JESSICA
<Dai!>
<Ho detto di no.> È da troppo tempo che Emma mi obbligata ad andare a ballare, ma non vuole capire che io non so farlo.
<Ti prego solo una canzone!>
<Okay, ma solo una..> Annui e mi trascinò.
Emma iniziò a scatenarsi mentre io mi muovevo leggermente.
<Ho capito, vieni ti servirà qualcosa. Due vodka alla ciliegia grazie.> Disse al barista. Non ho mai bevuto sul serio ma c'è sempre la prima volta.
Presi il bicchierino e lo mandai giù velocemente. La gola mi bruciò in poco tempo.Ormai avevo ballato non so quante canzoni, Emma mi aveva abbandonata per andare dietro a un ragazzo e io ero mezza brilla in pista tutta sudata che cerca una via di fuga.
Il telefono iniziò a squillare.
<Hey!> Disse Matteo.
<Matty ma che piacere!> Ok si sono più che brilla.
<Sei ubriaca?>
<Che io? Nooo. Forse tu si. Il mondo è un illusione! Ma non dirlo a nessuno. Shhhh!>
<Ho capito, dove sei?>
<All'angolo della strada. Credo.. si in piazza.>
<Così non mi aiuti, vabbè ho capito. Cinque minuti e sono da te.> E chiuse.***
<Cavolo ma come sei ridotta.>
<Shh mi esplode la testa.>
<Ma se sto sussur... dannazione sei ridotta male. Dai vieni.> Mi prese in braccio a mo' di sposa e mi portò all'auto.
<Rimani qui.> Disse prima di cercare le chiavi.
Ecco, vomitai sulle sue scarpe.
<Cazzo!> Sussurrò.
<Scusa io non volevo, io..>
<Tranquilla.>
Dopo essersi pulito mi aiutò a salire e si diresse al dormitorio.<Il mio coinquilino dorme fuori.. vuoi rimanere?>
<Davide da quando hai un coinquilino? Ti sei fatto anche lui?>
<Chi è Davide?> Chiese.
Ma perché non sto mai zitta.
<Il mio ragazzo credo. Ormai non capisco più niente.>
<Ho capito ti riporto in dormitorio. Hai le chiavi?> Annuì debolmente, mi accocolai sul sedile e dopo poco mi addormentai.***
<Esci da questa stanza.> Urlò qualcuno.
<Si da il caso che questa è la stanza della mia ragazza.> Disse qualcun' altro.
<Si da il caso che questa è la stanza della mia migliore amica.>
<Non sembra, sai? Tutti e due accocolati, chissa cosa avete fatto ieri sera.> Disse la seconda voce che assomigliava a quella di Davide.
Davide!
<Quello che tu ormai non fai più con lei da anni.> Disse Matteo, e dopo quella frase Davide gli diede un pugno che lo fece finire a terra.
Mi alzai immediatamente e andai da lui.
<Neanche non mi saluti?> Ringhiava il mio ragazzo.
<Meglio aiutare lui che salutare uno stronzo come te.> Dissi senza pensarci. Non solo lui rimase scioccato in quel momento, ma anche mia madre che entra visto che aveva sentito delle urla.
<Jessica! Dopo tutta la gentilezza tu lo tratti così?> Urlò mia madre, ma che hanno tutti.
<Si da il caso che ha dato un pugno a Matteo.> Dopo quella frase mia madre si ammutolì. Passo lo sguardo da me a il mio amico a Davide e poi di nuovo a me. Poi corse verso Matteo e lo abbracciò forte.
<Lily così mi soffochi.>
<Matteo, pensavo ti fossi trasferito io.. > Disse mentre gli accarezzava una guancia, ma non finì la frase che lo abbracciò di nuovo.
<Grazie del sostegno e per avermi calcolato.> Rovinò il momento Davide.
<Coglione.> Dissi senza pensarci. Fece il finto arrabbiato.
Si avvicinò a me e mi strinse come se non mi vedesse da anni.
<È profumo da donna quello che hai addosso?> Chiesi.
Mantieni la calma.
Sorridi e annuisci.
Non ti ha tradito un'altra volta.
<Sorpresa!> Urlò e mi diede un sacchetto.
<Davide non dovevi!>
Ma prima che gli potessi saltare addosso la porta si aprì e si presentò un ragazzo e Emma mezza addormentata accoccolata a lui.
<Scusate il disturbo ecco... sapete Emma.. Matteo ma che ci fai qui? E quello è sangue!?> Poggiò Emma sul letto e si avvicinò a Matteo.
<Giorgio non ti preoccupare. Ma cosa ci facevi con quella non stavi ecco.. quello?>
<Bhe Simone mi ha dato buca, stava puntando su una ragazza e il piano è saltato.> Appena senti quel nome e quella frase mi irrigidi.
Simone mi ha guardata tutta la sera. Spero non stia puntando su di me.
<Jess tutto ok?> Mi chiese mia madre.
<Si perché?>
<Sei pallida.> Disse quel ragazzo di poco fa.
<Fa caldo qui dentro... io..io..è meglio che vado a fare una passeggiata.> Mi misi a cercare delle scarpe.
<Amore vengo con te..> Iniziò Davide ma lo fermai. Volevo stare sola.
La prima cosa che trovai furono i tacchi di ieri sera, ora che ci penso ho ancora i vestiti addosso.
E sicuramente trucco sbavato, che figura che farò.Stavo camminando molto lentamente quando senti la voce di mia madre e di Matteo nel corridoi.
<Merda.> Sussurrai.
Iniziai a correre fino all'uscita anche se fare le scale con i tacchi non è il massimo. In più fuori pioveva.Ecco la scena: una cretina che scappa da non si sa cosa e si ritrova a correre sotto la pioggia con tacchi alti e un vestito ormai da buttare.
Decisi di rallentare e prendere il mio cellulare, ma troppo concentrata a fare questo mi scontrai contro qualcuno.
<Ti sono mancato principessa?>
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Mi hai stravolto la vita
RomanceLei sempre gentile. Dopo il presunto tradimento del ragazzo spera di non innamorarsi per tutta la durata del college. Lui ama dare fastidio e giocare con i sentimenti. Ha un passato turbolento. Cosa succede se questi due si incontrassero per caso? ...