Capitolo 16

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JESSICA
<Per me petto di pollo e patatine.>
<Amore dovresti smetterla di mangiare così tanto.> Disse Giorgio ordinando la stessa cosa.
<Tre menù uguali grazie.> Dissi e il cameriere se ne andò.
<Lorenzo una bottiglia d'acqua.> Lo fermò Emma e poi mi guardò con un sorriso malizioso.
Lorenzo scrisse l'ordine e se ne andò.
<È quel ragazzo?>
<Si, stacca tra un po e poi verrà alla festa.>
<Non mi piace sta cosa.> Sussurrò Giorgio.
Emma rise e gli diede un bacio, forse Davide mi manca un pochino.

<Ecco il conto.> Disse quel fatidico Lorenzo rivolgendomi un sorriso. Emma aveva la faccia da Emma, quella pervertita per intenderci, e mentre facevo finta di tagliarli la gola Giorgio prese il conto.
<Ottanta tre euro! Ma stiamo scherzando? Questa è una truffa.>
<Amore noi andiamo alla macchina, paghi e ci raggiungi okay?>
Non gli diede neanche il tempo di rispondere che mi trascinò fuori.
Sta tramando qualcosa.

<Ti conosco che c'è?>
<Dovresti conoscere qualcuno.>
<Non voglio una relazione.>
<Certo.>
<Seriamente, devi andare avanti. Ti conosco e so che non sei stata dai tuoi tutto quel tempo. Te lo dico per esperienza, Simone distrugge i cuori a tutte.
Non ti affezionare.> Detto questo andò verso la macchina.
Giorgio subito dopo si unì e salimmo entrambi.

<Giorgio grazie della cena, ma non mi sento bene puoi lasciarmi in dormitorio?> Tentai.
<Sicura? Non c'è problema se non vuoi mettere piede in casa di Simone.>
<Tranquillo lei ci vuole mette piedi in casa di Simone e non solo quello.> Si intromise Emma.
<Avete litigato.> Affermò Giorgio e dopo un nostro no in coro cambiò strada.
<Giorgio ti taglio la gola se mi porti a casa di quel ammasso di spazzatura.>
<Troppo tardi.> Disse Giorgio e all'ultimo cambiò strada.

Direzione casa di Simone o direzione inferno, più o meno è la stessa cosa.

Mi hai stravolto la vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora