JESSICA
Quando entrai in stanza tutto era tranquillo.
Tranne la doccia che andava, questo probabilmente significava che lei era qui. Mi posai sul letto e controllai i social facendomi qualche foto.
Ormai era passata mezz'ora, io avevo fame e Emma non si degnava ad uscire. Proprio quando scesi per chiedere se tutto andava bene lei uscì dal bagno tutto tranquilla.
<Jessica cazzo, mi hai fatto prendere un colpo!> Urlò mettendosi la mano sul petto.
<Scusami, tutto bene? È da mezzora mezz'ora che sei lì dentro.>
<Si, sto bene... Mi sono sistemata un po.> Era strana e non felice come al solito.
Annuì.<Ti va di andare a mangiare?> Le chiesi e lei annuì.
<Puo venire anche Giorgio?>
<Certo, vado a chiamarlo.> Mi diressi verso il suo dormitorio e bussai sperando che aprisse.
<Jessica, che ci fai qui?>
<Io, Giorgio...>
<Cosa?> Sobbalzò Giorgio dal letto.
Lo guardai stranita.
<Volevamo chiederti se volevi venire con noi in pizzeria e Simone già che ci sei puoi venire anche tu.> Proposi passando lo sguardo su entrambi.
Entrambi annuirono, dopo essersi guardati, e poi mi seguirono.<Dove andiamo?> Mi chiese Simone lasciandomi indietro.
<Dove siamo stati la scorsa volta.> Mi posò un bacio sulla guancia e poi se ne andò affianco al suo amico.
Non so perché erano insieme, forse sono amici mi ricordò la mia testa frugando nei veri cassetti ormai chiusi da tempo.<Prendiamo tutti lo stesso menù.> Pronunciai al cameriere dell'altra volta. Mi sorrise e poi si diresse verso la cucina.
<Quindi...> Iniziai. <Che avete fatto quando non c'ero?> Tentai, ma nessuno mi rispondeva. Si lanciavano sguardi complici tra di loro, ma a me non guardavano. Sospirai e presi il telefono, potevo evitare di invitarli tanto è la stessa cosa di stare da sola.
<Ecco qui.> Dissero mettendo i piatti sul tavolo.
Mangiammo completamente in silenzio, era peggio di un funerale. Dopo aver pagato, tutti decisero di andare a casa tranne io che volevo starmene ancora un po fuori.<Io devo fare una cosa, ci vediamo dopo.> Dissi riferendomi a Emma. Salutai e andai dalla parte opposta. Il problema è che non conosco bene la zona quindi la mia domanda è, come faccio?
Nessuno voleva venire con me. Farò il giro di vari negozi, è l'unica chance.
Quando entrai in uno dei soliti negozietti, mi accorsi di Matteo alle casse.
<Hey, non ti ho più visto. Come va?>
<Bene, a te?>
<Bene.>
Perché ho l'impressione che non mi voglia rivolere la parola?
O almeno così sembrava, ma appena pagò sembrava un altra persona.
Non credo che soffra di bipolarismo.
<Non è che ti andrebbe di prendere un caffè?> Propose con un sorriso che si allargò appena annuì.
<Che mi racconti?>
<Niente di che tu?> Chiesi, introdurre l'argomento Lily lo avrebbe fatto preoccupare, l'argomento Davide o Simone ingelosire quindi era meglio stare zitta.
<Niente.> Ed ecco qui che è tornato il timido e silenzioso ragazzo di prima.
Davvero interessante questa conversazione, proprio piena di informazioni. Finimmo il caffè in meno che non si dica. Mi accompagnò al dormitorio e dopo avermi salutata se ne andò lasciandomi lì.Entrai nel dormitorio e mi misi a studiare per andare avanti con il programma, in questo periodo ho sottovalutato molto la scuola. Decisi di studiare alcuni capitoli di economia e solo quando Emma entrò in camera mi accorsi che ormai si era fatto notte.
<Andiamo ad una festa.> Affermò aprendo l'armadio.
<Ti ricordo che domani è un giorno di scuola e che l'abbiamo sottovalutata.>
<Tanto la mia vita è una merda, se perdo qualche esame non mi cambia nulla.>
<Mi spieghi perché sei diventata acida da un momento all'altro?> Non ricevetti risposta così mi alzai e andai verso di lei.
<Rispondi, perché oggi eravate tutti così silenziosi?> Dissi chiudendo l'armadio.
<Perché ho perso il bambino.> Detto questo riapri l'armadio e si mise a cercare un vestito.Dopo dieci minuti era pronta e non sembrava neanche lei, era completamente cambiata.
<Non ti lascio uscire vestita cosi.>
<E a te che cambia?>
E qui commisi un errore: <Sembri una troia.> Mi diede uno schiaffo, che mi meritavo, e usci dalla stanza sbattendo la porta. All'inizio volevo seguirla, ma dovevo lasciarla sola. Domani si dimenticherà tutto.Andai a dormire senza cenare, ormai la fame era passata. Impostai la sveglia alle sei e mi coricai sperando solo di addormentarmi il più presto possibile.
STAI LEGGENDO
Mi hai stravolto la vita
RomanceLei sempre gentile. Dopo il presunto tradimento del ragazzo spera di non innamorarsi per tutta la durata del college. Lui ama dare fastidio e giocare con i sentimenti. Ha un passato turbolento. Cosa succede se questi due si incontrassero per caso? ...