Epilogo - Simone

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Altri cinque anni dopo....
Da quando Emma me l'ha portata davanti casa, non l'ho più lasciata andare, nel vero senso della parola.
<Sei troppo appiccicoso.>
<E tu sei troppo bella.>
<Mamma!> Urlò nostra figlia. Che bello dire nostra figlia, suona proprio bene.
Lei si mise una mano tra i capelli.
<Non la sopporto più, vai tu.> Mi disse coprendosi con un a mano gli occhi e con l'altra spingendomi dal letto.
Tutt'ora non riesce a spostarmi di una virgola.
<Posso andare da nonna e zio Davide?> Disse lanciandosi sul letto.
Io mi irrigidì, non sopporto ancora Davide, ma mi sto abituando.
Purtroppo lo devo accettare.
Colpa di mia sorella.
<Amore tra un po' arrivano tutti.> Le disse Jessica.
<Ma io voglio ora.>
<Identica al padre.> Sussurrò prima di prenderla in braccio.
Probabilmente andò in cucina per preparare la colazione a Viola io invece mi feci una doccia per iniziare al meglio la giornata.
Questa sera deve essere tutto perfetto, anche se ho un sacco d'ansia. Potrei avere un copione?

La sera arrivò troppo presto e io iniziai ad agitarmi.
<Auguri!> Dissero i primi invitati ovvero il padre di Jessica e la sua famiglia. Cosi accade con tutti, venero anche sua madre, i miei genitori (e io aggiungerei uno stranamente), Matteo con il suo ragazzo, mia sorella e il suo ragazzo Davide e infine il mio migliore amico con tutta la sua famiglia.
<Tieni.> Disse passandomi una scatolina. <Dove è la mia festeggiata preferita?> Urlò prendendo in braccio mia figlia.
Sorrisi.
Ho una vita perfetta, ma manca l'ultimo tassello.
Dopo la cena, portammo la torta.
Cinque anni.
Quando Viola soffiò sulle candeline e io mi emozionai. Strinsi forte la mia ragazza.
Non posso ancora credere di avere una figlia bellissima. ovviamente ha preso tutto dalla madre.
<Auguri!> Urlarono tutti un ultima volta.
<Hai espresso un desiderio?> Le chiese Jessica e Viola annuì tutta contenta, lei sapeva la sorpresa.
<Cosa?> 
<Papà.> Sussurrò con la sua fantastica vocina indicandomi leggermente.
Jessica evidentemente non notò la manina di Viola perché spostò la testa da un lato. Non potevo vedere la sua faccia, ma sapevo che aveva un espressione confusa. Dopo aver analizzato le facce di tutti si girò.
<Mi vuoi sposare?>
Lei mi guardò ma non disse niente.
<Sono incinta.> 

Mi hai stravolto la vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora