Entrai senza fare troppo rumore nell' hospitality e chiesi alla prima persona che mi capitò dove potessi trovare il mio capo e questo gentilissimo ingegnere mi indicò il bancone dove il signor Brown stava sorseggiando il suo "caffè"... chiusi gli occhi, feci un gran respiro e mi avvicinai con passo sicuro:
-"Signor Brown ?"
-"Si ?" disse lui alzando lo sguardo su di me
-"Piacere, sono..."
-"Si, lo so chi sei, è un piacere conoscerti... mi hanno detto che sei brava, non vedo l'ora di vederti all'opera" disse accennando un sorriso che ricambiai .-"Per le cose da indossare e i dati come posso fare ? Mi scusi per la domanda sciocca"
- "Niente affatto figurati. Allora abbiamo lasciato tutto nel retro box in un armadietto, se vuoi posso accompagnarti... poi ti lascio ai colleghi che ti aiuteranno in tutto"
-"La ringrazio molto"
-"Andiamo ?"
- "Si"
Camminammo fino alla pit lane, fino a quando trovammo la scritta "Norris".
Ero agitatissima, lui mi mostrò tutto ciò di cui avrei avuto bisogno e mentre parlavamo, notai che alcuni dei miei probabili colleghi ci stavano fissando... poi da dietro di loro sbucò un ragazzo, giovane di altezza media che dava il cinque a tutti i ragazzi. Zak Brown lo chiamò e lui si precipitò con un sorriso smagliante e subito si presentò:
-"Piacere Lando" disse con un sorrisone
-"Piacere mio" dissi con un filo di incertezza nella voce
-"tu sarestii??" Disse con aria di sufficienza e un tono un po' sarcastico
-"Eleonora, il tuo nuovo ingegnere di pista"
-"Oh perdonami, sono desolato" cominciò a balbettare-"Ehm non preoccuparti davvero" dissi velocemente
-"Non mi avevano detto nulla..." continuò a scusarsi
-"Non è un problema tranquillo"
-"Io vi lascio " disse Zak
Lando si passò la mano tra i capelli, abbassò lo sguardo e poi disse:
-"Io .. io vorrei rimediare a questa figuraccia e chiederti se ti va di andare a prendere qualcosa insieme... stasera... ti va...?" chiese con un fare un po' imbranato
-"Si, mi va"
-"Così mi scuso e ti conosco un po', visto che lavoreremo insieme"
-"Penso sia una buona idea" gli dissi sorridendo.
Così il giovane mi presentò al resto del team che rimase un po' scettico all'idea di avermi li tra i piedi, ma prima o poi si sarebbero abituati.
Dopo una lunga chiacchierata presi le mie cose e decisi di tornare in hotel e per prima cosa farmi una doccia, secondo realizzare questa giornata, terzo iniziare a vedere i dati e per concludere prepararmi per uscire con Signor sono un imbranato Lando Norris. Con tutto il programma mentale che mi stavo facendo uscii dal box e guarda caso chi mi investì col suo monopattino ?? Signor dei miei stivali in persona Lewis Hamilton:
-"Per caso vuoi farmi fuori oggi?" dissi scocciata
-"Oddio scusa, ero soprappensiero" si scusò rapidamente
-"Ho notato, mi hai preso in pieno".
Mi tese la mano e mi aiutò a tirarmi su, con una mano pulì i pantaloni impolverati e sbuffai innervosita.
-"Ti sei fatta male ?" chiese preoccupato
-"No figurati"
-"Posso..." chiese con indecisione
-"Fare qualcosa ?"
-"Si ?!"
-"Certo, cerca di starmi lontano così almeno sopravvivo al resto del weekend" dissi ancora più scocciata.
Fece una faccia dispiaciuta e con tono pacato, velato da una nota di tristezza disse:
-"Va bene"
Era cambiato da come si era presentato e ciò mi faceva pensare, ma non avevo tempo per rifletterci anche se non capitava tutti i giorni di scontrarsi con il campione del mondo di F1. Ad ogni modo, tornai in hotel dopo un interminabile traffico a cui ironicamente ero abituata e mi buttai sul letto a ripensare a quella giornata alquanto particolare. Dopo 10 minuti nel mio mondo fantastico decisi di farmi una doccia.. ovviamente passare un' ora sotto l'acqua mi aiutò a rilassarmi. Uscita dal bagno ancora in accappatoio e con un turbante sui capelli presi i fogli che avrei dovuto studiare e cominciai a vederli, il tempo passò velocemente e vidi che erano le 19:30... era tardissimo e ancora dovevo prepararmi... che guaio!