Capitolo 9

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JESSICA
<No.>
<Perché?>
<Mamma non ho intenzione di passare il Natale a casa.>
<E hai intenzione di rimanere lì?> Mi chiese.
<Mamma si, e poi se mi sento sola vado a casa di papà.> Mia madre si zittì. Avevo sempre dato la colpa a lui per la separazione quindi non so se sia felice o triste.
<Tesoro è una bella cosa. Lily è lei?> Dopo la prima frase sentì qualcuno parlare.
<Jess c'è una persona che vuole..>
<Mamma mi sono ricordata che devo andare a pranzo con Matteo e la mia compagna di stanza quindi ciao.>
<Jessica sono le nove di sera. Hai intenzione di pranzare a quest'ora?>
Merda.
<Si, problemi? Abbiamo orari strani qui. Ora vado, mi aspettano giù, ciao.> E chiusi.
Il sonno mi ha dato alla testa.
Non mi sento ancora pronta parlare con lui. Ci ho provato, è vero, ma non ci riesco. Insiste sul fatto che lui non crede che è suo figlio e che lei è fidanzata con qualcun'altro e l'anello non glielo ha dato lui.
L'ultima forse è una cosa possibile, ma il resto non si spiega.

***
<Non ho voglia!> Urlò Emma.
<Dai è l'ultimo giorno e poi torni a casa.>
<E tu?> Chiese per cambiare discorso.
<Vado da mio padre.> Mentì.
Mi diede un bacio sulla guancia e se ne andò in classe.
Io avevo l'ultimo esame quindi andai in aula.

<Non sapevo che frequentavi il corso di letteratura inglese.> Disse qualcuno mettendomi un braccio sulla spalla. Pensando fosse Matteo quindi lo lasciai fare.
Aspetta.
Matteo sa che frequento questo corso.
Lo frequentiamo assieme.
<Simone scollati.> Dissi spostandomi.
<Ma ciao piccola.>
<Non chiamarmi in quel modo.>
<Poverina..> Disse rimettendo il braccio dove era prima.
Stavo per varcare la porta e staccarmi da lui quando mi accorsi che un po più in la c'era Davide, la sua ragazza e un ragazzo.

<Mettimi la mano in vita.> Sussurrai a Simone.
<Non avevi detto che...>
<Puoi fare quello che ti dico io una buona volta? Li c'è il mio ex. Secondo te lo voglio davvero?>
<Piccola tutte lo vogliono.> Sussurrò avvicinandomi a lui.
Proprio in quel momento Davide si girò.
Il suo sorriso si spense e anche il mio.
Fu un secondo.
Appena scesi le scale mi girò verso di lui, mi stampò un bacio in bocca e dopo avermi sussurrato qualcosa che non ho capito se ne andò con la squadra di calcio.

Io rimasi ferma immobile.
Non capivo piu niente, lo ha fatto sul serio?
Mi girai verso Davide, mi guardò dritto negli occhi per poi perdere l'equilibrio e cadere per terra.

Mi hai stravolto la vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora