JESSICA
<Mamma, dimmi.>
<Niente, è che non ti sentivo da un po.>
<Lo so, ho tanto da studiare.> Mentì, praticamente facevo tutto tranne questo.
<E con il tuo ragazzo? Simone giusto?>
<Tutto alla perfezione.> Mentì ancora.
<Amore mio ti conosco troppo bene. È successo qualcosa?>
<Posso venire da te per il weekend?> Le chiesi sperando in un si.
<È ancora casa tua dopotutto.>
Dopo aver chiuso la chiamata decisi di preparare lo zaino, tanto è venerdì.<Dove vai?> Chiese Emma entrando in stanza.
<In biblioteca.> Ma oggi so solo mentire? Per fortuna avevo messo tutto in uno zaino, così non avevo problemi.
Lei annuì e si sdraiò sul letto.
<Non mi aspettare sveglia, torno domenica.> Mi guardò con uno sguardo psicopatico. Le sorrisi e andai alla macchina.
Sicuramente si starà facendo film mentali su me e Simone, invece vado dall'unica persona che non mi sarei mai aspettata: Davide.
E mia madre ovviamente.Dopo due dannate ore di viaggio ero arrivata a destinazione.
<Jess cosa ci fai qui?>
<Sorpresa!> Sussurrai sistemando meglio lo zaino sulle spalle.
Inaspettatamente Davide mi abbracciò.
<Cavolo quanto mi sei mancata.> È complicato e strano per me, ma anche tu mi manchi.
Volevo rispondere, ma decisi semplicemente di sorridere.
Basterà.
<Lily guarda chi c'è.>
<Tesoro finalmente, è pronto il pranzo, vuoi?>
<No grazie ho già mangiato.> Ed ecco qua un'altra bugia.
<Come mai sei qui?> Mi chiese Davide bevendo l'ultimo goccio d'acqua nel bicchiere.
<Dovevo schiarirmi un po di idee.> Risposi fissando il vuoto.
Probabilmente l'ho fatto per dimenticare Simone, anche se la parola dimenticare non è giusta.
Effettivamente non ci siamo ancora lasciati.
<Hai rotto con lui?>
<No.> Prima risposta vera in tutta la giornata.
<Litigato con la coinquilina?>
<No.> Ecco un'altra risposta vera.
<Arrabbiata per qualcosa che il tuo ragazzo ha fatto?>
<No.> Ed in parte era vero.
<Mi arrendo.> Disse mi madre sparecchiando.Passai tutto il giorno sul divano a guardare Netflix assieme a Davide.
<Ragazzi è pronta la cena!> Urlò mia madre dalla cucina.
Mi manca tanto essere a casa.
Alcune volte vorrei realmente abbandonare l'università. Probabilmente non l'ha dovevo neanche iniziare.
Subito dopo la cena mi feci una doccia rilassante.
Entrai in camera mia e il ricordo di Davide si fece sentire. Sorrisi per qualche istante. Mi ricordo ancora quando entrava di nascosto in camera mia. Mi sistemai meglio tra le coperte e poco dopo il sonno prese il sopravvento.
<Jessica, sveglia, sono le tre devi andare a scuola.> Aprì gli occhi e vidi Simone. Non era mia madre quella che mi stava chiamando?
<Cosa intendi?>
<Mi hai scoperto, non sono bravo a nascondere.> Mi sussurrò avvicinando la sua mano alla mia guancia. Avevo paura in quel momento, ma dopo aver chiuso gli occhi mi calmai.
<Piccola tutto okay?>
<Si.> Risposi automaticamente.
<Mi dispiace okay? Arianna mi ha obbligato, rischiavo di perderti sul serio questa volta.> Prima che potessi parlare mi mostrò delle bustine trasparenti. Il tabacco all'interno si trasformò in polvere bianca e in pochi secondi me la lanciarono addosso. Niccolò iniziò a ridere mentre Lorenzo si avvicinò più del dovuto.
Mi svegliai di colpo.
Per fortuna.<Cazzo.> Sussurrai e mi alzai a sedere. Feci un respiro profondo e andai in bagno.
Mi guardai allo specchio, capelli arruffati e occhiaie. Ora ho capito perché probabilmente non interesso più a Simone.
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Mi hai stravolto la vita
RomanceLei sempre gentile. Dopo il presunto tradimento del ragazzo spera di non innamorarsi per tutta la durata del college. Lui ama dare fastidio e giocare con i sentimenti. Ha un passato turbolento. Cosa succede se questi due si incontrassero per caso? ...