Capitolo 10

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JESSICA
<C'è per caso qualcuno che si chiama Benedetta?> Chiese l'infermiera.

La ragazza al mio fianco annuì e entrò dentro. Perché sono rimasta qui, stavo tanto bene nel mio comodo letto.
<Tu lo sapevi vero?> Mi chiese quel ragazzo di cui ancora non so il nome.
<Cosa dovrei sapere?> Dissi continuando a guardare un punto fisso.
<Che il bambino non è mio, ma del tuo ragazzo.>
<Non è il mio ragazzo.>
<Strano ha detto cosi due minuti prima di svenire.>
<Dove vuoi arrivare?> Chiesi visto che non avevo voglia di fare conversazione.
<Tu sai la storia?>
Gli dissi tutto.
Non per essere cattiva ovviamente, ma perché con qualcuno mi dovevo sfogare.
In poche parole lui è il suo ragazzo che dovrebbe sposare tra un mese. Ora si spiega la fede al dito di lei. Ma perché anche Davide ne aveva uno?

<Aspettiamo che si prepari e poi torniamo a casa.> Disse Benedetta uscendo dalla stanza.
<Io non credo, voglio delle dannate spiegazioni.>
<Amore ma cosa stai dicendo?>
<Nostro figlio, se è nostro, non ha nei miei nei tuoi di occhi, ma di Davide tuo cugino. Pensi che sono così stupido da non conoscere il tuo ex?>
Ok adesso non mentire. Ti ho detto io che era la sua ex. Non inventarti cose strane.
<Pronti?> Chiese Davide con un sorriso enorme.
<Fottiti.> Sussurrò quel ragazzo prima di andare verso l'uscita. Non avevo voglia di farmela a piedi così decisi di seguirlo, ma non prima di aver detto a quel figlio di una buon donna: <Hai ancora del rossetto sulle labbra e la zip aperta!> E poi mi affiancai a il ragazzo dal nome sconosciuto.

Spero di non vedere più quella merda in vita mia.

Mi hai stravolto la vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora