Ma che stavo facendo... era tutto totalmente sbagliato. Forse sarebbe stato meglio andare via, resettare tutto, forse... ma con i forse non si costruisce nulla. Ero sdraiata sul letto della camera di Lando e fissavo il soffitto bianco pensando e ripensando a tutto quello che era successo fino ad oggi, fino a qualche ora fa... Lando dormiva vicino a me con il suo pigiama con i pinguini, erano le sei del mattino e io non ce la facevo più a stare così... non potevo tornare in Italia perché tra qualche giorno dovevamo ripartire per cui andai sull'oceano, sperando che almeno il rumore delle onde mi aiutasse a ritrovare la rotta della mia vita. Lasciai un bigliettino a Lando dopo avergli preparato la colazione, glielo lasciai sulla bottiglia del latte così che lo potesse vedere subito. Avevo chiamato un taxi ed ero andata a Eastbourne, per ritrovare la pace. Chiamai Dan, con il quale avevo legato molto e gli chiesi se poteva venire, fortunatamente aveva la giornata libera e non ci mise molto ad arrivare...
-"Ele mi dispiace, non volevo fare questo casino"
-"Dan, non preoccuparti... io avevo bisogno di qualcuno con cui parlare e mi sei venuto in mente tu..."
-"Perché io e non Lando?"
-"Perché Lando non può aiutarmi..."
-"Va bene, dimmi tutto"
-"Ho un gran casino dentro, non ci sto capendo più niente, tutto è iniziato due mesi fa, quando ho cominciato a lavorare alla McLaren... la mia vita è cambiata totalmente. Quel giovedì ho incontrato Lewis e piano piano mi sono resa conto di essermi innamorata di lui, ma come sai Lewis non vuole impegnarsi e io lo rispetto però mi manca la sicurezza... ogni momento con lui vorrei durasse in eterno, vorrei non finisse mai... poi sono arrivati i suoi dubbi, i comportamenti ambigui di Lando e tutto ciò mi ha confusa, non riuscivo più a capire... dopo l'ennesima gelosia infondata di Lewis mi sono fatta venire a prendere da Lando e ieri mi ha baciata, ma non come l'altra volta quando era una scommessa, ma con più passione, con un pizzico di paura e in quel momento ho anche pensato, ma quanto è bello e puro questo ragazzo ? E mi sono resa conto di aver fatto una cazzata perché anche se io ho provato qualcosa non posso dimenticare quello che ancora provo per Lewis che è fortissimo"
-"Lewis sta a pezzi, credimi. Lui ha paura a fidarsi e non è il solo... sai quando si è famosi la gente se ne approfitta, sono arrivisti, falsi e la cosa più brutta è quando fingono di amarti mentre tu lo fai sul serio... con questo non lo giustifico però anche tu baciarti con Norris, con il piccoletto, si vede che ti sta sotto come non si sa che... non dirmi che ci sei anche andata a letto... ti prego non dirmi che avete fatto l'amore ieri sera... anche perché credo sia ancora come mamma l'ha fatto, quindi poi starebbe sotto a un treno per te e la cosa sarebbe difficile da gestire"
-"No Dan, non l'abbiamo fatto, ci siamo detti entrambi che era uno sbaglio e che ci era servito per schiarirci le idee"
-"gli hai detto che ami Lewis?"
-"si, nonostante i suoi sbalzi di umore, nonostante le sue gelosie, nonostante la sua superbia, la sua altezzosità e stronzaggine alcune volte, io lo amo immensamente e tornerei anche adesso da lui... ma lui non mi ama così, così forte, così intensamente, lui, non so nemmeno se mi ama" finita la frase le prime lacrime cominciarono a scendere ed era la cosa che più odiavo, da quando alcuni anni fa rischiai di morire tutto cambiò, io cambiai e anche se non ero morta fisicamente, la vecchia me non c'era più era rimasta lì, in quel posto, in quel momento in cui quasi tutto mi era stato portato via... tutto, tranne la vita. Da quel momento avevo una chance per ricominciare e stavolta non volevo più deludere me stessa.
-"Ele vuoi parlare con Lewis? Ti ci porto subito se vuoi... io lo so che lui ti ama, fa solo fatica a rimettersi in gioco, dagli tempo vedrai che ce la farà, farebbe di tutto pur di non perderti"
-"si , portami da lui".
Guardai per un' ultima volta l'oceano così maestoso, forte, impetuoso, così incontrollabile, impulsivo, distruttivo... così affascinante ; alla fine ogni anima è così, è un oceano implacabile, solo un'altra anima come lei può metterla a tacere, perché unendosi danno vita a uno spettacolo irripetibile, un'esplosione di colori, un'eruzione di tormenti, gioie e delusioni che vengono accolte e assimilate. L'amore è come il mare in tempesta, come un ciclone dove i due amanti si trovano nell'occhio, nel loro posto sicuro, mentre tutto intorno crolla, loro sono ancora in piedi, ancorati uno al cuore dell'altro.
Davanti il citofono di casa di Lewis non so che fare, faccio avanti e indietro nonostante Dan mi dica di stare tranquilla... alla fine presi coraggio e citofono:
-"chi è?" Disse la voce dall'altra parte a pezzi
-"sono io"
-"perché sei qui?"
-"perché non posso stare senza di te, se scendi ho altro da dirti"
Chiuse il citofono, mi girai verso Dan
-"lo sapevo..."
-"non dire così, non è nemmeno colpa tua" disse stringendomi a se, cominciai a piangere come una bambina, singhiozzando, quando sentimmo aprire il portone...
-"Lew"
-"Ciao... io volevo chiederti scusa, ho sbagliato ad accusarti. Io ti amo più della mia vita e quando sei uscita da quella porta io mi sono sentito perso, io senza di te non sono niente... non so cosa fare per farmi perdonare... non ti chiederò di allontanare Lando se non vorrai, perché ti amo e andrebbe bene tutto, l'importante è che tu stia con me. Ti prego"
-"Lewis, abbiamo sbagliato entrambi, anche io ti amo e non posso stare senza di te. Che ne dici se ricominciamo azzerando tutto??"
-"Ricominciamo. Vieni a Montecarlo con me"
Guardai Dan che annuí.
-"Si, vengo"
-"allontaniamoci un po' da Londra, dall'Inghilterra... ci farà bene"
-"si hai ragione, andiamo via, non ce la faccio più a stare qui".
La mattina dopo ero in aeroporto con la mia valigia e insieme a Lewis aspettavamo un volo riservato che ci portasse in Francia dove avremo preso un auto e saremmo andati a casa... avevo spento il telefono per distaccarmi un po' da tutto, lo riaccesi solo un attimo e lo schermo si riempì di messaggi e chiamate e tra tutte trovai quelle di Lando... mi sentivo così in colpa ; mi aveva mandato un centinaio di messaggi tra cui uno in cui diceva.....