi che io ti voglia bene?"
-"ammettilo che provi qualcosa per me"
-"non posso.."
-"perché ?"
-"ci sono tante ragioni per cui non posso. Ammettilo tu che provi qualcosa per me"
-"non posso dire qualcosa che non sento"
-"bene, neanche io posso farlo. Ciao Norris e stammi bene"
-"hai mentito fino ad ora"
-"che cosa ?! Abbiamo  mentito.. quello che ci siamo detti, quello che abbiamo fatto... quello che abbiamo provato.. era tutta una bugia"
-"e se lo era perché lo avremmo fatto?" Gli dissi avvicinandomi a lui "anche un cuore che batte mente?"
Mi guardò senza sapere cosa dire
-"lo so che può farti male vedere quella foto, ma quello che è successo non si può rinnegare e non provare a mentirmi guardandomi negli occhi. Non puoi dire di non provare niente, ho visto il tuo sguardo e conosco il mio.. sai la cosa è abbastanza divertente ed ironia della sorte ho provato ad allontanarmi milioni di volte e altre mille sono tornata da te e sai quando mi sono chiusa quella porta alle spalle mi sono accorta di non essere più la stessa , me ne sono fatta una colpa, ma in fondo se a te non frega nulla, va bene così. Ora ti auguro una buona giornata"
Mi allontanai senza voler sentire la sua risposta, anche se poi Carlos mi fermò proprio nella galleria del vento :
-"che succede?"
-"niente"
-"stai guardando questi flussi come se fosse qualcosa di meraviglioso"
-"lo sono, almeno per me" dissi rivolgendogli un sorriso amaro
-"e questo sorriso mi dice tutto... Lando è un coglione.. lui non pensa quello che ha detto te lo assicuro.. io non riesco a vedervi così... gli piaci penso tu l'abbia capito"
-"io non lo so più.. credo che mi usi e basta.. Carlos io ho un debole per lui, non so da quando precisamente, ma non so più se sia solo bene e questo mi tormenta"
-"aia quello che temevo potesse succedere.. ascolta prova a mettere via le brutte sensazioni che provi e aiutami a organizzargli il compleanno"
-"sai sono così sciocca che gli ho comprato un baby Yoda..."
-"sono sicuro gli piacerà, allora mi aiuterai??"
-"non lo so"
-"ti prego ti prego ti prego"
-"va bene Carlos, ma solo perché sei insistente"
-"sei fantastica" disse abbracciandomi
Flashback
Carlos' pov
Era lunedì mattina ed io dovevo andare a prendere la mia ragazza in aeroporto, ma quando andai vidi una scena da brivido : Lewis e Nicole... cosa stavo vedendo? Mi stropicciai gli occhi, ma niente era tutto vero. In quel momento credevo davvero che Ele meritasse qualcosa di più vero, forse Lando era la persona giusta per lei, ma non volevo intromettermi. Feci finta di niente e andai in direzione del gate da dove veniva la mia ragazza; avrei potuto chiamare Lando per dirglielo, ma non era il caso visto che tra qualche ora dovevano prendere un aereo.

Storia Di Un SognoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora