Sveglia ore 7:30, tuta, capelli legati e si usciva per allenarsi un po'. Tornai in hotel per le 8:30 in modo che potessi farmi una doccia, fare colazione in pace e stare al circuito per le 10:00 come stabilito. Indossai la mia divisa da lavoro composta da un sottotuta nero non troppo largo, una maglia bianca con lo stemma del team e dopo avrei avuto anche il giacchetto nero con il simbolo della McLaren.
Nella sala adibita alla colazione decisi di mangiare dei cereali e dei frutti rossi con una spremuta d'arancia; mentre ero intenta a mangiare, il pilota più "simpatico" della pista spostò la sedia vicino a me e si mise seduto esordiendo:
-"Buongiorno piccola saputella"
-"Buongiorno sbruffone" dissi guardando da un'altra parte
-"Sei di buon umore stamattina" constatò
-"Si. Sto mangiando" gli indicai il cibo
-"Ho capito, sei la classica italiana che ama il cibo" disse sicuro di se
-"Scusa?! Che vorresti dire?"
-"Oh niente... comunque anche a me mangiare mette di buon umore... posso rimanere?" chiese con uno dei suoi bellissimi sorrisi
-"Fa come vuoi, basta che non mi rovini la giornata" dissi distrattamente.
Lo vidi alzarsi e andare a prendere un bicchiere di succo, così approfittai per alzarmi e prendere un caffè, ma mentre mi girai per alzarmi non vidi che era dietro di me e il succo mi cadde tutto sulla maglia...
-"oddio scusa, mi dispiace" disse realmente dispiaciuto
-"Mio Dio non riesci a farne una giusta..." mi lamentai
-"Non pensavo ti alzassi..." mi fece notare lui
-"Okay, va bene. Mi vado a cambiare" dissi arrabbiata
-"Aspetta..."
-"Cosa c'è ?" chiesi acida
-"Sono bravo a togliere le macchie, posso fare un tentativo?"
-"No, hai già fatto troppi casini" dissi dura sbuffando.
Poi mi accorsi di essere stata un po' troppo dura...
-"Lewis , senti , mi dispiace non volevo risponderti male, sono un po' nervosa... se vieni su ti lascio la maglia"
Vidi i suoi occhi illuminarsi e per la prima volta mi accorsi di quanto fossero belli, così profondi, intensi e cantastorie.
Salimmo in camera e andai in bagno per cambiarmi.
-"Posso chiederti perché sei nervosa?" disse mentre osservava in giro
-"Ehm, ho dei problemi con il mio ragazzo... non si interessa a quello che faccio, non mi ascolta, sparisce, non mi racconta nulla..." dissi mentre mi sfilavo la maglia.
Mentre mi guardavo allo specchio una lacrima mi rigò il viso.
-"Quanto ti capisco... io recentemente ho avuto il problema inverso... una ragazza era interessata a me solo per i soldi o per i viaggi e basta..." disse con tono triste
-"Come fai a capire se una ragazza con te è sincera o mente ?" gli chiesi
-"Non lo capisco mai veramente" ammise ridendo.
Scoppiai a ridere e lui mi seguì a ruota.
Uscita dal bagno andai a prendere la borsa che si trovava dietro Lewis che mi bloccò un braccio...
-"Se vuoi prendere la borsa devi promettermi che verrai a cena con me"
-"Perché dovrei venire a cena con te?" chiesi curiosa
-"Perché devo scusarmi con te" disse ovvio
-"Va bene, ma non so quando potrò e poi non mi ascolti, ti ho detto che ho un ragazzo..."
-"Se così lo vuoi chiamare... comunque dovresti lasciarlo secondo me" disse sistemandosi i bracciali che portava al polso.
-"Non so neanche perché te ne ho parlato... poi chi sei tu per sapere cosa devo fare!" esclamai furiosa.
-"Nessuno. Dai andiamo che sennò facciamo tardi"
-"Andiamo ?!"
-"Si, ti porto con la moto dai" disse indicandomi la porta
-"No, no"
-"Hai paura per caso ?! " disse con tono di sfida
-"No, affatto"
-"E allora andiamo forza".
Sbuffai.
Per tutto il tragitto mi fece strano stare così stretta a lui. Non avevo paura della velocità, della moto, del suo modo di guidare, ma di avere un contatto fisico con lui.
Una volta arrivati, mi tolsi il casco, mi sistemai i capelli e velocemente lo ringraziai; stavo per andare via quando una voce mi chiamò:
-"Ehy tu sei la nuova qui vero?"
-"Si, piacere Eleonora"
-"Piacere Angela"
-"Fai un lavoro fantastico davvero, ti ammiro molto, soprattutto per la tua pazienza"
-"Con gli uomini ce ne vuole molta... sai nel paddock non si fa altro che parlare di te e della tua idea... non vedo l'ora di vederti oggi in gara. Buona fortuna"
-"Grazie mille. Anche a voi".
Arrivai in tempo per il briefing in cui stabilimmo le ultime cose.
Ore 14.10
I semafori si spensero, lì davanti subito parti la lotta e Lando era partito bene, dopo un po' di giri si avvicinò a Max per cui io decisi di avvertirlo di stare attento e andarci piano e lui rispose affermativamente.
Si avvicinava la finestra del pit-stop ed ero preoccupata perché stava troppo vicino a Max e le gomme con il surriscaldamento sarebbero finite prima...
"Lando o lo passi subito o allontanati un po'"
"Ma ci sono vicino troppo ora"
"Ti prego fai come ti dico"
Volevo allungare la vita della gomma di qualche giro in modo che l'altra sarebbe stata più fresca nel finale. Lando seguì il mio consiglio per 3 giri, ma poi tentò l'assalto all'esterno nel punto poco prima al Radillon e Max per non farlo passare urtò con la gomma nella parte finale della macchina del numero 4 e si girò oltre che a forare. Nel box esplodemmo tutti di gioia.
"Ottimo lavoro"
"Grazie tesoro"
Dopo 10 giri decidemmo di farlo rientrare visto che le gomme erano andate quasi completamente. Max nel frattempo per la fretta di rientrare aveva preso in pieno Albon e quindi entrambi furono costretti al ritiro.
Con la gomma nuova Norris volava letteralmente e concludemmo la gara con dei sorpassi mitici e un quinto posto dorato.